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2016-05-01 11:13:57 +02:00
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<title>Caught in the Net</title>
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2016-05-03 14:40:37 +02:00
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<id>francescomecca.eu</id>
<author>
<name>Francesco Mecca</name>
<email>me@francescomecca.eu</email>
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2016-05-03 14:40:37 +02:00
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<title>#JeSuisSatoshiNakamoto</title>
<link href="francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/17/wright-nakamoto/"/>
<updated>2016-04-17T00:00:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/17/wright-nakamoto</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Ieri mattina appena sveglio mi sono imbattuto in questo &lt;a href=&quot;http://gavinandresen.ninja/satoshi&quot;&gt;post&lt;/a&gt; di Gavin Andresen, uno dei più importanti membri della Bitcoin Foundation.
In quelle righe Gavin attribuisce l&amp;#39;identità di Satoshi Nakamoto, il padre dei Bitcoin, a Craig Wright, un imprenditore australiano.
Sono stato subito scosso dall&amp;#39;articolo, dove si spiega:&lt;/p&gt;
&lt;blockquote&gt;
&lt;p&gt;Part of that time was spent on a careful cryptographic verification of messages signed with keys that only Satoshi should possess.&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;Continuo la mia navigazione imbattendomi nei seguenti titoli di alcune testate italiane:&lt;/p&gt;
&lt;ul&gt;
&lt;li&gt;Repubblica: &lt;a href=&quot;http://www.repubblica.it/tecnologia/2016/05/02/news/l_imprenditore_australiano_craig_wright_sono_io_il_creatore_del_bitcoin_-138896449/?ref=HREC1-12%22&quot;&gt;&amp;quot;Bitcoin: il creatore sono io&amp;quot;, l&amp;#39;imprenditore australiano Craig Wright esce allo scoperto&lt;/a&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;La Stampa: &lt;a href=&quot;http://www.lastampa.it/2016/05/02/economia/imprenditore-australiano-fa-coming-out-sono-linventore-del-bitcoin-l6G9XXHlFGXOavjRv4snQL/pagina.html&quot;&gt;Imprenditore australiano fa coming out: sono linventore del Bitcoin&lt;/a&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;Il corriere della sera: &lt;a href=&quot;http://www.corriere.it/economia/16_maggio_02/bitcoin-la-bbc-padre-l-australiano-craig-wright-ba2124ec-1043-11e6-aba7-a1898801ab6b.shtml&quot;&gt;per la «Bbc» il padre è laustraliano Craig Wright&lt;/a&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;Il sole 24 ore: &lt;a href=&quot;http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-05-02/scoperto-l-inventore-bitcoin-e-imprenditore-australiano-111525.shtml?uuid=ACMVhYJD&quot;&gt;Scoperto linventore del Bitcoin: è un imprenditore australiano&lt;/a&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;Il Post: &lt;a href=&quot;http://www.ilpost.it/2016/05/02/craig-wright-bitcoin/&quot;&gt; questuomo linventore dei Bitcoin?&lt;/a&gt;&lt;/li&gt;
&lt;/ul&gt;
&lt;p&gt;Gli articoli da clickbait e la completa mancanza di spiegazioni tecniche hanno fatto squillare immediatamente il mio campanello antibufala.
Voglio approfondire la questione in questo post.&lt;/p&gt;
&lt;h2&gt;Prova numero 1: il post ufficiale di Wright&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;Craig Wright in data 2 maggio ha pubblicato sul suo sito personale questo &lt;a href=&quot;http://www.drcraigwright.net/jean-paul-sartre-signing-significance/&quot;&gt;articolo&lt;/a&gt; dove spiega che utilizzando 10 chiavi private associate agli indirizzi utilizzati da Satoshi ha firmato dei messaggi inviati da alcuni giornalisti e mostra gli script utilizzati per la firma sotto forma di screenshots.
Prima di tutto, ad un&amp;#39;analisi più attenta si vede che lo script di Wright ha un &lt;a href=&quot;http://imgur.com/IPDPXZm&quot;&gt;typo&lt;/a&gt; e quindi non è eseguibile.
Il motivo per cui ho dubitato maggiormente però è il fatto che nonostante Wright abbia speso molto tempo nel suo blog post ha evitato di darci una prova riproducibile del fatto che la chiave privata di uno dei genesis block sia in suo possesso.
Quindi il post di Wright non basta a verificare che egli sia in effetti Nakamoto.&lt;/p&gt;
&lt;h2&gt;Prova numero 2: Jon Matonis e Gavin Andresen&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;Il primo post che ho letto e che inizialmente mi aveva convinto della sincerità di Wright è stato il quello di Andersen. A poche ore da quella lettura ho appreso grazie ad un &lt;a href=&quot;https://twitter.com/petertoddbtc/status/727078284345917441&quot;&gt;tweet&lt;/a&gt; che è stato revocato a Gavin l&amp;#39;accesso ai commit relativi allo sviluppo di Bitcoin in quanto si sospetta che sia stato hackerato.
Così il post di Gavin ha perso ogni valore nel tentativo di chiarire la vicenda.
Invece ho ancora molti dubbi relativamente al post di &lt;a href=&quot;http://themonetaryfuture.blogspot.sg/2016/05/how-i-met-satoshi.html&quot;&gt;Matonis&lt;/a&gt; (uno dei fondatori della Bitcoin Foundation) dove afferma che a Marzo Wright si è rivelato a lui firmando in sua presenza un messaggio con le chiavi crittografiche del blocco #1 e del blocco #9.
Queste sarebbero le prove decisive per dimostrare l&amp;#39;autenticità delle affermazioni di Wright, ma non ne abbiamo prove pubbliche e riproducibili. Anzi, dal post si deduce che Wright abbia utilizzato il suo laptop personale piuttosto che un computer sicuramente non manomesso in precedenza.&lt;/p&gt;
&lt;h2&gt;Prova numero 3: Gavin su Reddit&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;Alcuni redditor in risposta al post di Gavin hanno chiesto a lui stesso maggiori dettagli. Questa è stata la &lt;a href=&quot;https://www.reddit.com/r/btc/comments/4hfyyo/gavin_can_you_please_detail_all_parts_of_the/d2plygg&quot;&gt;risposta&lt;/a&gt; di Gavin:&lt;/p&gt;
&lt;blockquote&gt;
&lt;p&gt;Craig signed a message that I chose (&amp;quot;Gavin&amp;#39;s favorite number is eleven. CSW&amp;quot; if I recall correctly) using the private key from block number 1.
That signature was copied on to a clean usb stick I brought with me to London, and then validated on a brand-new laptop with a freshly downloaded copy of electrum.
I was not allowed to keep the message or laptop (fear it would leak before Official Announcement).
I don&amp;#39;t have an explanation for the funky OpenSSL procedure in his blog post.&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;Dall&amp;#39;articolo di &lt;a href=&quot;https://www.wired.com/2016/05/craig-wright-privately-proved-hes-bitcoins-creator/&quot;&gt;Wired&lt;/a&gt;:&lt;/p&gt;
&lt;blockquote&gt;
&lt;p&gt;Andresen says an administrative assistant working with Wright left to buy a computer from a nearby store, and returned with what Andresen describes as a Windows laptop in a “factory-sealed” box.&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;Naturalmente queste non sono prove sufficenti poichè non abbiamo la certezza che il portatile sia stato manomesso in anticipo.&lt;/p&gt;
&lt;h2&gt;Prova numero 4: gli articoli di BBC ed Economist&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;Wright ha avuto un colloquio privato con la &lt;a href=&quot;http://www.bbc.com/news/technology-36168863&quot;&gt;BBC&lt;/a&gt; e un giornalista dell&amp;#39;Economist ed ha fornito delle prove che loro ritengono sufficenti a verificare le sue affermazioni.
Vorrei poter andare più in profondità con le affermazioni delle due testate, ma esse stesse non forniscono alcuna dimostrazione concreta delle procedure che Wright ha eseguito.
Si legge:&lt;/p&gt;
&lt;blockquote&gt;
&lt;p&gt;At the meeting with the BBC, Mr Wright digitally signed messages using cryptographic keys created during the early days of Bitcoin&amp;#39;s development. The keys are inextricably linked to blocks of bitcoins known to have been created or &amp;quot;mined&amp;quot; by Satoshi Nakamoto.&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;In mancanza di una spiegazione più approfondita e prettamente tecnica non vedo perchè dovrei prendere queste parole per certe.&lt;/p&gt;
&lt;h2&gt;Prova numero 5: Gran Finale&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;L&amp;#39;unica prova concreta che tutta la community ha a disposizione è la firma che Wright ha utilizzato per autenticarsi firmando il discorso in cui Sartre spiega perchè rinuncia al premio Nobel.
Questa firma: &lt;code&gt;MEUCIQDBKn1Uly8m0UyzETObUSL4wYdBfd4ejvtoQfVcNCIK4AIgZmMsXNQWHvo6KDd2Tu6euEl13VTC3ihl6XUlhcU+fM4=&lt;/code&gt; non è altro che la versione esadecimale della &lt;a href=&quot;https://blockchain.info/tx/828ef3b079f9c23829c56fe86e85b4a69d9e06e5b54ea597eef5fb3ffef509fe&quot;&gt;transazione&lt;/a&gt; che Satoshi ha fatto nel 2009.
Quella stringa (in base64) non è affatto una firma, bensì è un messaggio in chiaro: &amp;quot;Wright, it is not the same as if I sign Craig Wright, Satoshi.\n\n&amp;quot;.&lt;/p&gt;
&lt;hr&gt;
&lt;!--![Wright firma il genesis block](http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/satosh.jpg)--&gt;
&lt;h1&gt;wikiHow: how to claim you&amp;#39;re Satoshi&lt;/h1&gt;
&lt;p&gt;Charlie Lee, il creatore dei Litecoin su medium ci ha dato una &lt;a href=&quot;https://decentralize.today/satoshilite-1e2dad89a017#.xljsji88r&quot;&gt;dimostrazione&lt;/a&gt; semplice e concisa di come il vero Satoshi si sarebbe dovuto autenticare.
Non abbiamo bisogno di colloqui privati, laptop nuovi di fabbrica e screenshot di script. Nei primi blocchi, i genesis blocks, rimangono registatrate un numero sufficiente di chiavi pubbliche appartenenti al creatore della blockchain.
Chiunque dichiari di essere Satoshi deve poter firmare un messaggio utilizzando una di quelle chiavi. Questo è quello che il creatore dei Litecoin mostra in 4 righe.
Ogni altra prova è discutibile e non necessaria.&lt;/p&gt;
</content>
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2016-05-01 11:13:57 +02:00
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<title>Kyuss Music Player</title>
<link href="francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/17/kpd-player/"/>
<updated>2016-04-17T00:00:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/17/kpd-player</id>
<content type="html">&lt;p&gt;For a long time I have been using Clementine music player on my workstation. Recently I reinstalled Gentoo on my desktop and I wanted to avoid installing QT libraries of any sort.
So I switched to &lt;a href=&quot;https://www.musicpd.org/&quot;&gt;mpd&lt;/a&gt; and I have fallen in love with it. It is very flexible, fast and enriched by a lot of community software.
For some weeks I used mpc client as my primary client for mpd but I was not satisfied with it. Even though it is pretty minimal but packed with every feature mpd permits, the search feels uncomfortable because is case sensitive and need artist, album, etc. flags before any entry.
This is why I have written kpd together with Francesco Gallà&lt;/p&gt;
&lt;h2&gt;Kyuss Player Client&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;kpd is an acronym for Kyuss Player Client because we have been listening only to &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Kyuss&quot;&gt;Kyuss&lt;/a&gt; while programming this client.
We have reimplemented the search functions to suit our habits. No more case sensitive, optional &amp;#39;artist, album, title&amp;#39; flags.
kpd accepts only one string as the search argument and implements optional filter arguments to narrow the search in a grep like way.
I welcome you to read the &lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu:3000/pesceWanda/kpd&quot;&gt;readme&lt;/a&gt; in my git to understand how the search works.
Anyway in this post I want to explain bits of the code.&lt;/p&gt;
&lt;h3&gt;Main&lt;/h3&gt;
&lt;p&gt;The main kpd file invoked when the command is run in the console is kpd.py
The most interesting part in this file IMHO is these lines:&lt;/p&gt;
&lt;figure class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-python&quot; data-lang=&quot;python&quot;&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;for&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;el&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;ow&quot;&gt;in&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argsOrder&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;:&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;if&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;dictArgs&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;[&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;el&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;]&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;!=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;bp&quot;&gt;False&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;:&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;client&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;update_status&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;()&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;methodToCall&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nb&quot;&gt;getattr&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;util&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;el&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;retUtil&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;methodToCall&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;client&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;dictArgs&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;[&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;el&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;],&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;searchRes&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt;&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/figure&gt;
&lt;p&gt;argsOrder is a list of the arguments on the command line in the order the user wrote them.
kpd uses a dictionary to store for every argument the corrispective string for the function that will be invoked using getattr.
In this way any argument can be added to the main file without writing any other line of code. WE used this method to avoid using switch alike solutions.&lt;/p&gt;
&lt;h3&gt;Util&lt;/h3&gt;
&lt;p&gt;The util.py source file is a pretty easy source file to read. It contains every function that can be invoked by command line arguments. Every function has the same &amp;#39;prototypes&amp;#39; so that they can be called using the method explained above.
To implement &lt;code&gt;no-output&lt;/code&gt; and &lt;code&gt;output&lt;/code&gt; function I have used a class:
to suppress the output on the console the program assign to &lt;em&gt;sys.stdout&lt;/em&gt; a dummy class that save the original stdout on a variable and replaces write and flush functions so that they are just pass. and no output is written.
To permit output after suppression the program just reassing the original value to sys.stdout.&lt;/p&gt;
&lt;h3&gt;Database Search&lt;/h3&gt;
&lt;p&gt;In MPDdatabase.py we have written the search functions.
Originally we intended to just read and import in a dictionary the whole mpd database that is stored compressed in the home directory.
This list of dictionaries stores every entry related to the song and if any of them matches the search string or the filter string (considering also flags if any) the related song is printed on the output and saved in a list so it can be added by the add function.
This approach result very efficent in term of precision but it lacked speed. For a database of about 77 thousand songs (about 550k lines) a search query could last almost 2 seconds.
To improve the speed of the search we used the pickle module. The pickle module allows kpd to dump the data structure used to store the database in memory on a file that can be read easily by using the &lt;code&gt;pickle.load&lt;/code&gt; function.
In this way the search lasts about 40 milliseconds on the same database that wastes about 16MiB of memory on disk.&lt;/p&gt;
&lt;h2&gt;Conclusion&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;This was really fun. It was our first hand on python project and the first real program we have written since we started learning programming at our university.
I discovered that programming allows me to relax and that is really cool to have custom software for activities you do every day.
The source for our program is stored in my git &lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu:3000/pesceWanda/kpd&quot;&gt;here&lt;/a&gt; and you are free to modify it.&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Bright Father</title>
<link href="francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/10/short-lesson-from-reddit/"/>
<updated>2016-04-10T00:00:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/10/short-lesson-from-reddit</id>
<content type="html">&lt;blockquote&gt;
&lt;p&gt;My father used to tell us ridiculous false information all the time. The catch was if we could catch one out and prove him wrong he&amp;#39;d give us a dollar. As we got older it would got a little less outrageous, but we&amp;#39;d still get that dollar if we could prove it. Looking back it was a good way to get us to think for ourselves.&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;https://www.reddit.com/user/zedoriah&quot;&gt;zedoria&lt;/a&gt; on &lt;a href=&quot;https://www.reddit.com/r/AskReddit/comments/u1ili/what_did_school_teach_you_that_was_blatantly/?ref=search_posts&quot;&gt;reddit&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Lifehacks</title>
<link href="francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/10/lifehacks/"/>
<updated>2016-04-10T00:00:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/10/lifehacks</id>
<content type="html">&lt;ul&gt;
&lt;li&gt;&lt;p&gt;Even though you may be nervous about talking to random people, the worst you can get is &amp;quot;Go away&amp;quot;.&lt;/p&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;p&gt;Do not buy your girlfriend or wife flowers in an attempt to make nice after you pissed her off. Every
time she looks at the flowers, she will just be reminded that you pissed her off, unless she has the
memory span of a goldfish.&lt;/p&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;p&gt;To keep lettuce fresh for days longer, wrap it in paper towels instead of inside a plastic bag, it
works very well.&lt;/p&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;p&gt;Cubes of sugar in biscuit barrels help the biscuits stay crisp.&lt;/p&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;p&gt;To clear your sinuses, eat a lot of wasabi. It will hurt tons, but your sinuses clear almost
instantaneously.&lt;/p&gt;&lt;/li&gt;
&lt;/ul&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>The Buridan's donkey in python</title>
<link href="francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/02/buridan_donkey/"/>
<updated>2016-04-02T00:00:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/02/buridan_donkey</id>
<content type="html">&lt;p&gt;During the final weeks of my exam session I started reading a bit about python 3 using an excellent book: &lt;a href=&quot;http://www.diveintopython.net/&quot;&gt;Dive into Python&lt;/a&gt;.
