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2017-03-22 13:07:09 +01:00
<p><a href="https://www.youtube.com/embed/e3Zs74IH0mc?feature=player_embedded">In questo discorso</a> al summit Web 2.0 del 2011 Chris Poole, il fondatore di 4chan, riflette sul concetto di identita` e di come stia cambiando con lintroduzione del Web 2.0.</p>
<p>Nel mare di Internet assistiamo a due spiagge molto lontane che delimitano lo spazio della nostra attivita`: lanonimato e lidentita` virtuale (che ci identifica nel mondo reale).</p>
<p>E` un po` come misurare i due poli opposti, Facebook e Google Plus che richiedono il tuo nome vero e quindi ogni attivita` online e` un riflesso del proprio io reale, e 4chan, una delle poche risorse anonime nel Web che permette a ciascun utente di fare post anonimi e discutere quindi senza una forma di censura.</p>
<h3 id="span-stylefont-size-largespan-stylefont-weight-normalspanspan"><span style="font-size: large;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></h3>
<h4 id="span-stylefont-size-largespan-stylefont-weight-normalthe-core-problem-is-not-the-audience-is-who-you-share-outspanspan"><span style="font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">The core problem is not the audience, is who you share out</span></span></h4>
<p>Secondo Chris Poole, quando Google introdusse sul proprio social network la feature “circles”, ovvero la possibilita` di condividere i propri post solo con una parte dei propri followers (lequivalente delle smart list di Facebook), si e` perso di vista il problema principale, ovvero che non importa laudience bensi` quale versione di te condividi ).</p>
<table class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;" cellspacing="0" cellpadding="0" align="center">
<tr>
<td style="text-align: center;">
<a style="margin-left: auto; margin-right: auto;" href="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/d574d-twoheads.png"><img src="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/d574d-twoheads.png?w=300" alt="" width="400" height="200" border="0" /></a>
</td>
</tr>
<tr>
<td class="tr-caption" style="text-align: center;">
<a href="http://www.jisc.ac.uk/blog/whats-the-cost-of-curating-content-in-the-digital-age-01-apr-2015">fonte</a>
</td>
</tr>
</table>
<p>Il Chris che parla al summit e` un Chris diverso dal Chris figlio, Chris fondatore di una startup, Chris admin di 4chan e magari, in un ipotetico futuro, Chris padre.</p>
<p><u>L&#8217; identita\` e\` un prisma.</u></p>
<p>Facebook e gli altri giganti del web vogliono invece essere uno specchio della nostra identita`.</p>
<h4 id="span-stylefont-size-largespan-stylefont-weight-normalone-size-fits-allspanspan"><span style="font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">One size fits all</span></span></h4>
<p>Il modello della taglia unica e` completamente opposto al principio per cui molte persone gestiscono vari account online. Su ogni account scegli di mostrare una parte di te e con il tempo ti costruisci unidentita` unica ed altrettanto vera.</p>
<p>E` preoccupante che con il passare del tempo queste possibilita` vengano erose dai giganti del web.</p>
<p>Spostiamo la nostra attenzione sulle generazioni future: da giovani si compiono naturalmente degli errori che poi ci lasciamo alle spalle crescendo.</p>
<p>In un mondo dove la linea offline/online sta sbiadendo e non si puo` prendere le distanze da una monolitica identita` virtuale non solo perdiamo la possibilita` di lasciarci alle spalle delle scelte o degli sbagli, ma corriamo incontro al rischio di veder scomparire ogni sfumatura della nostra personalita`.</p>
<p style="text-align: right;">
Francesco Mecca
</p>