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\documentclass{article}
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%\usepackage{times}
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%\usepackage{amsthm}
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\usepackage{algorithm} % for pseudo-codes
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%\usepackage{enumerate}
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\usepackage{algpseudocode}
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%\usepackage{DotArrow}
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%\usepackage{subfig}
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%\usepackage{amsmath, environ}
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%\usepackage{amssymb}
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%\usepackage{amsthm}
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%%\usepackage{bm}
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%%\usepackage{mathtools}
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\usepackage{graphicx}
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%\usepackage{wrapfig}
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%\usepackage{minibox}
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%\usepackage{multirow}
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%\usepackage{pifont} % \ding{}
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%\usepackage[percent]{overpic}
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%\usepackage{scrextend} % labeling environment
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%\newtheorem{theorem}{Theorem}
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%\newtheorem{definition}{Definition}
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%\newtheorem{example}{Example}
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%
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%\renewcommand{\textfraction}{0.05}
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%\renewcommand{\floatpagefraction}{0.75}
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\newcommand{\centerimage}[5][-7pt]{ % [vskip] | graphics-opt | imgname | label | caption
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\begin{figure}[!htb]%
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\centering%
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\vspace{#1}%
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\includegraphics[#2]{#3}%
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\caption{#5}\label{#4}\vspace{2mm}%
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%\vspace{-3pt}\caption{#5}\label{#4}\vspace{-2pt}%
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\end{figure}}
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\date{}
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%\includegraphics[trim=1cm 2cm 3cm 4cm, clip=true]{example.pdf}
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\begin{document}
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\title{Relazione Esercizio Timed Automata}
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\author{Francesco Galla`, francesco.galla@edu.unito.it}
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\maketitle
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%%%%%%% INTRODUCTION %%%%%%%
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\section{Modello A} \label{sec:modA}
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MODELLO A. Si assume che il canale sia perfetto, e quindi n\`e il messaggio, n\`e l’ack
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possono essere persi. Il tempo di trasmissione sul link \`e variabile all’interno di un
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intervallo limitato, con poca variabilit\`a (quindi upper e lower bound del tempo di
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trasmissione sul link sono molto vicini, diciamo non sopra un decimo del tempo di
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trasmissione).
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\subsection{Il modello Uppaal} \label{ssec:Uppaal}
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Il modello \`e composto da 3 template, rappresentanti un sender, un receiver e un link.
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\subsubsection{Sender}
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Tra gli stati del processo $Sender$, si nota lo stato iniziale di \textit{wait} \textbf{waitPacket}
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in cui il processo attende un evento per cominciare la preparazione di un pacchetto. Una
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volta che il pacchetto \`e pronto per essere mandato (con un tempo compreso nell'intervallo
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$[1,4]$ del clock $sc$) allora si passa allo stato \textbf{canSend}. Da qui, il pacchetto
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viene mandato sul canale di sincronizzazione $ML$ (urgente) e il $Sender$ passa a
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\textbf{waitACK}. La ricezione dell'ACK avviene sul canale di sincronizzazione $LM$
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(urgente) e il clock $sc$ viene resettato.
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Ricevuto l'ACK, il $Sender$ rimane nello stato di \textbf{receivedACK} in cui occupa un tempo
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nell'intevallo $[2,4]$ del clock $sc$ per processarlo, per poi resettare nuovamente il clock
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e ritornare allo stato iniziale.
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\subsubsection{Receiver}
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Il processo $Receiver$ segue una dinamica simile a quella del $Sender$: anche questo ha $4$
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stati, di cui l'iniziale \textbf{waitPacket} \`e l'attesa di un pacchetto (mandato dal
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$Sender$ e trasportato dal $Link$ al $Receiver$ sul canale di sincronizzazione $LR$ (urgente).
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Ricevuto il pacchetto, il receiver utilizza un tempo compreso nell'intevallo $[2,4]$ per
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processarlo in \textbf{receivedPacket} e passare nello \textbf{donePacket} resettando il
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clock $rc$. Qui impiega tra $2$ e $3$ secondi per costruire un ACK e passare nello stato
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\textbf{canACK}, da cui pu\`o mandare l'acknowledgement sul canale di sincronizzazione $RL$
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(urgente).
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\subsubsection{Link}
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Il processo $Link$ \`e modellato senza perdite (canale perfetto) e utilizza $5$ stati, di cui
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quello iniziale \`e considerato uno stato interno e modella le situazioni in cui i processi
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$Sender, Receiver$ stanno eseguendo operazioni locali (per cui non c'\`e comunicazione sul
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canale). Gli altri stati si comportano in maniera simile agli stati gi\`a visti negli altri
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due processi, utilizzando il clock $lc$.
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%\centerimage{trim=1cm 10cm 3cm 4cm, clip=true}
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\centerimage{width=\columnwidth}
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{modAsend.jpg}{img:sendA}
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{Sender A}
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%\centerimage{trim=1cm 10cm 3cm 4cm, clip=true}
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\centerimage{width=\columnwidth}
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{modArecv}{img:recvA}
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{Receiver A}
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%\centerimage{trim=1cm 10cm 3cm 4cm, clip=true}
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\centerimage{width=\columnwidth}
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{modAlink.jpg}{img:linkA}
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{Link A}
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\subsection{Analisi TCTL delle propriet\`a}
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Sono state controllate 4 propriet\`a sul modello A. Essendo un modello \textit{perfetto},
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senza perdite n\`e rumore, si nota come rispetti tutte le propriet\`a verificate.