When I noted that python uses the &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Mersenne_Twister&quot;&gt;Mersenne Twister PRNG&lt;/a&gt; as well I decided to write another version of my &lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/index.php/archives/207&quot;&gt;Buridan&amp;#39;s donkey program&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;figure class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-python&quot; data-lang=&quot;python&quot;&gt; &lt;span class=&quot;kn&quot;&gt;import&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nn&quot;&gt;random&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nn&quot;&gt;sys&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;if&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;__name__&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;==&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;s&quot;&gt;&#39;__main__&#39;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;:&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;args&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nb&quot;&gt;list&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;()&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;if&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;ow&quot;&gt;not&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;sys&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;stdin&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;isatty&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;():&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;for&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;line&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;ow&quot;&gt;in&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;sys&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;stdin&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;:&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;if&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;line&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;[&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;-&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;1&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;]&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;ow&quot;&gt;is&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;s&quot;&gt;&#39;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;se&quot;&gt;\n&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;s&quot;&gt;&#39;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;:&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;line&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;line&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;[:&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;-&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;1&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;]&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;args&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;append&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;line&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;else&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;:&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;args&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;sys&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argv&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;[&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;1&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;:]&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argRange&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nb&quot;&gt;len&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;args&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;for&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;i&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;ow&quot;&gt;in&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nb&quot;&gt;range&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argRange&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;):&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;print&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;nb&quot;&gt;str&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;i&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;+&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;1&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;+&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;s&quot;&gt;&#39;.&#39;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;args&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;pop&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;random&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;randrange&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;0&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nb&quot;&gt;len&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;args&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;))))&lt;/span&gt;&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/figure&gt;
&lt;p&gt;This script works in a different way than the one in c++.
Rather than shuffling a list made by the entries in the arguments, it pops randomly one entry from the list till the list is empty.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Not satisfied enough, I wrote also a telegram bot using the &lt;a href=&quot;https://github.com/eternnoir/pyTelegramBotAPI&quot;&gt;telebot library&lt;/a&gt; that works as the script above but inside the telegram app.
The bot can be added to your contact list by simply searching for &lt;a href=&quot;http://telegram.me/duridan_donkey_bot&quot;&gt;@duridan_donkey_bot&lt;/a&gt; (yes, a typo!)&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;All the code is opensource and can be found on my github page.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Francesco Mecca&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>How I migrated to a static blog</title>
<link href="francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/02/blog-migrated/"/>
<updated>2016-04-02T00:00:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/pescewanda/2016/04/02/blog-migrated</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Until one week ago my blog was hosted at my house, on a raspberrypi with debian + wordpress. I was not satisfied by my setup because given the minimal size of my blog and the really scarce content I post every now and then, a full LLMP stack was overblown.
I decided to change distribution (my server now runs &lt;a href=&quot;http://www.voidlinux.eu/&quot;&gt;Void&lt;/a&gt;) and to migrate to a static blog without CMS nor PHP.&lt;/p&gt;
&lt;h1&gt;Welcome to Jekyll and Hyde&lt;/h1&gt;
&lt;p&gt;The process of migration was rather painless.
First of all I installed ruby on my desktop computer, then via ruby gems I installed jekyll:&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;code&gt;gem install jekyll&lt;/code&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;code&gt;gem install jekyll-gist&lt;/code&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;code&gt;gem install jekyll-paginate&lt;/code&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;I used a &lt;a href=&quot;https://wordpress.org/plugins/jekyll-exporter/&quot;&gt;wordpress plugin&lt;/a&gt; to copy all my old posts.
Then I cloned from &lt;a href=&quot;https://github.com/poole/hyde&quot;&gt;git&lt;/a&gt; the Hyde theme which you can see a demo &lt;a href=&quot;http://hyde.getpoole.com/&quot;&gt;here&lt;/a&gt; and corrected a pair of warning that jekyll printed on my terminal. Actually the &lt;a href=&quot;http://jekyllrb.com/docs&quot;&gt;jekyll docs&lt;/a&gt; are quite complete and covered all the errors that I encountered.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Jekyll structure is quite simple to understand: in the folder _post/ there are your post in markdown format (remember to delete the examples in that folder);
in the root the are some files that should be modified: the about.md file, the 404 page and index.html that is the frontpage of the blog;
finally _config.yml contains the general configuration for the website and should be adjusted to your own likings.
When Jekyll builds a website it parses all the markdown files and stores them in _site folder. Jekyll uses the html files in _layouts and _includes to render the markdown files.A&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;I added a simple &lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/archive/&quot;&gt;archive page&lt;/a&gt; following the little piece of code in &lt;a href=&quot;http://joshualande.com/jekyll-github-pages-poole/&quot;&gt;this page&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-&quot; data-lang=&quot;&quot;&gt;---
layout: page
title: Archive
---
## Blog Posts
{% for post in site.posts %}
* {{ post.date | date_to_string }} &amp;amp;raquo; [ {{ post.title }} ]({{ post.url }})
{% endfor %}:wq
&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;I noticed that in _includes/head.html there is this line:&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-&quot; data-lang=&quot;&quot;&gt;&amp;lt;link href=&#39;https://fonts.googleapis.com/css?family=Open+Sans:400,300,700,800,600&#39; rel=&#39;stylesheet&#39; type=&#39;text/css&#39;
&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;so I proceed to remove it because is not needed for my blog.
Finally I put a link to the archive, my github page and the atom feed on the sidebar by simple adding a href on _includes/sidebar.html.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;I did not proceed with further modifications but there are tons of possibilities with jekyll. I think that the main advantages are the fact that you don&amp;#39;t have to manage html code when writing a new post and that everything can be done via cli.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Francesco Mecca&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>The Buridan&#8217;s donkey paradox</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/207"/>
<updated>2015-09-20T12:34:36+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/the-buridans-donkey-paradox</id>
<content type="html">&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
The Buridan&amp;#8217;s donkey is an illustration of a paradox regarding the philosophy of moral determinism and free will.
&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
The paradox shows an hypothetical situation in which a donkey searching for food is caught in the middle of two equally appealing stacks of hay located at the same distance from the donkey. Because the donkey has no real reason to choose one over the other he dies of starvation.
&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Buridan&amp;#x27;s_ass&quot;&gt;&lt;img class=&quot;aligncenter size-full wp-image-209&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/09/Deliberations_of_Congress.jpg&quot; alt=&quot;Deliberations_of_Congress&quot; width=&quot;431&quot; height=&quot;425&quot; srcset=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/09/Deliberations_of_Congress-300x296.jpg 300w, http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/09/Deliberations_of_Congress.jpg 431w&quot; sizes=&quot;(max-width: 431px) 100vw, 431px&quot; /&gt;&lt;/a&gt;I have decided to write a cli program that chooses for me when I can&amp;#8217;t make up my mind.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;The program is written in C++ and when invoked along with two or more arguments it puts them in a vector and then changes the order randomly.&lt;/p&gt;
&lt;figure class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-c&quot; data-lang=&quot;c&quot;&gt;&lt;span class=&quot;cp&quot;&gt;#include &amp;lt;iostream&amp;gt;
#include &amp;lt;vector&amp;gt;
#include &amp;lt;algorithm&amp;gt;
#include &amp;lt;random&amp;gt;
#include &amp;lt;string&amp;gt;
#include &amp;lt;sys/poll.h&amp;gt;
&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;using&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;namespace&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;std&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;struct&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;pollfd&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;stdin_poll&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;fd&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;fileno&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;stdin&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;),&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;events&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;POLLIN&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;};&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;void&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nf&quot;&gt;read_from_piped_input&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;vector&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;string&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;gt;&amp;amp;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;string&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;x&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;while&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;getline&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;cin&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;x&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;))&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;push_back&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;x&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;);&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;void&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nf&quot;&gt;read_from_arguments&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;const&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;int&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;amp;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argc&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;char&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;*&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argv&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;[],&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;vector&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;string&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;gt;&amp;amp;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;if&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argc&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;==&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;1&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;cout&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&amp;lt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;s&quot;&gt;&quot;Usage: asino [string] [string] ...&quot;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&amp;lt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;endl&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;exit&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;for&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;vector&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;string&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;gt;::&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;size_type&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;i&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;1&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;i&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argc&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;++&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;i&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;push_back&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argv&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;[&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;i&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;]);&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;int&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;nf&quot;&gt;main&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;int&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argc&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;char&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;*&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argv&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;[])&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;vector&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;string&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;gt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;int&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;poll_ret&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;poll&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;amp;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;stdin_poll&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;1&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;0&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;);&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;if&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;poll_ret&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;gt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;0&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;read_from_piped_input&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;);&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;else&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;read_from_arguments&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argc&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;argv&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;,&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;);&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;random_device&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;rd&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;mt19937&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;m&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;rd&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;());&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;shuffle&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;begin&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(),&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;end&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(),&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;m&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;);&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;kt&quot;&gt;int&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;i&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;mi&quot;&gt;1&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;k&quot;&gt;for&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;vector&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;string&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;gt;::&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;iterator&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;it&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;begin&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;();&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;it&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;!=&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;lst&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;end&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;();&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;++&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;it&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;)&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;p&quot;&gt;{&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;cout&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&amp;lt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;i&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;++&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&amp;lt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;s&quot;&gt;&quot;. &quot;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&amp;lt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;*&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;n&quot;&gt;it&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;&amp;lt;&amp;lt;&lt;/span&gt; &lt;span class=&quot;n&quot;&gt;endl&lt;/span&gt;&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;;&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;
&lt;span class=&quot;p&quot;&gt;}&lt;/span&gt;&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/figure&gt;
&lt;p&gt;I have used the &lt;a href=&quot;http://en.cppreference.com/w/cpp/numeric/random/mersenne_twister_engine&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Mersenne Twister PRNG&lt;/a&gt; just to give it a try.&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
One of the challenges was to read from stdin instead of arguments when the program is piped after another program in the shell:
&lt;/p&gt;
&lt;figure class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-sh&quot; data-lang=&quot;sh&quot;&gt;ls /media/my_movies/ | buridan&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/figure&gt;
&lt;p&gt;So I have used poll() that checks for a specified amount of time if the selected device (/dev/stdin in my case) can perform I/O operations; in my code:&lt;/p&gt;
&lt;figure class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-bash&quot; data-lang=&quot;bash&quot;&gt;poll &lt;span class=&quot;o&quot;&gt;(&lt;/span&gt;&amp;amp;stdin_poll, 1, 0&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;)&lt;/span&gt;&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/figure&gt;
&lt;p&gt;I selected the POLLIN as event so poll() only checks if there is data to read, 1 as the number of items in the fds array, 0 milliseconds of timeout because when the program is invoked /dev/stdin may already contain input.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;The program should be compiled this way:&lt;/p&gt;
&lt;figure class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-bash&quot; data-lang=&quot;bash&quot;&gt;g++ -std&lt;span class=&quot;o&quot;&gt;=&lt;/span&gt;c++11 ./program.cpp -o output&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/figure&gt;
&lt;p&gt;You are free to reuse this little piece of code as you wish.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;EDIT: 02-04-2016
The original idea for the Buridan&amp;#39;s donkey came from my mentor &lt;a href=&quot;https://twitter.com/bassosimone&quot;&gt;Simone Basso&lt;/a&gt; who wrote the original one in haskell.&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>About Perl packages in Gentoo</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/198"/>
<updated>2015-09-11T14:52:25+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/about-perl-packages-in-gentoo</id>
<content type="html">&lt;p&gt;In this post I wish to explain a bit about Perl related ebuilds in Gentoo and how to update from perl-core to virtual/perl without conflicts.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;First of all the core distribution of Perl is included in &lt;a href=&quot;https://packages.gentoo.org/package/dev-lang/perl&quot;&gt;dev-lang/Perl&lt;/a&gt; along with &lt;a href=&quot;http://perldoc.perl.org/index-modules-A.html&quot;&gt;modules&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;The &lt;a href=&quot;https://sources.gentoo.org/cgi-bin/viewvc.cgi/gentoo-x86/perl-core/&quot;&gt;perl-core category&lt;/a&gt; in portage contains ebuilds for perl modules, some of which are included in the core perl distibution. The perl-core ebuilds overrides the perl-core modules such that you can update them without recompiling dev-lang/Perl.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Each perl-core module has a corrensponding virtual/perl-* package. The virtual category is used by portage when emerging to take into account that a module can be either provided by dev-lang/perl package or found in perl-core category.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;So, what to do in case of blocks when upgrading your Gentoo machine?&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Perl-cleaner is a package provided to get rid of these blocks and to migrate from perl-core to virtual/perl-*.&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;emerge perl-cleaner
emerge dev-lang/perl
perl-cleaner --all&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;if you still have problems when upgrading @world you add a backtrack option&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;emerge -uDN --backtrack=30 @world&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;or you can unmerge all perl-core packages and then finally upgrade world&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;emerge --unmerge perl-core/*&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;This will remove all perl-core packages that virtual/perl-* packages will bring back if needed.&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>56 secondi di celebrita`</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/177"/>
<updated>2015-08-31T13:18:01+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/56-secondi-di-celebrita</id>
<content type="html">&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;http://www.mantellini.it/2015/08/26/state-al-riparo/&quot; target=&quot;_blank&quot; rel=&quot;http://www.mantellini.it/2015/08/26/state-al-riparo/&quot;&gt;&lt;img class=&quot;aligncenter wp-image-178 size-full&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/Schermata-2015-08-26-alle-22.29.31.jpg&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;644&quot; height=&quot;533&quot; srcset=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/Schermata-2015-08-26-alle-22.29.31-300x248.jpg 300w, http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/Schermata-2015-08-26-alle-22.29.31.jpg 644w&quot; sizes=&quot;(max-width: 644px) 100vw, 644px&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Dura 56 secondi il video di Vester Lee Flanagan che testimonia l&amp;#8217;omicidio in prima persona di due giornalisti in Virginia durante un live broadcast televisivo. Durante l&amp;#8217;inseguimento nel quale si e` tolto la vita Flanagan ha caricato su Twitter e Facebook il video dell&amp;#8217;uccisione in prima persona.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Twitter e Facebook hanno tempestivamente censurato il video e rimosso l&amp;#8217;account dell&amp;#8217;omicida ed alcune emittenti televisive (come SkyTg24) hanno scelto allo stesso modo di non pubblicare il video in diretta.&lt;/p&gt;
&lt;h3&gt;To publish or not to publish?&lt;/h3&gt;
&lt;p&gt;E` quindi una decisione giusta quella di non pubblicare il video?&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;https://stevebuttry.wordpress.com/2015/08/26/media-should-avoid-indulging-attention-seeking-killers/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Steve Buttry sul suo blog&lt;/a&gt; si esprime in questo modo:&lt;/p&gt;
&lt;blockquote&gt;
&lt;p&gt;1) Someone who attacks during a live telecast is seeking attention. Obviously you need to report the attack, but I would not broadcast the attack or make it available online.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;[&amp;#8230;]&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;4) I see no ethical justification for publishing videos shot by the killer. That is the ultimate in attention-seeking behavior.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;5) You can report the mental health issues, gun access issues and other issues that a story presents without publicizing or profiling the killer.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;6) My focus would be on the people who were killed or injured. They warrant media attention, not the person who was seeking it.&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;1)Una persona che attacca durante una trasmissione in diretta e` alla ricerca di attenzione. Naturalmente si deve rendere noto l&amp;#8217;atto, ma io non lo trasmetterei ne lo pubblicherei online.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;[&amp;#8230;]&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;4) Non vedo giustificazioni etiche per pubblicare il video: e` l&amp;#8217;esempio piu` eclatante di ricerca di attenzioni.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;5) Puoi discutere sui problemi mentali, la questione relativa al facile accesso alle armi e tutti gli altri problemi di questa storia senza mostrare o pubblicizzare il killer.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;6) Io mi concentrerei sulle persone ferite o uccise. Loro meritano l&amp;#8217;attenzione dei media, non la persona che la cercava.&lt;/p&gt;
&lt;h3&gt;Famoso in un istante&lt;/h3&gt;
&lt;p&gt;E` ovvio che Flanagan stesse cercando i suoi 15 minuti di fama con &lt;a href=&quot;http://www.theguardian.com/us-news/2015/aug/27/virginia-shooting-in-an-instant-vester-flanagan-broadcast-death-to-the-world&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;questo atto&lt;/a&gt;, ma a mio parere non ci sarebbe riuscito se non sfruttando nuovi strumenti quali lo smartphone e i social network. Molto difficilmente sarebbe riuscito 20 anni fa utilizzando i media tradizionali a filmarsi in prima persona in una situazione del genere e a rendere cosi` tante persone testimoni del suo gesto.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per questo non mi trovo d&amp;#8217;accordo con Steve Buttry che afferma che il video non andrebbe reso disponibile online. i nuovi media hanno un ruolo diverso nella condivisione dei contenuti e soprattutto nel mantenimento della memoria storica. Un video del genere non aggiunge alcun valore investigativo o giornalistico al caso ma puo` ritenersi utile per analisi differenti, in primis psicologiche, ed ha sicuramente un valore storico (da quanto conosco e` il primo video in prima persona di un omicidio con queste dinamiche).&lt;/p&gt;
&lt;h3&gt;Lo specchio nero&lt;/h3&gt;
&lt;p&gt;Chi come me e` un grande fan della serie TV &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Black_Mirror_%28TV_series%29&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Black Mirror&lt;/a&gt; avra` sicuramente ricordato il primo episodio della serie: National Anthem.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Questo episodio e` un&amp;#8217;analisi sottile e dettagliata della natura umana, che di fronte ad eventi che suscitano un cosi` grande clamore sospendono ogni giudizio morale e dimenticano il motivo per cui si trovano a guardare cio` che hanno di fronte.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Allo stesso modo trovo miserevole poter assistere a giornalisti ed emittenti televisive che per attirare spettatori nelle proprie reti mostrano il video integrale.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Come in National Anthem chi ha perpetrato il crimine non ci ha costretto ad essere complici del suo gesto.&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Addio Blogspot</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/171"/>
<updated>2015-08-25T11:41:56+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/addio-blogspot</id>
<content type="html">&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;http://dashburst.com/nsa-needs-google-eye-in-sky/&quot;&gt;&lt;img class=&quot;aligncenter wp-image-172 size-medium&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/googlebigbrother-296x300.jpg&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;296&quot; height=&quot;300&quot; srcset=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/googlebigbrother-296x300.jpg 296w, http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/googlebigbrother.jpg 669w&quot; sizes=&quot;(max-width: 296px) 100vw, 296px&quot; /&gt;&lt;/a&gt;Ho deciso di abbandonare Blogspot per le stesse ragioni per cui ho smesso di utilizzare i servizi Google due anni fa: privacy e controllo.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ora il blog e` disponibile a questo indirizzo ed e` fisicamente sul mio Raspberry PI che utilizza Raspbian + WordPress.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>A pochi metri da Stallman</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/99"/>
<updated>2015-07-21T16:51:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/a-pochi-metri-da-stallman</id>
<content type="html">&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Il 25 giugno sono stato alla presentazione del master di primo livello in “&lt;a href=&quot;http://nexacenter.org/2015/06/master-software-libero&quot;&gt;Management del Software Libero&lt;/a&gt;”, che si e` tenuto nella sala della palazzo della Regione Piemonte. &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;&lt;br /&gt; Non mento dicendo che a questo incontro ci sono andato principalmente per ascoltare il professor &lt;a href=&quot;https://www.youtube.com/watch?v=gdsd2L_pqs4&quot;&gt;Angelo Meo&lt;/a&gt; (che ha aiutato a curare parte del programma del master) e &lt;a href=&quot;http://stallman.org/&quot;&gt;Richard Stallman&lt;/a&gt;. &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/5d468-photo181239520039119435.jpg&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/5d468-photo181239520039119435.jpg?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;400&quot; height=&quot;300&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
foto originale distribuita in &lt;a href=&quot;https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/&quot;&gt;CC-by-nd-nc&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt; Il master, ha spiegato Meo, si occupa di fornire le competenze necessarie per permettere un&amp;#8217;analisi precisa costi / benefici nel momento della transizione verso il free software all&amp;#8217;interno di un&amp;#8217;azienda, transizione che deve essere priva di attriti e semplice per i dipendenti.&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Per questo si compie un percorso di studi che tratta gli aspetti giuridici ed economici, oltre che tecnologici.&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Infine Meo ha ricordato di come Internet sia tanto madre quanto figlia del software libero e ci ha brevemente ricordato di come Torino &lt;a href=&quot;http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/08/03/news/il_comune_rinnova_i_pc_e_d_laddio_a_microsoft_risparmiamo_6_milioni-93067980/&quot;&gt;ha risparmiato 6 milioni di euro&lt;/a&gt;.&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Il keynote di Stallman invece e` stato una piacevole introduzione al software libero per i neofiti, in particolare: &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;ul&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Microsoft, Apple e i &lt;a href=&quot;https://www.fsf.org/campaigns/drm.html&quot;&gt;DRM&lt;/a&gt;; &lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;4 liberta` fondamentali del software libero; &lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;&lt;a href=&quot;https://www.gnu.org/philosophy/open-source-misses-the-point.html&quot;&gt;open source != FOSS&lt;/a&gt;;&lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;limiti del software proprietario per l&amp;#8217;utente finale.&lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;/ul&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/633e7-192-168-0-152.jpe&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/633e7-192-168-0-152.jpe?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;400&quot; height=&quot;300&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
Saint IGNUcius della chiesa di Emacs, foto originale
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Sono state indimenticabili le espressioni dei 2 relatori quando Stallman ha indossato la veste di &lt;a href=&quot;https://stallman.org/cgi-bin/showpage.cgi?path=/saint.html&amp;term=saint&amp;type=norm&amp;case=0&quot;&gt;Saint IGNUcius&lt;/a&gt; e quando ha aperto l&amp;#8217;asta per un peluche di gnu, mascotte della FSF. &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Francesco Mecca &lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Puo` un sottomarino nuotare? Deep learning e intelligenze artificiali</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/100"/>
<updated>2015-07-21T15:59:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/puo-un-sottomarino-nuotare-deep-learning-e-intelligenze-artificiali</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Nel &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/De_Arte_Combinatoria&quot;&gt;De Arte Combinatoria&lt;/a&gt; (1666) Leibniz afferma che tutta la logica del pensiero umano non sia altro che una combinazione di pensieri piu` piccoli che a loro volta possono essere frammentati in idee semplicissime e concatenabili.&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/7af6d-diagram_of_i_ching_hexagrams_owned_by_gottfried_wilhelm_leibniz252c_1701.jpg&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/7af6d-diagram_of_i_ching_hexagrams_owned_by_gottfried_wilhelm_leibniz252c_1701.jpg?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;400&quot; height=&quot;382&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
fu questo libro cinese, spedito da un gesuita a Leibniz, a dargli l&amp;#8217;idea della matematica binaria
&lt;/td&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;http://www.lucdebrabandere.com/en&quot;&gt;Luc De Brabandere&lt;/a&gt; ci spiega che il sogno di Leibniz e` “fare di un argomentazione un teorema, fare di una discussione un sistema di equazioni e poter proporre al proprio avversario in caso di impasse: Ebbene! Calcoliamo” (Pensiero Magico Pensiero Logico,  LIT edizioni, 2015).&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Prima di Leibniz un altro filosofo, Hobbes, affermo`:&lt;/p&gt;
&lt;blockquote class=&quot;tr_bq&quot;&gt;
&lt;p&gt;
Reasoning is nothing but reckoning
&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;Di recente il CEO di Nvidia ha tenuto di recente un discorso sul &amp;#8220;deep learning&amp;#8221;, ovvero &amp;#8220;machine learning&amp;#8221; arricchito dall&amp;#8217;analisi dei &lt;a href=&quot;http://caught-in-thenet.blogspot.it/2015/04/il-big-bang-dei-big-data.html&quot;&gt;Big Data&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Secondo me il deep learning e la frase di Hobbes hanno un profondo legame.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ci sono compiti che per un uomo sono molto complicati, come ad esempio la risoluzione di equazioni, che rispondono a delle semplici regole formali. Tradurre queste regole in algoritmi e` molto semplice.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Il cervello umano si spinge molto oltre: e` celebre la frase di un giudice della corte suprema americana (&lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Potter_Stewart&quot;&gt;Potter Stewart&lt;/a&gt;) che nel tentativo di dare una definizione legale per distinguere il materiale pornografico dal non, scrisse: &amp;#8220;lo riconosco quando lo vedo&amp;#8221;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ci sono molte operazioni, come quello del riconoscere facce, immagini o testo (come i captcha) che per un umano sono piuttosto triviali.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Quale e` la risposta che il deep learning offre a questo problema?&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Grazie ai Big Data le macchine hanno a disposizione una quantita` enorme di dati, spesso anche categorizzata dagli stessi utenti, che puo` essere sottoposta ad analisi statistica.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Nel 2014 Facebook ha presentato un algoritmo chiamato &lt;a href=&quot;http://www.huffingtonpost.com/2014/03/18/facebook-deepface-facial-recognition_n_4985925.html&quot;&gt;DeepFace&lt;/a&gt; che riconosce nel 97% dei casi i volti umani, anche se con poca luce o parzialmente coperti.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;http://www.theinquirer.net/inquirer/news/2355462/microsofts-project-adam-knows-the-difference-between-an-engineer-and-a-dog&quot;&gt;Project Adam&lt;/a&gt; e` un progetto della Microsoft che si occupa di riconoscimento delle immagini e di oggetti ed ha dimostrato la sua potenza riconoscendo con &lt;a href=&quot;http://research.microsoft.com/en-us/news/features/dnnvision-071414.aspx&quot;&gt;successo&lt;/a&gt; un Cardigan Corgi da un Pembroke Corgi (due cani praticamente identici che si distinguono principalmente per la densita` delle ossa).&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Questa e` la potenza dell&amp;#8217;apprendimento e dell&amp;#8217;analisi statistica.&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/92dfe-2000px-artificial_neural_network-svg.png&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/92dfe-2000px-artificial_neural_network-svg.png?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;400&quot; height=&quot;356&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
reti neurali, &lt;a href=&quot;https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artificial_neural_network.svg&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Se davvero riconoscere coincidesse con il ragionare si potrebbe dire che un computer e` capace di pensare; il sogno di Liebniz non si vedrebbe avverato ma il risultato ottenuto e` identico.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ora mi chiedo, quale e` la differenza fra ragionare e pensare?&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Non e` semplice dare una risposta definitiva, per quanto mi riguarda penso che sono entrambi processi mentali che hanno l&amp;#8217;obiettivo di migliorare e aumentare la conoscenza. Quando l&amp;#8217;attivita` del pensiero e` logica, ovvero e` diretta verso un obiettivo specifico (non vaga senza meta, come nello stream of consciousness) coincide con il ragionare.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Se si potesse dimostrare che un&amp;#8217;intelligenza artificiale abbia la facolta` del pensiero ritengo che prima di procedere alla realizzazione di un cosi` maestoso progetto si dovrebbe ragionare su tutte le conseguenze etiche e morali di tali tecnologie. Per alcuni e` un rischio esistenziale, ovvero e` la creazione di un rivale dell&amp;#8217;intelligenza umana.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Eppure &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Edsger_W._Dijkstra&quot;&gt;Edsger Dijkstra&lt;/a&gt;, un pioniere della ricerca nel campo delle intelligenze artificiali ha affermato che: &amp;#8220;chiedersi se un computer possa pensare e` come chiedersi se un sottomarino possa nuotare&amp;#8221;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Questo perche`? Un algoritmo di deep learning, un A.I. universale capace di analizzare ogni tipo di dato, rimane comunque un programma senza motivazioni, senza fini se non quelli che il suo creatore gli ha assegnato. Questo programma e` conscio della sua esistenza tanto quanto lo e` un foglio di carta, un documento di Excel o una stampante 3D.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Se si dovesse lavorare per creare un cervello &amp;#8220;umano&amp;#8221; in laboratorio si partirebbe proprio da questo, che e` un requisito necessario, che si potrebbe definire come molto piu` di una semplice &amp;#8220;istruzione&amp;#8221; che ci porta a dire: &amp;#8220;io sono&amp;#8221;, e delle volte dubitare anche di questo.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Dodici brevi domande sul mondo del giornalismo nell&#8217;era digitale</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/101"/>
<updated>2015-07-07T20:18:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/dodici-brevi-domande-sul-mondo-del-giornalismo-nellera-digitale</id>
<content type="html">&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;Premessa &lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;La Rivoluzione Digitale ha toccato la societa` in tutti i suoi aspetti, e fra questi ha anche minato le fondamenta di un settore, quello dell&amp;#8217;informazione, alle fondamenta della nostra societa`.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La decentralizzazione delle fonti di informazione, che avviene attraverso i blog e le piattaforme online, la micro messaggistica istantanea e i tweet, i social media, ma piu` in generale tutti gli strumenti che Internet ci offre, hanno mutato radicalmente non solo il modo di fare giornalismo, ma il rapporto del cittadino digitale con l&amp;#8217;informazione cartacea e digitale.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per questo abbiamo posto 12 domande a &lt;a href=&quot;https://twitter.com/cidigi&quot;&gt;Carla De Girolamo&lt;/a&gt;, vicecaporedattore di &lt;a href=&quot;http://panorama.it/&quot;&gt;Panorama&lt;/a&gt;, basandoci sulle parole di &lt;a href=&quot;http://blog.debiase.com/&quot;&gt;Luca de Biase&lt;/a&gt;, il quale &lt;a href=&quot;https://www.youtube.com/watch?v=6al_1ELORXk&quot;&gt;afferma&lt;/a&gt; che nel mondo dell&amp;#8217;editoria la Rivoluzione Digitale e` stata una rivoluzione di tre nature: Francese, Copernica e Industriale.&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/9df1b-le_journal_illustr25c325a9_n25c225b08.jpg&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/9df1b-le_journal_illustr25c325a9_n25c225b08.jpg?w=218&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;290&quot; height=&quot;400&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Le_Journal_illustr%C3%A9&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: x-large;&quot;&gt;Societa`, Economia, Mezzi&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;1. Che business model ci sono nell&amp;#8217;editoria dopo l&amp;#8217;entrata del digitale?&lt;/strong&gt; &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Sul business model digitale ce` ancora molta poca chiarezza, e non solo in Italia. Mentre ce` la percezione netta che levoluzione normale della stampa sara` digitale, manca ancorala capacita` di mettere a frutto questa idea. Da un lato, tutti si aspettano di trovare online contenuti gratis. Dallaltro, gli investitori (che sulla carta sono disposti a spendere cifre consistenti per una pagina pubblicitaria), per Internet pagano meno di un decimo di quelle cifre. Quindi ce` una grande spinta allevoluione digitale dei contenuti, ma per ora non e` un modello di business sostenibile.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;2. Ogni giorno ricevete piu` visite dai dispositi mobili o dai computer o tradizionale cartaceo?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Decisamente prevale il digitale. Mobile e fisso sono ormai quasi equivalenti, il mobile tra pochissimo prevarra`, dati i trend costanti di crescita.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;**&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;** &lt;strong&gt;3. &lt;a href=&quot;https://twitter.com/annamasera&quot;&gt;Anna Masera&lt;/a&gt; ci ha &lt;a href=&quot;https://www.youtube.com/watch?v=TANsxwwGCjw&quot; target=&quot;_blank&quot; rel=&quot;nofollow&quot;&gt;mostrato&lt;/a&gt; che nonostante le regole del giornalismo siano rimaste le stesse, sono emersi nuovi ruoli, come ad esempio quello del social media manager. Che evoluzione ha subito il ruolo del giornalista?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per ora in Italia ci sono figure di giornalisti che si evolvono, e che integrano alle capacita` e competenze tradizionali altre funzioni. Quindi una persona che normalmente si occupava di &amp;#8220;desk&amp;#8221;, per il lavoro online deve anche diventare social media manager, photo editor, videomaker… Insomma si assommano più funzioni in una sola persona, e a mio avviso e` la parte migliore e più divertente del lavoro sul settore digitale.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;4. La Rivoluzione Digitale quali basi ha tolto al giornalismo? Quali ne ha create?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Il giornalismo di qualita` resta tale, anche sul digitale. Deve pero` necessariamente evolversi e, come detto, arricchirsi di nuove funzioni e nuove capacita`.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;5. Prima dell&amp;#8217;arrivo di Internet il giornalismo per molti aspetti equivaleva all&amp;#8217;informazione. Ora ci sono nuovi media che si stanno appropriando di questa tautologia?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;No. Prolifera linformazione dei blog, anche grazie alla diffusione attraverso i social, ma le fonti più qualificate e più accreditate restano quelle dei grandi giornali.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;6. Che strumenti fornisce Internet per costruire un tipo di informazione solida in una societa`&lt;/strong&gt; &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;costretta a cambiamenti cosi` veloci e spesso violenti?&lt;/strong&gt; &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Internet offre la possibilita` di confrontare in tempi rapidissimi diverse fonti, quindi di approfondire un argomento guardandolo da diverse angolazioni&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/b527d-social-media-for-public-relations1.jpg&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/b527d-social-media-for-public-relations1.jpg?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;400&quot; height=&quot;202&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Social-media-for-public-relations1.jpg&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;7. Sono in crisi i giornali o i giornalisti?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;E` in crisi la carta stampata. E quindi, di conseguenza, i giornalisti rischiano di perdere autorevolezza e indipendenza.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;8. I giornalisti di Panorama hanno delle linee guida per il comportamento da tenere online?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Le linee guida sull&amp;#8217;accuratezza e la serieta` dell&amp;#8217;informazione e sul rispetto per i lettori non cambiano. Cambiano i modi di scrivere per il settore digitale rispetto al cartaceo.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;**&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;** &lt;strong&gt;9. Come e` cambiato il rapporto interdipendente fra giornalisti ed utenti/lettori?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Grazie ai social media il rapporto e` molto più stretto e immediato. Non tutti i giornalisti purtroppo sono ancora pronti a cogliere questa opportunita`.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;**&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;** &lt;strong&gt;10. Le regole del giornalismo sono davvero rimaste le stesse?&lt;/strong&gt; &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Assolutamente si`.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;**&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;** &lt;strong&gt;11. Si puo` affermare che ora grazie ad Internet le 5 W alla base del giornalismo sono state passate ai cittadini?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;No. I cittadini possono fare a loro volta informazione, ma difficilmente le 5W sono soddisfatte dagli articoli di un blog personale&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;12. Secondo Stefano Quintarelli con i nuovi social media il “fatto” si e` trasformato in&lt;/strong&gt; &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;strong&gt;“opinione”, nel senso che il ruolo e l`importanza del primo ora e` stata oscurata dall&amp;#8217;imporsi del secondo. Quanto c&amp;#8217;e` di vero in questa frase?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Non può esserci opinione senza lapprofondimento di un fatto. Che quindi rimane prioritario.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
Ringraziamo Carla de Girolamo e tutta la redazione di Panorama per il tempo a noi dedicato.