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\begin{description}
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\item{\textbf{1.} } $AG (not deadlock)$ \`e vera, quindi la traccia del sistema di
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processi \`e infinita.
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\item{\textbf{2.} } $sender.waitACK --> (sender.receivedACK)$ \`e vera, in quanto senza
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perdite il sender sar\`a sempre in grado di ricevere l'ACK entro un tempo finito.
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\item{\textbf{3.} } $AF receiver.receivedPacket$ \`e vera, in quanto non ci sono
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constraint sul tempo di attesa di $receiver.waitPacket$, pertanto un pacchetto
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verr\`a sempre ricevuto.
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\item{\textbf{4.} } Il tempo minimo e massimo tra l'invio del messaggio e la ricezione dell'ACK
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corrispondente da parte del $Sender$ sono ottenibili grazie a un clock aggiuntivo
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||
$fc$ che viene resettato ogni volta che un pacchetto viene mandato sul canale $ML$.
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||
Per questo nello stato $sender.canSend$ contiene il tempo minimo e massimo espressi
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come \textit{bound} dell'intervallo, in questo caso $[19,31]$.
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\end{description}
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\newpage
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\section{Modello B} \label{sec:modB}
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MODELLO B. Si modifichi il modello in modo da prevedere la possibilità che il link
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perda un messaggio o un ack (la perdita equivale sia alla perdita effettiva che al
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caso di messaggio corrotto, perchè l’algoritmo si comporta in modo analogo). Non
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cambiate il protocollo, modellate semplicemente un link con perdita o
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corruzione del messaggio.
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\subsection{Il modello Uppaal} \label{ssec:Uppaal}
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Il modello \`e composto da 3 template, rappresentanti un sender, un receiver e un link.
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Il sender e il receiver mantengono la struttura del modello A, mentre nel $Link$ vengono
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introdotte due perdite possibili: una per il pacchetto e una per l'ACK.
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\subsubsection{Link}
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Il $Link$ in questo caso ha possibilit\`a di perdere i pacchetti (scelta non deterministica)
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in due stati: $receivedPacket$ e $receivedACK$, ovvero quelli in cui \`e stato mandato un
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messaggio dal sender al link o dal receiver al link. Si nota come l'invariante degli due
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stati sia $lc < 8$, dove con $lc == 8$ si sa con certezza che il pacchetto \`e stato perso
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oppure ricevuto correttamente.
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Per implementare la perdita \`e stato utilizzato un posto aggiuntivo rispetto al modello A,
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chiamato $lostPacket$, che riporta allo stato fantasma del link senza per\`o mandare il
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pacchetto o l'ACK.
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%\centerimage{trim=1cm 10cm 3cm 4cm, clip=true}
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\centerimage{width=\columnwidth}
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{modBlink.jpg}{img:linkB}
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{Link B}
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\subsection{Analisi TCTL delle propriet\`a}
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\begin{description}
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\item{\textbf{1.} } $AG (not deadlock)$ \`e falsa, infatti la traccia del simulatore
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mostra come un pacchetto perso causi deadlock perch\`e $Sender$ e $Receiver$ sono
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rimasti in attesa di risposta e il canale non ha pi\`u comunicazioni al suo interno.
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\item{\textbf{2.} } $sender.waitACK --> (sender.receivedACK)$ \`e falsa, per lo stesso
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motivo per cui la $1.$ lo \`e.
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\item{\textbf{3.} } $EF receiver.receivedPacket$ \`e vera, perch\`e nonostante la
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possibilit\`a di deadlock, c'\`e almeno una traccia in cui il pacchetto viene
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consegnato correttamente. Questo significa che i pacchetti non sono persi con
|
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sicurezza ma tramite una scelta non deterministica.
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\item{\textbf{4.} } Il tempo minimo e massimo tra l'invio del messaggio e la ricezione dell'ACK
|
||
corrispondente da parte del $Sender$ sono ottenibili grazie a un clock aggiuntivo
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||
$fc$ che viene resettato ogni volta che un pacchetto viene mandato sul canale $ML$.
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||
Dato che abbiamo una probabilit\`a di perdita all'interno del canale, possiamo
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stabilire con sicurezza solo il tempo \textbf{minimo}, che risulta equivalente a
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quello del modello A.
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\end{description}
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\newpage
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\section{Modello C} \label{sec:modC}
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MODELLO C. Mantenendo il comportamento del canale previsto per il modello B, si
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modelli il mittente e il ricevente descritti dall’algoritmo 3.
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\subsection{Il modello Uppaal} \label{ssec:Uppaal}
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Il modello \`e composto da 3 template, rappresentanti un sender, un receiver e un link.