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>La Rivoluzione Digitale nella Professione dell&#8217;Avvocato</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/102"/>
<updated>2015-07-07T17:35:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/la-rivoluzione-digitale-nella-professione-dellavvocato</id>
<content type="html">&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;Premessa&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;Con lavvento dellinformatizzazione e` notevolmente mutata la modalita` con cui lavvocato svolge la propria professione; sinteticamente si puo` arrivare ad affermare che al di la` della partecipazione alle udienze e il ricevimento dei clienti, tutta lattivita` si puo` svolgere con il computer nel proprio studio, senza alzarsi dalla poltrona.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per quanto mi riguarda vorrei premettere che io sono un avvocato dipendente di un ente pubblico (lINAIL) e pertanto unico mio cliente e` lIstituto che io difendo sia in ambito giudiziario (cause legali) che extragiudiziario (composizione bonaria delle liti).&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Lavvento dellinformatica ha modificato il modo di lavorare nella sua globalita`, vediamo pertanto le singole fasi dellattivita`.&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/8e3ff-hammer-620011_1280.jpg&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/8e3ff-hammer-620011_1280.jpg?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;400&quot; height=&quot;300&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
Immagine Pubblico Dominio, fonte &lt;a href=&quot;https://pixabay.com/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Pixabay&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;Ricerche Giurisprudenziali&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;p { margin-bottom: 0.1in; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); line-height: 120%; orphans: 2; widows: 2; }p.western { font-family: &amp;#8220;Times New Roman&amp;#8221;,serif; font-size: 12pt; }p.cjk { font-family: &amp;#8220;Times New Roman&amp;#8221;,serif; font-size: 12pt; }p.ctl { font-family: &amp;#8220;Times New Roman&amp;#8221;,serif; font-size: 12pt; }a:link { color: rgb(0, 0, 255); } Allorche` mi viene sottoposto un caso da esaminare devo effettuare ricerche sullo stato della giurisprudenza (esame delle pronunce dei Tribunali che hanno trattato casi analoghi) al fine di inquadrare giuridicamente la questione: in passato le ricerche venivano effettuate sfogliando le varie riviste giuridiche cartacee (pubblicate per lo piu` con raccolte che uscivano con cadenza trimestrale o addirittura annuale) dopo aver estrapolato dagli indici tutte le sentenze emesse su quel determinato argomento: la ricerca effettuata in questo modo richiedeva molto tempo dovendo passare in rassegna una molteplicità di riviste (generalmente la ricerca si effettua su un arco di tempo decennale) ed inoltre si era nellimpossibilita` di esaminare la giurisprudenza piu` recente; dal punto di vista pratico e logistico lavvocato doveva disporre di grandi librerie per conservare le riviste cartacee. Debbo pero` riconoscere che la ricerca cartacea offriva la possibilità di venire a conoscenza di sentenze emesse su altri argomenti (che rivestivano interesse per altre pratiche: cio` comporta un grande arricchimento professionale) in quanto passando in rassegna gli indici lattenzione cadeva anche su altre fattispecie.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ora la ricerca viene fatta digitalmente, si consultano le varie banche dati online e inserendo la parola chiave (argomento o riferimenti normativi o anche autorita` giudiziaria) si viene subito in contatto con numerosissime sentenze. In questo modo la ricerca e` piu` veloce, puo` essere agevolmente fatta su archi temporali molto lunghi ma soprattutto si possono conoscere sentenze emesse di recente in quanto la pubblicazione non passa attraverso la stampa; tra laltro per un avvocato è molto importante conoscere le ultime sentenze in senso temporale in quanto e` utilissimo aggiornarsi sugli indirizzi giurisprudenziali più recenti. Ce` anche un altro aspetto dal punto di vista pratico: non e` piu` necessario avere i grandi spazi richiesti dalle librerie (tale fatto non e` da sottovalutare viste le peculiarita` del mercato immobiliare).&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Il limite della ricerca telematica (rispetto alla ricerca cartacea) e` costituito dal fatto che la ricerca si rivela molto piu` specifica, e` molto più circoscritta e quindi non si viene “casualmente ” a conoscenza di sentenze che riguardano altre fattispecie; cio` secondo il mio parere e` un aspetto negativo, che mi fa un po` rimpiangere la ricerca cartacea, perche` in quel caso, come ho precisato sopra, si raccoglievano molti stimoli (forse oggi si privilegia il fattore tempo?).&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;Posta, email e PEC&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;Unaltra grande rivoluzione si e` verificata nellambito della corrispondenza che lavvocato deve tenere con il cliente e con la controparte.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Mentre prima tutte le lettere e diffide venivano inoltrate mediante il servizio postale richiedendo quindi la necessita` di recarsi presso lUfficio stesso e, sostenere il costo della spedizione ed attendere il recapito della corrispondenza ora tale attivita` viene svolta con l&amp;#8217;email, cosicche` non si esce dallo studio, non si sostengono costi ed inoltre il recapito e` immediato e anche la risposta puo` sopraggiungere immediatamente: e` evidente la facilita` di comunicazione! A cio` si aggiunga che ora con lintroduzione della PEC le mail hanno le stesso valore delle raccomandate postali. Io ritengo che tale sistema innovativo sia importantissimo in quanto velocizza le comunicazioni ed abbatte i costi, eliminando anche i rischi dei disguidi postali (materiale perdita della corrispondenza). A cio` si aggiunga anche che avendo tutta la corrispondenza come archivio digitale la successiva consultazione della stessa puo` avvenire in modo agevole ed immediato.&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;Processo Telematico&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;Ora (dal primo gennaio 2015) anche gli uffici Giudiziari hanno preso atto dellattivita` informatica permettendo la possibilita` di formare fascicoli digitali. Tutte le cause possono essere introdotte telematicamente cosicche` lavvocato puo` depositare atti e comunicarli alla controparte senza uscire dal proprio studio. Allo stesso modo riceve le comunicazione dagli uffici del Tribunale (la cancelleria) e gli atti dei colleghi. In questo modo per depositare un atto non ci si deve piu` materialmente recare in Tribunale ed essere legati agli orari di apertura dellUfficio, in quanto la legge permette che lavvocato trasmetta latto entro le ore 24 del giorno di scadenza , con la conseguenza che i tempi si sono dilatati, anche se in effetti non e` consigliabile fare un atto allultimo minuto in quanto talvolta (per lo meno come si sta verificando in questa prima fase) la trasmissione telematica non va a buon fine, cosicche` si puo` incorrere in decadenze. Anche in questo caso tutte le attivita` sono velocizzate e soprattutto mi arrivano immediatamente le comunicazioni del Tribunale, il che` nella mia attivita` non e` di poco conto.&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;Acquisizione Documentazione&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;Un altro aspetto molto importante che ha agevolato lattivita` legale e` quello che riguarda il reperimento della documentazione necessaria per la corretta e completa istruzione della pratica.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Nel momento in cui lavvocato ha necessita` di visionare e/o allegare un documento, lo richiede al cliente o agli uffici preposti (es: uffici finanziari, enti locali, camere di commercio&amp;#8230;) a mezzo mail e sollecitamente la controparte glielo puo` trasmettere telematicamente: il cliente non deve recarsi dallavvocato per portare il documento ne` lavvocato deve accedere ai vari uffici (come al catasto per richiedere una visura). Pensate in una grande citta` quanto tempo (e costi) richiedono tali attivita`, ora ogni cosa puo` essere fatta indipendentemente dal luogo in cui ci si trova!&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;Indagini sui Social Network&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;Ora lavvocato puo` raccogliere notizie anche solo digitando nomi e fatti sui motori di ricerca: in questo modo vengo a conoscenza di indirizzi, recapiti telefonici e altre notizie che riguardano il soggetto e/o il fatto che mi interessa. Nello specifico premetto che la mia attivita` si esplica anche nellesame di pratiche che riguardano il riconoscimento di eventi lesivi come infortuni sul lavoro. Precisamente determinate categorie di lavoratori possono chiedere allINAIL il riconoscimento di eventi lesivi come infortuni sul lavoro con conseguenti erogazioni economiche e sanitarie dal parte dellINAIL in loro favore. Facciamo lesempio che un lavoratore denunci una lesione come conseguente allesplicamento della propria attivita` lavorativa adducendo una descrizione del fatto: e` capitato che facendo un riscontro su Facebook il soggetto raccontava di essersi fatto male mentre giocava a calcetto: in questo caso levento non viene riconosciuto e addirittura si potrebbe presentare una denuncia per truffa. Recentemente gli organi di informazione hanno divulgato il caso di quel signore che usufruiva dei permessi INPS per assistere il genitore invalido mentre scriveva su Facebook che in quei medesimi giorni era allestero per seguire i campionati sportivi!&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Quindi cio` che voglio dire e` che laccesso ai social network costituisce in sistema per reperire informazioni e/o riscontri circa fatti denunciati dagli utenti, raccogliendo così elementi utili per esaminare compiutamente una pratica e arrivare così ad una piu` puntuale decisione legale.&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/06143-privacy-policy-510739_1280.jpg&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/06143-privacy-policy-510739_1280.jpg?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;400&quot; height=&quot;291&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
Immagine Pubblico Dominio, fonte &lt;a href=&quot;https://pixabay.com/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Pixabay&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Cio` che ho messo in evidenza sono gli aspetti e le novita` piu` eclatanti introdotte dalla informatizzazione e che a mio parere sono molto positivi  (soprattutto per tutti gli aspetti di velocizzazione ed efficienza che pongono in essere) permettendo anche di svolgere lattivita` legale con maggiore approfondimento (avendo a disposizione di fatto piu` strumenti) e maggiore tempestivita`, considerando anche in questambito le potenzialita` della ulteriore strumentazione informatica di cui il professionista puo` dotarsi.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Avv. Emanuela Andreozzi
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Avvocatura Regionale INAIL delle Marche
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Script per il bulk download da Archive.org</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/9"/>
<updated>2015-06-30T15:39:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/script-per-il-bulk-download-da-archive-org</id>
<content type="html">&lt;p&gt;In questi giorni mi e` capitato di dover scaricare varie collezioni da &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Internet_Archive&quot;&gt;archive.org&lt;/a&gt;, una libreria digitale multimediale la cui missione e` l&amp;#8217;accesso universale a tutta la conoscenza.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Principalmente lo uso per scaricare tantissime registrazioni live di vari concerti registrati a mio avviso in maniera impeccabile.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Nel sito si trova una guida per scaricare in bulk usando wget e gli strumenti del sito, ma risulta piuttosto prolissa e complicata se si vuole fare un download al volo.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Questo e` lo script che uso, modificato da &lt;a href=&quot;https://github.com/ghalfacree/bash-scripts/blob/master/archivedownload.sh&quot;&gt;questo&lt;/a&gt; script: e` scritto in bash e funziona su tutte le distribuzioni sulle quali e` installato wget, tail e sed.&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;#!/bin/bash
# Write here the extension of the file that you want to accept
#filetype =.flac
#append this to line 24
#-A .$filetype
#Write here the extension of the file that you want to reject, divided by a comma
fileremove = .null
if [ “$1” = “” ]; then
echo USAGE: archivedownload.sh collectionname
echo See Archive.org entry page for the collection name.
echo Collection name must be entered exactly as shown: lower case, with hyphens.
exit
fi
echo Downloading list of entries for collection name $1…
wget -nd -q “http://archive.org/advancedsearch.php?q=collection%3A$1&amp;amp;fl%5B%5D=identifier&amp;amp;sort%5B%5D=identifier+asc&amp;amp;sort%5B%5D=&amp;amp;sort%5B%5D=&amp;amp;rows=9999&amp;amp;page=1&amp;amp;callback=callback&amp;amp;save=yes&amp;amp;output=csv” -O identifiers.txt
echo Processing entry list for wget parsing…
tail -n +2 identifiers.txt | sed s/”//g &amp;gt; processedidentifiers.txt
if [ “`cat processedidentifiers.txt | wc -l`” = “0” ]; then
echo No identifiers found for collection $1. Check name and try again.
rm processedidentifiers.txt identifiers.txt
exit
fi
echo Beginning wget download of `cat processedidentifiers.txt | wc -l` identifiers…
wget -r -H -nc -np -nH -nd -e -R $fileremove robots=off -i processedidentifiers.txt -B http://archive.org/download/
rm identifiers.txt processedidentifiers.txt
echo Complete.
&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;Francesco Mecca&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>L&#8217;FBI contro la crittografia</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/104"/>
<updated>2015-06-13T14:29:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/lfbi-contro-la-crittografia</id>
<content type="html">&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
Un argomento sul quale si è discusso molto negli ultimi tempi è quello della crittografia dei dati, un ufficiale dellFBI ha testimoniato che lo scopo delle forze dellordine è quello di collaborare con una società tecnologica per prevenire la crittografia. Anche se le compagnie non dovrebbero mettere laccesso alla crittazione dei clienti prima di preoccupazioni per la sicurezza nazionale, perché la maggiore priorità del governo è quella di prevenire luso di tecnologie che proteggono ogni cosa che le persone fanno online. Il loro scopo non è quello di usare una “back door”, termine usato dagli esperti per descrivere punti di accesso integrati, ma quello di accedere ai contenuti dopo essere passati per un processo giudiziario.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear: both; text-align: center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear: both; text-align: center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear: both; text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: 1em; margin-right: 1em;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/90e0d-encryption_2.jpg&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/90e0d-encryption_2.jpg?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;320&quot; height=&quot;320&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear: both; text-align: center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-size: xx-small;&quot;&gt;presa da: &lt;a href=&quot;http://www.tophdgallery.com/7-zip-encryption.html&quot;&gt;tophdgallery&lt;/a&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear: both; text-align: center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
Dopo le rivelazioni da parte di Edward Snowden dello spionaggio dellNSA, alcune compagnie tecnologiche, quali per esempio Apple, hanno iniziato a proteggere i propri utenti con la crittografia, usandone una chiamata “end-to-end”, dove solo colui che manda e che riceve il messaggio sono in grado di leggerlo. Così queste compagnie non possono provvedere laccesso alle forze dellordine, pure se munite di un ordine del tribunale.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
Daltra parte questa situazione permette la sicurezza anche di criminali, rendendo più difficile alle forze dellordine di rintracciarli.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
Alcuni esperti di crittografia affermano che usare questo tipo di soluzioni potrebbe compromettere la sicurezza, perché non cè garanzia che un cracker non possa utilizzare la stessa “back door”. Per risolvere questo problema Michael Rogers ha pensato di dividere le chiavi per decodificare il messaggio per rendere più difficile la crittografia agli crackers.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
Recentemente sono stati approvati due emendamenti per gli stanziamenti a un disegno di legge. Il primo, da Zoe Lofgren e Ted Poe, bloccherebbe al governo di forzare una compagnia per modificare misure di sicurezza per spiare gli utenti. Il secondo, da Thomas Massie, stopperebbe i fondi previsti per le agenzie che stabiliscono gli standard crittografici dallessere usati per consultarsi con lNSA a meno che non rafforzi la sicurezza delle informazioni.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
fonte: &lt;a href=&quot;http://www.washingtonpost.com/blogs/the-switch/wp/2015/06/04/fbi-official-companies-should-help-us-prevent-encryption-above-all-else/&quot;&gt;washingtonpost&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Gabriele Corso
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Nativi digitali: oltre il recinto della Generazione Google</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/13"/>
<updated>2015-06-13T01:57:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/nativi-digitali-oltre-il-recinto-della-generazione-google</id>
<content type="html">&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
&lt;blockquote class=&quot;tr_bq&quot;&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Facebook per molti utenti è l&amp;#8217;unico sito visitato, tanto da essere per molti sinonimo e sostituto integrale di Internet. Qui le regole d&amp;#8217;uso vengono decise unilateralmente, senza dibattito [&amp;#8230;] È un ambiente chiuso, controllato secondo criteri bizzarri e soprattutto insindacabili. Il parco pubblico è stato sostituito dal centro commerciale. E a&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;d&lt;/span&gt; un miliardo e cento milioni di utenti questo va benissimo. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;&lt;br /&gt; I dati indicano che stiamo rinunciando progressivamente agli elementi tecnici fondamentali che hanno permesso lo sviluppo della Rete, sostituendoli con un ecosistema hardware e software progressivamente sempre più chiuso. La mia preoccupazione è che tutto questo non crea nativi digitali. Crea polli di batteria&lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;Cosi` si chiude l&amp;#8217;&lt;a href=&quot;http://www.agendadigitale.eu/competenze-digitali/550_per-favore-non-chiamateli-nativi-digitali.htm&quot;&gt;articolo&lt;/a&gt; di &lt;a href=&quot;http://www.attivissimo.net/&quot;&gt;Paolo Attivissimo&lt;/a&gt; sui (falsi) nativi digitali, su quelli che per molti genitori sono piccoli Mozart della tecnologia capaci di maneggiare con naturalezza dispositivi piatti e lucidi e di navigare senza impacci in un mare di icone quadrate.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ma fra queste icone non si cela la conoscenza.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Gli smartphone e tutti i dispositivi che molti di noi definiscono perfino &lt;a href=&quot;http://www.ilpost.it/2014/10/07/recensione-iphone-6-plus-mantellini/&quot;&gt;&lt;em&gt;intimi&lt;/em&gt;&lt;/a&gt; _&lt;em&gt;nonostante rendono la connessione al web trasparente, impalpabile, sono scatole chiuse sia fisicamente che &lt;u&gt;legalmente&lt;/u&gt;, e ci privano quindi della possibilita` (e del diritto) di smontare, aprire, guardare e diventare _hacker&lt;/em&gt; (nel senso originario del &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Hacker_%28programmer_subculture%29&quot;&gt;termine&lt;/a&gt;).&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;I dispositivi mobili non stanno costruendo la strada verso la conoscenza e la liberta` democratica, stanno fissando attorno a noi un alto recinto protetto dal falso mito di un Web 2.0 democratico.&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: x-large;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-weight: normal;&quot;&gt;Chi trova un amico&amp;#8230; trova un business&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-weight: normal;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;Nel 1970 gli sviluppatori del sistema &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Xerox_Star&quot;&gt;Xerox Star&lt;/a&gt; introdussero nei loro sistema il &lt;a href=&quot;https://it.wikipedia.org/wiki/Metafora_della_scrivania&quot;&gt;Desktop&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La “scrivania” non e` altro che una &lt;u&gt;metafora&lt;/u&gt; che venne usata da &lt;a href=&quot;https://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Kay&quot;&gt;Alan Kay&lt;/a&gt; e dal &lt;a href=&quot;https://it.wikipedia.org/wiki/Xerox_Palo_Alto_Research_Center&quot;&gt;centro di ricerca Xerox&lt;/a&gt; per poter permettere agli utenti di orientarsi in un ambiente del tutto estraneo utilizzando metafore che si ricollegano ad oggetti del tutto conosciuti.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;40 anni dopo il desktop e` praticamente scomparso, non serve perche` ormai i nuovi dispositivi portatili sono fool-proof (almeno per i “nativi digitali”) ed invece si e` affermata una nuova metafora vincente: &lt;em&gt;l&amp;#8217;amicizia&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;L&amp;#8217;amicizia e` la metafora che alimenta il business delle piattaforme nel mondo del web sociale, e le stesse piattaforme agiscono da filtro per la nostra esperienza nel web e nel mondo reale. Cosi` come i fotografi con la passione e l&amp;#8217;esperienza sviluppano l&amp;#8217;occhio da inquadratura, i “nativi digitali” acquisiscono l&amp;#8217;occhio da social, quella skill che permette loro di riconoscere l&amp;#8217;occasione giusta per misurarsi con una condivisione in piu`.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ma la metafora dell&amp;#8217;amicizia sta anche alimentando attorno a noi una “&lt;a href=&quot;http://dontbubble.us/&quot;&gt;filter bubble&lt;/a&gt;” che attraverso algoritmi sceglie cosa nasconderci. La ricerca di Google, in generale tutto il web della “smart personalization”, come definito da &lt;a href=&quot;http://www.thefilterbubble.com/&quot;&gt;Eli Pariser&lt;/a&gt; nel suo libro &amp;#8220;&lt;a href=&quot;http://www.amazon.co.uk/Filter-Bubble-What-Internet-Hiding/dp/067092038X/&quot;&gt;What the Internet is hiding from you&lt;/a&gt;&amp;#8220;, non fa altro che restituirci una ricerca distorta e chiusa tra noi e i nostri &lt;em&gt;amici&lt;/em&gt;, dei risultati che “sono percepiti” come migliori.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Inoltre cosa succede quando, cosi` come lo studente reputato dal professore poco intelligente finisce per agire come tale, il nostro motore di ricerca e il nostro social network decidono chi siamo?&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: x-large;&quot;&gt;Che la rete non ci catturi&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;blockquote class=&quot;tr_bq&quot;&gt;
&lt;div class=&quot;qt&quot;&gt;
dsully: please describe web 2.0 to me in 2 sentences or less.&lt;br /&gt; jwb: you make all the content. they keep all the revenue &amp;#8211; &lt;a href=&quot;http://www.bash.org/?779320&quot;&gt;bash.org&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;Se il Web di &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Tim_Berners-Lee&quot;&gt;Tim Berners Lee&lt;/a&gt; era il Web della possibilita`, il Web 2.0 e` il Web della consapevolezza.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Dobbiamo imparare a tracciare un confine fra noi e le piattaforme, dobbiamo capire quanto sono alti i muri che “gli ecosistemi digitali”, termine quanto mai improprio, costruiscono attorno a noi, dobbiamo sapere quali dati sono nostri, quali dati possiamo barattare.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per evitare che il servizio ci trasformi in servitori.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per evitare che la piattaforma si trasformi in una gabbia dorata.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;E soprattutto perche` per pensare digitale e` comunque necessario prima pensare.&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;float: left; margin-right: 1em; text-align: left;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/e41d5-infrastructures.png&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/e41d5-infrastructures.png?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;640&quot; height=&quot;304&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.xkcd.com/743/&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Nei prossimi anni si creera` un divario sempre piu` ampio fra chi ha &lt;u&gt;scelto&lt;/u&gt; come modellare la propria identita` digitale e chi, invece, non ha lo sguardo piu` lungo del suo schermo e si lascia guidare da un meccanicismo acritico quanto mai radicato nella moderna societa` dei consumi.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La strada per la riduzione del divario digitale e la democratizzazione del web passa per le scuole e l&amp;#8217;istruzione, forse uno dei pochi settori dove le istituzioni pubbliche hanno piu` potere della macchina del denaro della Silicon Valley.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Aerei FBI: pericolo per la privacy o sicurezza per i cittadini?</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/16"/>
<updated>2015-06-06T13:23:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/aerei-fbi-pericolo-per-la-privacy-o-sicurezza-per-i-cittadini</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Recentemente l&amp;#8217;&lt;a href=&quot;http://bigstory.ap.org/article/4b3f220e33b64123a3909c60845da045/fbi-behind-mysterious-surveillance-aircraft-over-us-cities&quot;&gt;Associated Press&lt;/a&gt; ha dichiarato che sono stati avvistati numerosi aerei americani che volavano a bassa quota nei pressi di alcune città americane. Dopo averli tracciati si è scoperto che gli aerei erano in possesso dell&amp;#8217;FBI, che ne aveva menzionato ben 115 nel documento di bilancio federale del 2009.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per molti anni questi aerei avevano aiutato l&amp;#8217;FBI con le operazioni di sorveglianza al suolo, ora invece sono stati equipaggiati con telecamere hi-tech e dispositivi in grado di tracciare migliaia di telefoni e risalire ai propri possessori anche se non si stanno effettuando chiamate, anche se a quanto detto dall&amp;#8217;agenzia quest&amp;#8217;ultima tecnologia è usata raramente.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Charles Grasseley, presidente della commissione Giustizia del Senato, ha detto: &amp;#8220;E&amp;#8217; importante che le forze dell&amp;#8217;ordine abbiano gli strumenti essenziali per rintracciare e catturare i criminali, ma quando un&amp;#8217;operazione monitora anche i cittadini americani che non sono sospettati, dobbiamo essere sicuri di salvaguardare la libertà degli americani innocenti&amp;#8221;.&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/865de-fbi.png&quot; style=&quot;margin-left:1em;margin-right:1em;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;192&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/865de-fbi.png?w=300&quot; width=&quot;320&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-size:x-small;&quot;&gt;Logo dell&amp;#8217;FBI, fonte &lt;a href=&quot;http://it.wikipedia.org/wiki/Federal_Bureau_of_Investigation&quot;&gt;wikipedia&lt;/a&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;L&amp;#8217;FBI ha dichiarato che l&amp;#8217;attrezzatura degli aerei serviva per investigazioni in corso e non per la sorveglianza di massa, associando a questi aerei 13 compagnie fittizie come  FVX Research, KQM Aviation, NBR Aviation e PXW Services. Queste finte aziende vengono utilizzate per proteggere la sicurezza dei piloti, l&amp;#8217;FBI ha detto e per proteggere anche l&amp;#8217;identità del velivolo in modo che i sospetti sul terreno non sanno che sono seguiti.&lt;br&gt;
Per vedere il documento pubblico clicca &lt;a href=&quot;https://www.documentcloud.org/documents/2090186-fbi-surveillance-plane-documents.html&quot;&gt;qui&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ma l&amp;#8217;FBI non è stata la prima ad adottare questi metodi, infatti la DEA, Drug Enforcement Administration, ha anche registrato imprese fittizie, secondo un rapporto dell&amp;#8217; ispettore generale 2011 del Dipartimento di Giustizia.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Aspetti fondamentali del programma del FBI sono trattenuti dal pubblico nelle versioni censurate di rapporti ufficiali da ispettore generale del Dipartimento di Giustizia, e l&amp;#8217;FBI è stata anche attenta a non rivelare i suoi voli di sorveglianza in atti giudiziari. L&amp;#8217;agenzia non dirà quanti aerei sono attualmente nella sua flotta.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Nel corso delle ultime settimane sono stati rintracciati aerei della flotta del FBI su più di 100 voli su almeno 11 stati più il Distretto di Columbia, incluse parti di di Boston, Chicago, Dallas, Houston, Minneapolis, Phoenix, Seattle e California del sud.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Alcuni voli orbitavano attorno grandi edifici chiusi per lunghi periodi in cui la fotografia aerea sarebbe meno efficace che i segnali di raccolta elettronica&lt;br&gt;
David Gomez, un ex agente dell&amp;#8217;FBI , ha detto che il velivolo di sorveglianza dell&amp;#8217;FBI sono utilizzati per aiutare la sorveglianza a terra, permettendo agli agenti durante un inseguimento di rimanere indietro e non far saltare la copertura.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;L&amp;#8217;FBI ha chiesto di non divulgare i nomi delle compagnie finte, ma l&amp;#8217;Associated Press ha rifiutato la richiesta perchè queste sono elencate in documenti pubblici e in database governativi.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Le forze dell&amp;#8217;ordine hanno detto che gli avvocati del Dipartimento di Giustizia hanno approvato la decisione di creare società fittizie e che la Federal Aviation Administration era a conoscenza della pratica. L&amp;#8217;FBI ha messo in pratica questi metodi sin dal tardo 1980, secondo un rapporto del 1990 della General Accounting.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
Eugenio Corso
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Guida pratica a LUKS</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/19"/>
<updated>2015-06-01T14:14:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/guida-pratica-a-luks</id>
<content type="html">&lt;blockquote&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
&lt;i&gt;&amp;#8220;When privacy is outlawed, only outlaws will have privacy&amp;#8221;&lt;/i&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Phil_Zimmermann&quot;&gt;Phil Zimmerman &lt;/a&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
Questa e` una guida pratica alluso di LUKS su Linux.
&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
LUKS e` un acronimo che sta per Linux Unified Key Setup ed e` il formato standard per il disk-encryption, creato nel 2004, si distingue da molti altri formati crittografici per la particolareggiata documentazione e soprattutto per esser stato sottoposto ad auditing, ovvero il processo di controllo del codice sorgente per verificarne lintegrita`, lefficacia e la robustezza degli algoritmi e lassenza di backdoor o bug software critici.
&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
Il primo passo per utilizzare LUKS e` installarlo sulla propria distribuzione, o controllare se e` gia` presente.
&lt;/p&gt;
&lt;h2 style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
Preparare la partizione
&lt;/h2&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
In questo esempio la partizione /dev/sda1 viene formattata e sovrascritta.
&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# cryptsetup -y -v luksFormat /dev/sda1
WARNING!
========
This will overwrite data on /dev/sda1 irrevocably.
Are you sure? (Type uppercase yes): YES
Enter LUKS passphrase:
Verify passphrase:
Command successful.&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;In questo post useremo i parametri di default che sono:&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# cryptsetup -v cipher aes-xts-plain64 key-size 256 hash sha1 iter-time 1000 use-urandom verify-passphrase luksFormat /dev/sda1&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;ed equivalgono al precedente; se si vuole adottare un livello di sicurezza maggiore e personalizzata si puo` eseguire&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;#cryptsetup benchmark&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;e scegliere il cypher e lalgoritmo che si preferisce. Si ricorda che il numero relativo alla dimensione della chiave e` la meta` di quello usato da LUKS, ovvero 512 bit in questo caso.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Il prossimo comando inizializza il volume dopo aver inserito la chiave per il volume. Il terzo argomento e` il nome che si vuole scegliere per la partizione.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La password scelta non puo` esser in nessun modo recuperata.&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;#cryptsetup luksOpen /dev/sda1 testvolume
Enter passphrase for /dev/sda1:&lt;/pre&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
Ora /dev/sda1 correttemente inizializzato viene mappato su /dev/mapper/testvolume. Per verificare lo stato del volume:
&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# cryptsetup -v status testvolume
/dev/mapper/testvolume is active.
type: LUKS1
cipher: aes-cbc-essiv:sha256
keysize: 512 bits
device: /dev/sda1
offset: 4096
sectors size: 419426304
sectors mode: read/write
Command successful.&lt;/pre&gt;
&lt;h2 style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
Formattare la partizione
&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;Ora ci si deve assicurare che in caso di unanalisi esterna ogni dato venga visto come una serie random di zero ed uno senza valore e assicurarsi che non ci sia un leak di informazioni relative alluso del disco:&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# dd if=/dev/zero of=/dev/mapper/testvolume&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;Poi creare un filesystem, in questo caso ext4&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# mkfs.ext4 /dev/mapper/testvolume&lt;/pre&gt;
&lt;h2 style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
Montare e chiudere il disco
&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;Per montare da /dev/mapper il disco e poterlo utilizzare digitare:&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# mount /dev/mapper/testvolume /mnt/testvolume&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;e per chiudere il volume in maniera sicura:&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# umount /mnt/testvolume
# cryptsetup luksClose testvolume&lt;/pre&gt;
&lt;h2 style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
Cambiare password
&lt;/h2&gt;
&lt;p&gt;LUKS supporta anche piu` di una password per volume quindi si procede aggiungendo una nuova password:&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# cryptsetup luksAddKey /dev/sda1
Enter any passphrase:
Enter new passphrase for key slot:
Verify passphrase:&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;e poi rimuovendo quella precedente:&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;# cryptsetup luksRemoveKey /dev/sda1&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;Oppure in alternativa si puo` utilizzare&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;#cryptsetup luksChangekey /dev/sda1&lt;/pre&gt;
&lt;p&gt;Se si volesse rendere completamente inaccessibile il volume basta rimuovere la chiave attraverso il comando:&lt;/p&gt;
&lt;pre class=&quot;wp-code-highlight prettyprint linenums:1&quot;&gt;#cryptsetup luksErase /dev/sda&lt;/pre&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: left;&quot;&gt;
questa opzione non richiede password ed e` irreversibile.