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Il sender \`e stato implementato in due versioni, una che utilizza un timer singolo e una che
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utilizza due timer. Il link non cambia rispetto al modello B.
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Si utilizzano inoltre $3$ variabili globali booleane aggiuntive: $next, ack, frame$. La
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scelta di utilizzare variabili booleane \`e data dal fatto che in STOP\&WAIT i messaggi sono
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mandati singolarmente, per cui basta differenziare due messaggi successivi per riconoscere i
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duplicati, come effettuato nel $Receiver$.
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\subsubsection{Sender (timer singolo)}
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Si estende il template $Sender$ del Modello A con la possibilit\`a di inviare nuovamente i
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messaggi nel caso questi venissero persi, nel caso non fosse ricevuto un ACK e nel caso l'ACK
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ricevuto non corrispondesse a quello atteso. Per fare ci\`o sono state utilizzate le
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variabili globali di cui sopra e uno stato $lostPacket$ il cui accesso viene controllato da
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una guardia sul timer $x0$ (singolo). Se il timer "scatta", ovvero se trascorre il tempo
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stabilito nello stato $waitACK$, allora \`e forzato lo stato $lostPacket$ che riportando a
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$canSend$ senza cambiare i valori di $frame$ e $next$ permette la ritrasmissione.
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Inoltre, per il controllo della correttezza del'ACK, si utilizza una transizione con guardia
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che porta dallo stato $receivedACK$ allo stato $lostPacket$, per ritrasmettere nel caso l'ACK
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ricevuto non fosse corretto.
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\subsection{Sender (timer doppio)}
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Per il sender a timer doppio, \`e stata duplicata la struttura del primo sender di modo da
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permettere una scelta tra $next == 1$ e $next == 0$. In questo modo si pu\`o discriminare tra
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i due tipi di frame possibili.
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\subsubsection{Receiver}
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Al receiver del Modello A viene aggiunta la capacit\`a di riconoscere pacchetti duplicati
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tramite una variabile locale $correctFrame$ e uno stato $dupPacket$. La transizione a questo
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stato viene controllata da una guardia che discrimina se il frame ricevuto \`e corrispondente
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a quello atteso. Nel caso il frame non corrispondesse, viene aggiornata la variabile $ack$ e
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viene mandato l'ACK per il pacchetto ricevuto, seppur duplicato, per permettere il
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proseguimento del sender.
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%\centerimage{trim=1cm 10cm 3cm 4cm, clip=true}
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\centerimage{width=\columnwidth}
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{modCsend1.jpg}{img:sendC}
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{Sender C (1 timer)}
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\centerimage{width=\columnwidth}
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{modCsend2.jpg}{img:sendC2}
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{Sender C (2 timer)}
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%\centerimage{trim=1cm 10cm 3cm 4cm, clip=true}
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\centerimage{width=\columnwidth}
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{modCrecv}{img:recvC}
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{Receiver C}
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\subsection{Analisi TCTL delle propriet\`a}
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Il sistema rispetta le propriet\`a seguenti sia con un timer sia con due, dimostrando che non
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c'\`e necessit\`a per questo modello di due timer. Inoltre, il valore dei timer (settato a
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$50$ in entrambi i casi) deve essere maggiore del tempo impiegato da un ACK a tornare al
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sender, ossia due volte il tempo impiegato dal canale per spedire un pacchetto pi\`u
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l'eventuale tempo di elaborazione nel receiver. Altrimenti si ha $deadlock$, perch\`e il
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sender non riesce a spedire nuovamente il pacchetto se canale \`e occupato dall'ACK del receiver.
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Il valore minimo del timer per questo modello \`e $42$.
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\begin{description}
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\item{\textbf{1.} } $AG (not deadlock)$ \`e vera, quindi la traccia del sistema di
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||
processi \`e infinita.
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||
\item{\textbf{2.} } $sender.waitACK0 || sender.waitACK1 --> (sender.receivedACK0 ||
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sender.receivedACK1)$ \`e falsa, in quanto il canale pu\`o subire perdite.
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\item{\textbf{3.} } $E<> (sender.receivedACK0 \&\& ack == next )$ \`e vera, infatti esiste
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almeno un caso in cui l'ACK ricevuto dal sender \`e corretto (e quindi il modello \`e
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in grado di passare messaggi correttamente).
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\item{\textbf{4.} } $link.lostPacket --> (sender.canSend0 || sender.canSend1 ||
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receiver.canACK)$ \`e vera, in quanto in caso di pacchetto perso il sistema non si
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||
blocca ma permette al sender di mandare di nuovo il messaggio o al receiver di
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trasmettere l'ACK.
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\item{\textbf{4.} } Il tempo minimo e massimo tra l'invio del messaggio e la ricezione dell'ACK
|
||
corrispondente da parte del $Sender$ sono ottenibili grazie a un clock aggiuntivo
|
||
$fc$ che viene resettato ogni volta che un pacchetto viene mandato sul canale $ML$.
|
||
Per questo nello stato $sender.canSend$ contiene il tempo minimo e massimo espressi
|
||
come \textit{bound} dell'intervallo, in questo caso $[21,32]$.
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||
\end{description}
|
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\end{document}
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