&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>La taglia unica del Web 2.0</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/23"/>
<updated>2015-06-01T13:12:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/la-taglia-unica-del-web-2-0</id>
<content type="html">&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;https://www.youtube.com/embed/e3Zs74IH0mc?feature=player_embedded&quot;&gt;In questo discorso&lt;/a&gt; al summit Web 2.0 del 2011 Chris Poole, il fondatore di 4chan, riflette sul concetto di identita` e di come stia cambiando con l&amp;#8217;introduzione del Web 2.0.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Nel mare di Internet assistiamo a due spiagge molto lontane che delimitano lo spazio della nostra attivita`: l&amp;#8217;anonimato e l&amp;#8217;identita` virtuale (che ci identifica nel mondo reale).&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;E` un po` come misurare i due poli opposti, Facebook e Google Plus che richiedono il tuo nome vero e quindi ogni attivita` online e` un riflesso del proprio io reale, e 4chan, una delle poche risorse anonime nel Web che permette a ciascun utente di fare post anonimi e discutere quindi senza una forma di censura.&lt;/p&gt;
&lt;h3&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-weight: normal;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h3&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-weight: normal;&quot;&gt;The core problem is not the audience, is who you share out&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;Secondo Chris Poole, quando Google introdusse sul proprio social network la feature “circles”, ovvero la possibilita` di condividere i propri post solo con una parte dei propri followers (l&amp;#8217;equivalente delle smart list di Facebook), si e` perso di vista il problema principale, ovvero che non importa l&amp;#8217;audience bensi` quale versione di te condividi ).&lt;/p&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/d574d-twoheads.png&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/d574d-twoheads.png?w=300&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;400&quot; height=&quot;200&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.jisc.ac.uk/blog/whats-the-cost-of-curating-content-in-the-digital-age-01-apr-2015&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Il Chris che parla al summit e` un Chris diverso dal Chris figlio, Chris fondatore di una startup, Chris admin di 4chan e magari, in un ipotetico futuro, Chris padre.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;u&gt;L&amp;#8217; identita` e` un prisma.&lt;/u&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Facebook e gli altri giganti del web vogliono invece essere uno specchio della nostra identita`.&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-weight: normal;&quot;&gt;One size fits all&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;Il modello della taglia unica e` completamente opposto al principio per cui molte persone gestiscono vari account online. Su ogni account scegli di mostrare una parte di te e con il tempo ti costruisci un&amp;#8217;identita` unica ed altrettanto vera.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;E` preoccupante che con il passare del tempo queste possibilita` vengano erose dai giganti del web.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Spostiamo la nostra attenzione sulle generazioni future: da giovani si compiono naturalmente degli errori che poi ci lasciamo alle spalle crescendo.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;In un mondo dove la linea offline/online sta sbiadendo e non si puo` prendere le distanze da una monolitica identita` virtuale non solo perdiamo la possibilita` di lasciarci alle spalle delle scelte o degli sbagli, ma corriamo incontro al rischio di veder scomparire ogni sfumatura della nostra personalita`.&lt;/p&gt;
&lt;p style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/p&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Defend yourself: crittografia e &#8220;plausible deniability&#8221;</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/27"/>
<updated>2015-05-22T23:52:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/defend-yourself-crittografia-e-plausible-deniability</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Nel 2000, ben molto prima dello scandalo datagate, prima perfino dell&amp;#8217;attacco alle torri gemelle, il Parlamento inglese approvo` una legge sulla sorveglianza di massa.&lt;br&gt;
Questa legge, intitolata &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Regulation_of_Investigatory_Powers_Act_2000&quot;&gt;RIPA&lt;/a&gt;, Regulation of Investigatory Powers Act, interviene su come il corpo di polizia puo` condurre le investigazioni telematiche. &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Con questa legge viene permesso: &lt;/p&gt;
&lt;ul&gt;
&lt;li&gt;l&amp;#8217;accesso ai dati dell&amp;#8217;ISP, in segreto;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;monitoraggio indiscriminato delle comunicazioni in transito e delle attivita` online;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;permette di non rivelare davanti alla Corte i dati raccolti. &lt;/li&gt;
&lt;/ul&gt;
&lt;p&gt;L&amp;#8217;aspetto piu` terribile di questa legge in ultimo e` la possibilita`, da parte degli investigatori, di obbligare il sospetto a rivelare le proprie chiavi crittografiche con le quali ha criptato i propri hard disk, i propri messaggi o le email. &lt;/p&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/5673d-unclesamlistensin.jpg&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;640&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/5673d-unclesamlistensin.jpg?w=225&quot; width=&quot;480&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
Graffito a Columbus, Ohio (foto di &lt;a href=&quot;https://secure.flickr.com/photos/jeffschuler/2585181312/in/set-72157604249628154&quot;&gt;Jeff Schuler&lt;/a&gt;)
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Vi sono due metodi per difendersi da questa che ritengo una orribile prevaricazione:&lt;br&gt;
Il primo e piu` svantaggioso e` il &lt;em&gt;nuke&lt;/em&gt;, ovvero l&amp;#8217;eliminazione dei dati: l&amp;#8217;utente rivela una password, non quella per accedere ai dati criptati,ma una che una volta inserita sovrascrive permanentemente le chiavi crittografiche, rendendo cosi` impossibile l&amp;#8217;accesso. &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;In Linux questa funzione e` implementata da &lt;a href=&quot;https://gitlab.com/cryptsetup/cryptsetup/blob/master/README.md&quot;&gt;LUKS&lt;/a&gt; attraverso una patch distribuita dagli sviluppatori di &lt;a href=&quot;https://www.kali.org/tutorials/emergency-self-destruction-luks-kali/&quot;&gt;Kali Linux&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Il secondo metodo invece si basa sull&amp;#8217;ingegneria sociale, oltre che su una buona soluzione software.&lt;br&gt;
Un volume crittografico sicuro non ha alcuna firma digitale ed e` indistinguibile da un pugno di dati random. Per questo motivo posso includere un secondo volume all&amp;#8217;interno del primo e proteggere ciascuno di essi con una password differente.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ad esempio supponiamo che io abbia un volume da due GiB diviso in due sottovolumi da 1 GiB l&amp;#8217;uno. Se dovessi essere interrogato o torturato affinche&amp;#8217; ceda la password, posso fornire la chiave di uno solo dei due volumi, dove non tengo files sensibili ma dati che non possono incriminarmi e cosi` il secondo volume rimane nascosto. Questo sistema di protezione e` nominato: “Plausible Deniability”. &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Nel 1997 Julian Assange (il fondatore di &lt;a href=&quot;https://wikileaks.org/index.en.html&quot;&gt;Wikileaks&lt;/a&gt;) insieme a Suelette Dreyfus e Ralf Weinmann ha sviluppato Marutukku, piu` semplicemente chiamato RubberhoseFS, ovvero un insieme di file system che proteggono i dati dell&amp;#8217;utente e forniscono la “deniability”. &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Tecnicamente il progetto consiste in varie porzioni di dati criptati che riempiono il drive. Ogni porzione ha la propria password, la propria mappatura e ciascuno una chiave crittografica differente: quando si decritta un pezzo esso appare come l&amp;#8217;intero drive e cosi` non permette di sapere quanti altri volumi con dati differenti sono allocati nell&amp;#8217;hard disk. Lo sviluppo di Rubberhose e` stato interrotto benche` sia disponibile in alpha per Linux, FreeBsd e NetBsd. &lt;/p&gt;
&lt;table cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;float:left;margin-right:1em;text-align:left;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/0dcb9-truec.jpg&quot; style=&quot;clear:left;margin-bottom:1em;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;228&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/0dcb9-truec.jpg?w=300&quot; width=&quot;400&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
Il menu creazione volume di Truecrypt 7.1a su GNU/Linux
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Un altro noto software che implementa la deniability e` &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/TrueCrypt&quot;&gt;Truecrypt&lt;/a&gt;.&lt;br&gt;
Questo sofware crittografico, coperto da un velo di mistero da quando il 28 maggio 2014 gli sviluppatori hanno &lt;a href=&quot;http://r.duckduckgo.com/l/?kh=-1&amp;amp;uddg=http%3A%2F%2Farstechnica.com%2Fsecurity%2F2014%2F05%2Ftruecrypt-is-not-secure-official-sourceforge-page-abruptly-warns%2F&quot;&gt;inspiegabilmente&lt;/a&gt; terminato lo sviluppo, e` probabilmente uno dei piu` avanzati, sottoposto ad audit, ha dato dimostrazione della sua corretta implementazione crittografica con il caso di Daniel Dantas (&lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Daniel_Dantas_%28entrepreneur%29&quot;&gt;Operation Satyagraha)&lt;/a&gt;.&lt;br&gt;
Truecrypt permette di creare un volume crittografico che si presenta come un file ma viene gestito, quando aperto correttamente con la propria password) come una partizione del disco. Inoltre vi e` anche la possibilita` di criptare l&amp;#8217;installazione di Windows in toto, similmente a &lt;a href=&quot;https://diskcryptor.net/wiki/Main_Page&quot;&gt;Diskcryptor&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Quando si crea uno di questi volumi si ha la possibilita` di riservare dello spazio ad un “hidden volume” che avra` una password differente (perfino algoritmi crittografici diversi dal primo volume se lo si richiede). Non si puo` sapere senza conoscere la seconda password se vi e` un volume nascosto aggiuntivo e quando si apre il volume principale esso risultera` avere le dimensioni di tutto l&amp;#8217;archivio criptato e quindi anche riempiendolo di dati il volume nascosto verrebbe sovrascritto, ma la sicurezza dell&amp;#8217;utente preservata. &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La crittografia e` la piu` forte arma di cui dispone un cittadino digitale. E` la propria roccaforte contro l&amp;#8217;invasione del cloud, l&amp;#8217;intercettazione delle comunicazioni e soprattutto, la prima difesa che ci protegge dalla NSA.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;http://caught-in-thenet.blogspot.it/2015/04/non-abbiamo-nulla-da-nascondere.html&quot;&gt;Anche se non abbiamo nulla da nascondere&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
Francesco Mecca 
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Rischiare il carcere per TOR</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/32"/>
<updated>2015-05-18T14:12:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/rischiare-il-carcere-per-tor</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Articolo tradotto da &lt;a href=&quot;http://motherboard.vice.com/read/the-operators&quot;&gt;motherboard.vice.com&lt;/a&gt;&lt;span id=&quot;goog_42434934&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;span id=&quot;goog_42434935&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Richard aveva avuto un lungo viaggio in macchina alle spalle. Circa un&amp;#8217;ora prima, alle 05:30, la moglie Lisa aveva telefonato: &lt;/p&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;div&gt;
&amp;#8220;La casa è colma&amp;#8221; disse con una voce calma ma udibilmente tesa. Richard si era appena svegliato e stava cercando di dare un senso alla chiamata e pensò ci dovesse essere un&amp;#8217;altra perdita d&amp;#8217;acqua nel seminterrato.
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;div&gt;
Invece la moglie gli disse che la casa era piena di agenti FBI che volevano parlare con lui.
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;div&gt;
&amp;#8220;Ok sto arrivando&amp;#8221; disse Richard. Si mise alcuni vestiti, prese il suo portatile e il suo cellulare come richiesto dall&amp;#8217;FBI, e uscì nella notte. Il viaggio sull&amp;#8217;interstatale da Milwuakee, dove stava lavorando come ingegnere del software, a casa sua a Indianapolis gli richiese circa cinque ore, più del tempo necessario per capire cosa stava accadendo.
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;div&gt;
Era qualcosa a che fare con i computer, aveva detto Lisa. L&amp;#8217;unica cosa che Richard pensò potesse essere collegata a questo era il suo &lt;a href=&quot;https://it.wikipedia.org/wiki/Tor_%28software%29#Exit_router&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;exit node&lt;/a&gt; di &lt;a href=&quot;https://www.torproject.org/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;TOR&lt;/a&gt;.
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;div&gt;
TOR &amp;#8211; un progetto originariamente sviluppato dalla marina americana &amp;#8211; collega server, alcuni grandi, altri più piccoli, diffusi in tutto il mondo. Quando un utente si connette al network il suo traffico internet è indirizzato casualmente ad almeno tre di questi server, protetto per tutto il tempo da strati di crittografia, rendendo quasi impossibile a chiunque monitorare il traffico per determinare chi sta mandando cosa o dove sia stata spedita.&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/e8ff7-computer_keyboard.png&quot; style=&quot;margin-left:1em;margin-right:1em;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/e8ff7-computer_keyboard.png&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-size:x-small;&quot;&gt;immagine presa da &lt;a href=&quot;http://en.wikipedia.org/wiki/Typing&quot;&gt;wikipedia&lt;/a&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;div&gt;
Questo permette ai dissidenti di comunicare anonimamente, ai cittadini di bypassare la censura del governo, e ai criminali di vendere carte di credito o distribuire pedopornografia. TOR facilita anche siti speciali chiamati &amp;#8220;servizi nascosti&amp;#8221; , parte del così detto web oscuro. Con questa tecnologia si permette ai proprietari del sito e ai loro utenti di rimanere ampiamente anonimi.
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;div&gt;
L&amp;#8217;ultima serie di server che TOR utilizza in questo processo sono chiamati &amp;#8220;nodi di uscita&amp;#8221;, perché sono i punti in cui il traffico dell&amp;#8217;utente esce dalla rete TOR e si unisce al web normale che usiamo tutti i giorni.
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;div&gt;
Invece di essere gestiti da una società, la maggior parte di questi nodi sono mantenuti da volontari, o &amp;#8220;operatori&amp;#8221;. Alcune organizzazioni mantengono le uscite più grandi, un certo numero di università ha le proprie, e gli attivisti volontari ne gestistono anche alcune. Edward Snowden aveva riferito di averne uno.
&lt;/div&gt;
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Richard era uno di questi operatori.
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&lt;span style=&quot;color:#38761d;font-size:large;font-weight:normal;&quot;&gt;Il nodo di uscita di Richard avrebbe potuto essere implicato in qualsiasi cosa&lt;/span&gt;
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Sebbene Richard aveva ipotizzato che la chiamata era collegata al suo exit node, non sapeva ancora specificatamente su cosa stesse investigando l&amp;#8217;FBI quando aveva iniziato il viaggio verso casa. 
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&amp;amp;#8220;Un organizzazione per la distribuzione di pedopornografia è stato arrestato? O un attacco di hacking? O era stato chiamato un allarme bomba? Non avevo idea di cosa fosse, &amp;amp;#8220;Richard poi mi disse al telefono.
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Quando qualcuno usa TOR il suo indirizzo IP è quello a cui è stato casualmente assegnato. Questo significa che se qualcuno manda per e-mail una minaccia di morte, o inviare una raffica di spam, è l&amp;amp;#8217;IP del nodo di uscita che appare quando le autorità iniziano a investigare sulle impronte digitali del crimine digitale. Il nodo di Richard avrebbe potuto essere implicati in qualsiasi cosa. 
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Tuttavia, Kurt Opsahl, il consigliere generale delegato della Electronic Frontier Foundation (EFF), ritiene che la gestione di un nodo d&amp;amp;#8217;uscita di TOR è legale, almeno secondo il diritto statunitense.
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Ma se un operatore gestisce un nodo da casa sua, e sotto la propria connessione ad internet, &amp;amp;#8220;può essere confuso tra l&amp;amp;#8217;essere una fonte del traffico, e essere un nodo di uscita del traffico&amp;amp;#8221;, Opsahl mi disse. Per chiunque guardi il flusso delle attività in uscita &amp;amp;#8211; sia che riguardi materiale pedopornografico, o un tentativo di hackerare un sito web &amp;amp;#8211; queste sembrano far parte dell&amp;amp;#8217;utilizzo personale dell&amp;amp;#8217;operatore. Ciò potrebbe portare a un&amp;amp;#8217;incursione nella casa dell&amp;amp;#8217;operatore, anche se la gestione di un exit node è senza dubbio legale.
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Per questo motivo, e altri elencati sul sito web del progetto TOR, gli operatori sono invitati a gestire solo le loro uscite a distanza, affittando spazio sul server.
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&amp;lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/b3337-jailtor2.jpg&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&amp;gt;&amp;lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;343&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/b3337-jailtor2.jpg?w=300&quot; width=&quot;400&quot; /&amp;gt;&amp;lt;/a&amp;gt;
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 Questo è ciò che fece Richard. Attraverso una società con sede a St. Louis, la sua uscita TOR era stato collocata in un centro dati tedesco per 18 mesi. Ma sembra che non era stato sufficiente per fermare un&amp;amp;#8217;incursione in casa sua.
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Tornando in periferia, gli agenti dell&amp;amp;#8217;FBI interrogarono Lisa. Perché la famiglia aveva affittato così tante auto? Perché Richard aveva preso in affitto così tanti computer? Lisa, un venditore per l&amp;amp;#8217;azienda di computer networking 3Com Corporation, si destreggiò tra le domande più tecniche degli agenti.
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L&amp;amp;#8217;incursione era iniziata prima dell&amp;amp;#8217;alba. Dopo essere arrivati con otto veicoli delle forze dell&amp;amp;#8217;ordine non marcate, gli agenti dell&amp;amp;#8217;FBI avevano martellato sulla porta e avevano affollato la casa, dopo aver estratto le armi automatiche.  Non lasciarono nemmeno accendere la caffettiera alla sorellastra di Richard fino a quando la zona fu dichiarata &amp;amp;#8220;sicura&amp;amp;#8221;.  Un team di esperti di computer entrò nella proprietà dopo la squadra iniziale dell&amp;amp;#8217;FBI.  Secondo il mandato di perquisizione ottenuto dalla scheda madre, erano alla ricerca di prove di accesso non autorizzato a un computer, furto di segreti commerciali, o cospirazione.
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Gli esperti sequestrarono il server domestico e un personal computer desktop, sui quali era installato Linux. Incredibilmente, lasciarono le altre due macchine Windows. Dopo aver preso i computer, gli agenti condussero una ricerca più approfondita.  Un agente guardò anche dietro un dipinto per vedere se ci fosse qualcosa nascosto. Anche se il resto della casa era stato lasciato in uno stato ordinato, l&amp;amp;#8217;ufficio di Richard era stato fatto a pezzi, mi disse dopo aver visto l&amp;amp;#8217;effetto dell&amp;amp;#8217;incursione.
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Questa non e` la prima volta che un operatore riceve la visita delle forze dell&amp;amp;#8217;ordine.
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Nel 2013, la polizia fece irruzione nella casa di William Weber, un amministratore IT austriaco, e confiscarono 20 computer, console di gioco e altri dispositivi poichè la pornografia infantile era stata trasmessa attraverso una dei suoi molti nodi.
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L&amp;amp;#8217;anno seguente, Weber fu giudicato colpevole di distribuzione di tale materiale illegale. Decise di non ricorrere in appello perché aveva già utilizzato tutti i suoi risparmi in spese legali. Prima di allora, Weber aveva affermato di aver ricevuto minacce di essere estradato in Polonia per affrontare le accuse separate di hacking, e inoltre la polizia aveva sottoposto i suoi amici e colleghi a un&amp;amp;#8217;interrogatorio. 
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Un altro uomo, in Germania, Alex &amp;amp;#8220;Yalla&amp;amp;#8221; Janssen, decise di chiudere il suo nodo dopo essere stato perquisito due volte dalla polizia.
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&amp;amp;#8220;Non posso farlo più, mia moglie ed io eravamo spaventati a morte&amp;amp;#8221;, ha scritto sul suo blog poco dopo. &amp;amp;#8220;Sono alla fine del mio coraggio civile. Mi terrò impegnato nel progetto TOR, ma non voglio più gestire un server. Scusate. No. &amp;amp;#8220;
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Non ci sono dati concreti di quanti operatori siano stati perquisiti a causa della gestione di un uscita, perché gli eventi non sono sempre segnalati. In cima a quello, non è chiaro in primo luogo quanti operatori ci siano. Anche se poco più di 1.000 nodi di uscita sono in funzione al momento della scrittura, un operatore potrebbe mantenerne più di uno alla volta. Indipendentemente dalle centinaia di persone che gestiscono i nodi d&amp;amp;#8217;uscita, &amp;amp;#8220;penso che siano una manciata&amp;amp;#8221; che sono stati perquisiti, mi disse al telefono Andrew Lewman, ex direttore esecutivo del progetto TOR. (Lewman recentemente ha lasciato il progetto TOR  per un altro lavoro). 
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&amp;lt;span style=&quot;color:#38761d;font-size:large;&quot;&amp;gt;Alle forze dellordine vengono dati dei contingenti e in questo momento, la criminalità informatica è in crescita&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;span style=&quot;color:#38761d;font-size:large;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;
&amp;lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/0ceba-geographies_of_tor255b1255d.png&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&amp;gt;&amp;lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;255&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/0ceba-geographies_of_tor255b1255d.png?w=300&quot; width=&quot;400&quot; /&amp;gt;&amp;lt;/a&amp;gt;
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fonte: &amp;lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Tor_(anonymity_network)&quot;&amp;gt;wikipedia&amp;lt;/a&amp;gt;
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&amp;lt;div style=&quot;text-align:left;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;Qualche volta, la casa di un operatore non è invasa, ma il suo exit node è chiuso lo stesso, sequestrato, o in qualche modo manomesso dalle forze dellordine. Dopo aver notato qualche strana attività su questa uscita, Thomas White, un activista situato in UK, lo ha segnalato alla mailing list di TOR.&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
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“Avendo visto lultima informazione disponibile dei sensori, la rete dei server era aperta e un dispositivo USB sconosciuto era stato collegato prima che la connessione fosse saltata,” White scrisse a Dicembre. “Per esperienza so che questo tipo di attività è simile al protocollo di sofisticate forze dellordine che effettuano una ricerca e un sequestro dei server attivi.”
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Quando ho chiesto a White di spiegare cosa fosse esattamente accaduto, lui disse che non poteva senza dover affrontare conseguenze legali.
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Tuttavia, mi disse che le forze dellordine avevano preso circa 14 dei suoi 40 server, e analizzati molti di più.
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
“Sospetto che la ragione dietro molti sequestri o problemi è che loro vogliono essere visti per fare qualcosa,” White continuò. “Alle forze dellordine vengono dati dei contingenti e in questo giorno ed età, la criminalità informatica è in crescita. Perché spendiamo milioni su una grande operazione per catturare un hacker quando loro possono sequestrare solamente un server e aggiungere un&amp;amp;#8217;altra tacca al riscontro sui loro contingenti?”
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Questo mese, un altro operatore ha affermato che lui o lei ha avuto un mandato di comparizione per rintracciare un utente di TOR, nonostante loperatore non fosse in grado di farlo.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Oltre a gestire luscita in remoto, un altro passo protettivo per evitare ogni problema è entrare in un organizzazione operativa, che è anche raccomandata dal progetto TOR.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Moritz Bartl, il quale ha mantenuto unuscita dal 2006, è a capo di un gruppo umbrella che trasmettono su una dozzina di organizzazioni differenti che gestiscono le uscite. Chiamata Torservers.net, il gruppo si occupa di ogni denuncia di abusi che nascono dalluso di uscite dei suoi membri, come anche rimborsare alcuni operatori al costo di gestirli.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
La maggior parte delle denunce che Bartil riceve riguardano contenuti piratati, e tipicamente non risultano alcuna incursione o sequestri di server. Nonostante ciò, Bartil dice che loro non ne ricevono così tanti.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
“Riceviamo unindagine di polizia ogni mese,”dice.”Rispondiamo che noi non abbiamo alcun  dato utente, e che a noi è legalmente concesso raccogliere questo tipo di dati, e anche se fossimo, avrebbe tecnicamente senso”.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Ma quelli che vengono assaliti o altrimenti molestati sono una piccola parte degli operatori di TOR, e alcuni sentono che la precaria situazione attorno al loro lavoro è esagerata.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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“In totale, ho ricevuto 50 DMCA avvisi di infrazione, 20 denunce di abuso, e zero visite dei federali,” Lewman dal progetto TOR, usando lo pseudonimo phobos, scritto nel 2008. “Mi dispiace deluderti se tu ti aspettavi la SWAT e gli elicotteri neri e gli inseguimenti folli per le strade. La vita vera è molto più noiosa.” Lewman non gestisce più uscite di TOR.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Linterrogatorio dellFBI continua. Gli agenti chiesero che interesse avesse Richard nel Houston Astros, la squadra di baseball? Nessuno, replicò sua moglie. Richard non guarda per niente sport.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Ormai, il sole era sorto, sebbene ci fosse un freddo pungente nellaria. Richard stava ancora guidando, ricevette una seconda chiamata da Lisa, la quale disse che lincursione aveva a che fare qualcosa con lAstros. In particolare, gli agenti stavano cercando i registri degli accessi nella rete dei computer dellHuston Astros, inclusi il loro sistema email o quello Ground Control un database in casa usato per registrare le statistiche di baseball- così come ogni credenziali di accesso, secondo il mandato di perquisizione.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Lamministratore del sistema dellHuston Astros non rispondeva alle mie domande riguardanti qualsiasi violazione del loro sistema, e mi ha indirizzato al rappresentante dei media della compagnia, il quale ha anche rifiutato di commentare.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Richard era ancora perplesso. “Non ho mai violato nessun sito in vita mia,” mi disse in seguito.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Quando chiesi a Richard perché creò la sua uscita, lui disse che poteva essere riassunto in una sola parola: colpa.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
“Sono sempre stato più interessato a proposito della sorveglianza per unitera decade, e dopo ho trovato un lavoro,” continuò. “Si scopri che io stavo facendo un lavoro di subappalto per lNSA.” Richard, essendo un ingegnere del software contrattuale, aveva lavorato sulle comunicazioni satellitari sicure, disse.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Questo fu tre anni fa, prima Edward Snowden espose vari programmi di sorveglianza di massa gestiti dallNSA, così come le sue controparti Five Eyes negli UK, Nuova Zelanda, Canada, e Australia. Nellanno precedente la decisione di Richard di diventare un operatore, era già stato rivelato che lNSA ha mantenuto stanze segrete in una serie di servizi dellAT&amp;amp;T, e che George W. Bush aveva autorizzato un programma di intercettazioni senza mandato a seguito dell11 settembre. Richard ha da molto tempo lasciato la posizione affiliata allNSA, e sta correntemente lavorando a un progetto militare.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
Tuttavia, Richard enfatizzò che non era lNSA in particolare ad averlo spinto oltre il limite. “Potrei altrettanto facilmente trovarmi un lavoro, lavorando per Google o qualche sorta di ufficio di dati sul credito minerario, o cose come queste,” mi disse. La sua risposta è stata più in risposta alla crescente tendenza di sorveglianza in generale.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
“Sono stato interessato a lungo su ciò, e improvvisamente ho realizzato che ero parte del problema, e che era buono per me prendere misure attive per cercare di recuperare un po della privacy che avevamo perso negli ultimi anni,” lui disse.
&amp;lt;/div&amp;gt;
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&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
White, loperatore situato in UK, ebbe una motivazione diversa per creare la sua uscita: voleva restituire il favore alla rete di TOR gestendo unuscita.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
“Ho usato TOR per molto tempo, dal 2008,” disse. “Spero dopo anni di utilizzo, finalmente riportare un contributo alla rete sia qualcosa che sono in una buona posizione di fare. Inoltre, abbiamo bisogno di persone che agiscano come i fondamenti della rete, non in modo maligno e proteggano gli utenti della rete.”
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
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Un altro operatore con cui ho parlato, il quale andò sotto lo pseudonimo di “Kura”, anche raramente usa Tor.
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&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
“Supporto il progetto in ogni modo ma, io non lo uso molto,” Kura disse di più sulla chat crittata. “Sono più interessato a fornire nodi così che le persone che ne hanno bisogno li utilizzano, poi li uso anche io.”&amp;lt;/p&amp;gt;
&amp;lt;p&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;color:#38761d;&quot;&amp;gt;&amp;lt;span style=&quot;font-size:large;&quot;&amp;gt;Permetto alle persone di esprimere liberamente le loro idee. E non sento il bisogno di scusarmi per questo&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;p&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;color:#38761d;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Dopo che l&amp;amp;#8217;FBI ha ottenuto cio&amp;amp;#8217; che voleva, hanno lasciato la casa e chiamato Richard per chiedergli di raggiungerli e poterlo interrogare.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Nascosto dietro un centro commerciale, l&amp;amp;#8217;ufficio del&amp;amp;#8217; FBI aveva le sembianze di un qualsiasi ufficio, eccezion fatta per “le barre di ferro e le guardie che lo circondava”.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Per prima cosa hanno prelevato ogni oggetto dalle sue tasche e li hanno analizzati attraverso i raggi X, poi Richard e&amp;amp;#8217; stato scortato in una piccola stanza per poter essere interrogato. Il primo era un agente locale, gli altri provenivano dall&amp;amp;#8217;unita&amp;amp;#8217; contro il cyber crimini con base ad Houston.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
“Mi hanno chiesto come mai avessi questo server in affitto, e quali fossero le mie motivazioni” ha ricordato Richard mentre agitato rispondeva alle domande dell&amp;amp;#8217;agente.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
“Come mai ho scelto la Germania? Per evadere dalle forze di polizia? Ho spiegato che la banda e&amp;amp;#8217; nettamente piu&amp;amp;#8217; economica in Europa”.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Richard ha preso in affitto il server per il suo nodo utilizzando il proprio nome e pagando con la propria carta di credito, mi ha raccontato. Ha aggiunto che fn semplice lookup dell&amp;amp;#8217;IP ci avrebbe rivelato che operava come exit node per la rete TOR.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
L&amp;amp;#8217;agente speciale Joshua Phipps, l&amp;amp;#8217;agente di Indianapolis che ha interrogato Richard, si e&amp;amp;#8217; rifiutato di rispondere alle nostre domande. Inoltre un rappresentante del suo ufficio allo stesso modo non ci ha voluto dire se questa investigazione avesse prodotto alcun risultato positivo.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Un portavoce ci ha rivelato che ai propri agenti del dipartimento di polizia locale, i quali ufficiali hanno assistito l&amp;amp;#8217;FBI nell&amp;amp;#8217;indagine, non erano stati informati delle motivazioni per il raid in casa di Richard.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
“[L&amp;amp;#8217;agente di Houston] non sembrava molto ferratosull&amp;amp;#8217;argomento. Sembrava un ufficiale a cui erano state fornite qualche indicazioni piuttosto che un tecnico che successivamente avesse sviluppato interesse nel far parte delle forze dell&amp;amp;#8217;ordine” ci ha confessato Richard.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Andrew Lewman invece ha affermato che l&amp;amp;#8217;FBI ha una dettagliata conoscenza di TOR e dei suoi meccanismi.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
“L&amp;amp;#8217;FBI si e&amp;amp;#8217; occupata per molto tempo di leggere il codice sorgente durante le operazioni”, continua Lewman. The Tor Project educa le varie forze dell&amp;amp;#8217;ordine cosa e&amp;amp;#8217; esattamente TOR e come utilizzarlo loro stessi.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Quando ho chiesto se i raid come quello avvenuto a casa di Richard non sarebbero piu&amp;amp;#8217; avvenuti, Lewman ha risposto: “probabilmente no”. Delle volte “dipende da ciascun dipartimento”, come si relazionano con il gestore del nodo, oppure “lo fanno di proposito, per dare una dimostrazione di forza”, ha aggiunto Lewman.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
“Altre volte, i gestori non sono chiari come dovrebbero”, ovvero probabilmente potrebbero essere implicati in un crimine.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Ad oggi, il nodo di Richard e&amp;amp;#8217; ancora operativo; Chat, foto e magari qualsiasi altro tipo di dato “maligno” da ogni parte del mondo. “Se i video dell&amp;amp;#8217;ISIS attraversano il mio nodo non mi sento responsabile per quegli omicidi” ci dice Richard.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Opsahl dall&amp;amp;#8217;EFF pensa che questa mancanza di responsabilita&amp;amp;#8217; dovrebbe essere tale anche legalmente. “Penso sia davvero importante per il funzionamente della rete e per la liberta&amp;amp;#8217; di espressione online che i gestori di servizi operino senza essere responsabile delle azioni dei loro utenti”. Questo dovrebbe valere anche per gli ISP, le compagnie di hosting, e quindi anche per chi gestisce un nodo TOR.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Richard, che ora sta aspettanto i prossimi sviluppi del caso, e&amp;amp;#8217; sicuro che non avra&amp;amp;#8217; ulteriori conseguenze poiche&amp;amp;#8217; si ha un registro pubblico degli IP che operano come exit node di TOR.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
In tutti i casi, “e&amp;amp;#8217; molto traumatico vedersi un gruppo di uomini armati nella propria casa che ti rivolgono minacce”. Richard pensa che e&amp;amp;#8217; lecito da parte dell&amp;amp;#8217;FBI investigare sul proprietario del server implicato nell&amp;amp;#8217;hacking, ma non dovrebbero entrarti in casa.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Cio&amp;amp;#8217; che e&amp;amp;#8217; impensabile, e&amp;amp;#8217; che compaiano prima dell&amp;amp;#8217;laba con un giubbotto antiproiettile e mostrando le armi, il tutto per investigare un crimine non violento”, ci spiega Richard.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
Da quando ho parlato con Richard a Marzo non ha piu&amp;amp;#8217; ricevuto visite dalle forze dell&amp;amp;#8217;ordine. Ma il suo computer ancora non gli e&amp;amp;#8217; stato restituito.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
“Permetto alle persone di esprimere liberamente le loro idee” afferma Richard. “E non sento il bisogno di scusarmi per questo”.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;ul style=&quot;text-align:start;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;li&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;margin-bottom:0;&quot;&amp;gt;
I nomi delle persone sono fittizzi, Richard non vuole essere bersagliato dalle persone che si sfogano conto la pedopornografia, il terrorismo o tutto cio&amp;amp;#8217; che puo&amp;amp;#8217; essere associato negativamente a TOR.
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;/li&amp;gt;
&amp;lt;/ul&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&amp;gt;
Eugenio Corso
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&amp;gt;
Francesco Mecca
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&amp;gt;
Gabriele Corso
&amp;lt;/div&amp;gt;&amp;lt;/div&amp;gt; &amp;lt;/div&amp;gt; &amp;lt;/div&amp;gt; &amp;lt;/div&amp;gt;
&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/div&gt;</content>
</entry>
<entry>
<title>NSA e le intercettazioni telefoniche</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/36"/>
<updated>2015-05-09T00:41:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/nsa-e-le-intercettazioni-telefoniche</id>
<content type="html">&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;table cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;float:right;margin-left:1em;text-align:right;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/da1b5-2000px-national_security_agency-svg.png&quot; style=&quot;clear:right;margin-bottom:1em;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;320&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/da1b5-2000px-national_security_agency-svg.png?w=300&quot; width=&quot;320&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
immagine presa da &lt;a href=&quot;http://en.wikipedia.org/wiki/National_Security_Agency&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;wikipedia&lt;/a&gt;&lt;span id=&quot;goog_1228900754&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;span id=&quot;goog_1228900755&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;a href=&quot;https://www.blogger.com/&quot;&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span&gt;LNSA (National Security Agency) è un organo governativo degli USA che si occupa della sicurezza allinterno della nazione, tutelandola da eventuali attacchi. La sua nascita si ebbe quando il presidente della commissione &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&gt;Herbert Brownell pensò che le comunicazioni allinterno delle forze armate dovevano essere coordinate meglio (anche se dopo il ruolo dellNSA fu esteso alla nazione), così nel giugno del 1952 il presidente Truman l autorizzò.&lt;/span&gt;&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-&quot; data-lang=&quot;&quot;&gt;&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:right;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;La NSA per assolvere al suo compito può controllare buona parte del traffico telefonico americano, e proprio per questo è stata soggetto di diversi eventi, come ad esempio &amp;lt;a href=&quot;http://www.nytimes.com/2005/12/16/politics/bush-lets-us-spy-on-callers-without-courts.html&quot;&amp;gt;larticolo&amp;lt;/a&amp;gt; del New York Times nel quale diceva che, sotto pressione della Casa Bianca e con un ordine esecutivo del presidente Bush, la NSA aveva condotto delle intercettazioni telefoniche non autorizzate sui cittadini che chiamavano al di fuori del paese, nel tentativo di ostacolare il terrorismo. La pubblicazione di questo articolo fu posticipata di un anno perché la Casa Bianca chiese di non pubblicarlo al momento, dato che avrebbe potuto compromettere loperazione, facendo sapere ai potenziali nemici di essere controllati.&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;Subito questa rivelazione provocò un grosso scandalo in tutto il paese, il senatore &amp;lt;span class=&quot;apple-converted-space&quot;&amp;gt; &amp;lt;/span&amp;gt;Arlen Specter e il congressista Rob Simmons si schierarono contro, dichiarando che ciò era &amp;lt;span class=&quot;apple-converted-space&quot;&amp;gt; &amp;lt;/span&amp;gt;violazione della legge e abuso dei diritti costituzionali, infatti secondo la legge “&amp;lt;i&amp;gt;&amp;lt;u&amp;gt;Le comunicazioni da, verso o riguardo ad un cittadino statunitense&amp;amp;#8230; non possono essere raccolte intenzionalmente senza autorizzazione&amp;lt;/u&amp;gt;”.&amp;lt;/i&amp;gt; Il presidente Bush successivamente fece un discorso nel quale confermava di aver autorizzato le intercettazioni senza mandato, e giustificava la situazione dicendo che erano misure opportune per la sicurezza nazionale, e che avrebbe fatto il possibile per tutelare i cittadini fintato che fosse esistita la minaccia di al-Quaeda. Gran parte della popolazione non prese bene la notizia, infatti i cittadini americani ormai erano controllati dal governo, il quale infrangeva le leggi costituzionali sulla privacy dellindividuo, giustificando il tutto dicendo che era per il bene della nazione.&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;p&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;Un altro importante evento è quello che riguarda le due grandi compagnie telefoniche americane AT&amp;amp;T e Verizon, che, come mostrato da Edward Snowden, hanno installato delle tecnologie per copiare, scannerizzare e filtrare gran parte del loro traffico telefonico. A tal proposito la New York State Common Retirement Found e la Trillium Asset Management hanno presentato richiesta alle due aziende di pubblicare il numero di richieste che le compagnie ricevono per le informazioni sui clienti ogni sei mesi. La compagnia AT&amp;amp;T è stata avvertita che questo tipo di collaborazione potrebbe ostacolare le sue ambizioni a espandersi in Europa, e un suo portavoce ha replicato che la compagnia guarda le proposte degli azionisti, ma non vuole esprimersi in merito, mentre la Verizon ha dichiarato di stare valutando la proposta.&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;span&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;Fonti: &amp;lt;a href=&quot;http://www.theguardian.com/business/2013/nov/21/investors-att-verizon-customer-data-nsa&quot;&amp;gt;www.theguardian.com&amp;lt;/a&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;span style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;&quot;&amp;gt;Gabriele Corso&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/div&gt;</content>
</entry>
<entry>
<title>Google afferma di essere pronta a dare agli utenti android più controllo sulla privacy</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/37"/>
<updated>2015-05-09T00:18:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/google-afferma-di-essere-pronta-a-dare-agli-utenti-android-piu-controllo-sulla-privacy</id>
<content type="html">&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
articolo tradotto da &lt;a href=&quot;http://www.bloomberg.com/news/articles/2015-05-07/google-said-ready-to-give-android-users-more-privacy-controls&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;bloomberg.com&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;Google inc. sta progettando di dare ai suoi utenti android più controllo riguardo a quali informazioni le applicazioni possono accedere, hanno affermato le persone che si occupano di ciò.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Il sistema operativo android di Google è impostato per dare agli utenti una scelta più dettagliata a quali contenuti possono accedere le app, secondo le richieste delle persone, che hanno chiesto di non essere identificate affinchè la faccenda rimanga privata. Questo potrebbe includere foto, contatti o la posizione. Un annuncio del cambiamento, che metterebbe Android più in linea con l&amp;#8217; iOS Apple Inc., è previsto per la conferenza degli sviluppatori di Google in San Francisco questo mese, ha detto una delle persone.&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/02c33-googlelogo.jpg&quot; style=&quot;margin-left:1em;margin-right:1em;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;160&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/02c33-googlelogo.jpg?w=300&quot; width=&quot;320&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-size:x-small;&quot;&gt;immagine presa da &lt;a href=&quot;http://www.slidetomac.com/il-nuovo-os-x-10-10-3-yosemite-rendera-piu-semplice-la-configurazione-degli-account-google-con-verifica-a-due-passaggi-89725.html&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;slidetomac.com&lt;/a&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;La Mountain View, società con sede in California l&amp;#8217;anno scorso ha semplificato come le persone siano informate su ciò a cui un app sta accedendo. Sono gli utenti a decidere se l&amp;#8217;app può essere scaricata. La nuova impostazione da la possibilità all&amp;#8217;utente di scegliere a cosa può accedere un&amp;#8217;app.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Google sta aggiungendo alcune funzionalità per i propri servizi di telefonia mobile che cerca di attirare gli utenti che sempre più vanno su Internet tramite i loro dispositivi wireless. L&amp;#8217;Android ha avuto l&amp;#8217;81% del mercato mondiale degli smartphone mentre l&amp;#8217;Apple il 15%, secondo &lt;a href=&quot;http://www.gartner.com/newsroom/id/2996817&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Gartner Inc.&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La pressione su Android cresce in alcune parti del mondo. Nei cinque paesi più gandi d&amp;#8217;Europa, la sua quota è scesa al 69 per cento nel primo trimestre dal 72 per cento rispetto all&amp;#8217;anno precedente, secondo &lt;a href=&quot;http://www.kantarworldpanel.com/global/News/Android-Switchers-Drive-iOS-Growth-in-Europes-Big-Five-Countries&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Kantar worldpanel.com&lt;/a&gt;. La quota per iOS è salita al 20,3 per cento dal 18,6 per cento, Kantar ha riferito.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
Eugenio Corso
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>La prima volta non si scorda mai!</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/44"/>
<updated>2015-05-08T22:16:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/la-prima-volta-non-si-scorda-mai</id>
<content type="html">&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Questa e` un&amp;#8217; intervista fatta da noi del blog per noi del blog dove descriviamo la nostra prima esperienza nel Web, le nostre prime impressioni e le avventure che in questi anni ci hanno aiutato a maturare confidenza e consapevolezza in Internet. &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;strong&gt;&lt;span style=&quot;font-weight:normal;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/strong&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;&lt;strong&gt;&lt;span style=&quot;font-weight:normal;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/strong&gt;&lt;span style=&quot;font-weight:normal;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;A che eta` hai utilizzato per la prima volta il computer?&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-weight:normal;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;Francesco: &lt;/b&gt;Mi ricordo che la prima volta che un computer varco&lt;code&gt;la soglia di casa era l&amp;amp;#8217;anno 2000 poiche&lt;/code&gt; i miei genitori per lavoro si son trovati e si trovano tutt&amp;#8217;ora ad usare giornalmente il computer ed ogni tanto permettevano anche a me di giocarci un pochino. A 6 anni ricevetti come regalo un grigio computer fisso che divenne da allora il mio personale. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;&lt;br /&gt;Eugenio: &lt;/b&gt;La prima volta che utilizzai il computer avevo circa 10 anni, prima l&amp;#8217;avevo visto solo utilizzare ai miei genitori, poi quando incominciai a fare le medie iniziai a utilizzare il computer per imparare a usare power point, con il quale scrissi e presentai la tesina degli esami di terza media, e questo mi fece acquisire una certa familiarita&amp;#8217; con il computer, anche se molto limitata. &lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;br&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;Gabriele:&lt;/b&gt; La prima volta che ho utilizzato il computer ero un po piccolo, risale a nove anni fa e avevo dieci anni, spinto dalla curiosità di questo nuovo oggetto misterioso, mi piacque molto sin da subito, ovviamente a causa della presenza dei giochi, che erano le uniche cose che a quellepoca usavo, naturalmente ero ignaro del suo vero potenziale e lo vedevo solo come un oggetto di divertimento. &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt; &lt;br /&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/dac55-9297-windows-start-button-on-a-computer-screen-pv.jpg&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;265&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/dac55-9297-windows-start-button-on-a-computer-screen-pv.jpg?w=300&quot; width=&quot;400&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.publicdomainpictures.net/view-image.php?image=1829&amp;picture=internet-browsing&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;f&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;onte&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;
&lt;/span&gt;&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Quando ti sei approcciato ad Internet la prima volta e cosa ti ha spinto? &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:small;&quot;&gt;Francesco: &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/b&gt;Facevo la seconda elementare quando in casa arrivo` un modem ISDN 128kb/s e nel 2004 adottammo la banda larga con Telecom. Ero incuriosito dal mondo del Web che per me rappresentava il grande mare che Ulisse navigava con il suo equipaggio. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;La curiosita` e` stat&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;o&lt;/span&gt; &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;il&lt;/span&gt; principale &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;motivo &lt;/span&gt;del mio approdo nel mondo del Web e tutt&amp;#8217;ora mi spinge ad affrontare nuove sfide tecnologiche. &lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:small;&quot;&gt;&lt;b&gt;Eugenio:&lt;/b&gt;&lt;/span&gt; Risale al periodo in cui iniziai le medie la prima volta che andai su internet, il motivo fu che I professori chiedevano di fare ricerce su vari tipi di argomenti e io trovai comodo andare su Internet per trovare le informazioni che mi servivano, visto che sapevo di poterle trovare istantaneamente li&amp;#8217;. Così, dopo aver chiesto il permesso ai miei genitori, aprii internet explorer e iniziai a navigare nel Web. &lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:small;&quot;&gt;&lt;b&gt;Gabriele:&lt;/b&gt;&lt;/span&gt; Qualche tempo dopo aver iniziato a utilizzare il computer venni a conoscenza di questo immenso mondo virtuale al quale si poteva accedere avendo una connessione. Il motivo principale era quello di dover fare una ricerca per la scuola, e internet risultava lo strumento perfetto per ciò a causa della grande quantità di dati che contiene e dellimmediatezza con cui si possono reperire. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Internet e Web: come si e` sviluppata in te la consapevolezza che non fossero la stessa cosa? &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;Francesco:&lt;/b&gt; Inizialmente non ero cosciente che Internet fosse solo la base su cui si fonda il Web e che in realta` si completa con molti altri strumenti; quando organizzavo con i miei compagni LAN party e giocavamo in rete locale iniziai a chiedermi se effettivamente Internet avesse molto altro da offrire che le sole pagine online (indicizzate dai motori di ricerca) e cosa c&amp;#8217;era al di la` del Web che fino ad allora conoscevo. &lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;Eugenio:&lt;/b&gt; Questa consapevolezza l&amp;#8217;ho sviluppata non all&amp;#8217;inizio, ma con il passare del tempo aumentando la mia esperienza con il computer, ma fin dai primi anni di utilizzo capivo che c&amp;#8217;era una distinzione tra I due grazie anche al fatto dell&amp;#8217;utilizzo di messanger o la posta elettronica, in breve mi rendevo sempre piu&amp;#8217; conto che il web era solo una piccola parte di Internet e dei servizi che puo&amp;#8217; offrire che va oltre le pagine Web da visitare. &lt;br /&gt;&lt;u&gt; &lt;/u&gt;&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;&lt;span style=&quot;font-size:small;&quot;&gt;Gabriele:&lt;/span&gt; &lt;/b&gt;Col passare del tempo e usando sempre più il computer, mi resi conto che quello che io chiamavo internet era un insieme più vasto di quel che pensavo. La consapevolezza venne quando scoprii che non si poteva solo visitare siti, ma anche che esistevano servizi di posta elettronica per poter inviare le e-mail, oppure altri dove poter scaricare tutto ciò di cui avevo bisogno. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;
&lt;h4&gt;
 &lt;br /&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://planeta.wikispaces.com/digitalnatives&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;&lt;img alt=&quot; fonte&quot; border=&quot;0&quot; height=&quot;480&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/f2a10-url.jpe&quot; width=&quot;640&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://planeta.wikispaces.com/digitalnatives&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
 &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Ti sei mai reso sentito di far parte di una nuova classe che molti definiscono con il termine “nativi digitali”? &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;Francesco:&lt;/b&gt; Sono cresciuto con il computer e i computer sono cresciuti con me. Tecnicamente sono un nativo digitale, mi sono sempre approcciato alle nuove tecnologie con molto interesse e un&amp;#8217; innata naturalezza. Mi sento figlio del digitale ma non mi sento allineato con la visione che i grandi giganti della rete hanno adottato e stanno cercando di diffondere. Spesso il web mi offre rifugio, spesso sono io stesso che lo rifuggo. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;&lt;br /&gt;Eugenio:&lt;/b&gt; All&amp;#8217;inizio no, pensavo che usare il computer e saperne utilizzare gli strumenti base fosse una cosa normale che tutti sapessero fare, ma poi mi accorsi che non era cosi&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;`&lt;/span&gt;, il fatto che io sapessi utilzzare il computer sin da bambino e che mi ci trovassi a mio agio era legato al fatto di far parte di un periodo storico che ha visto I computer sempre piu&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;`&lt;/span&gt; presenti nella vita quotidiana delle persone. Quindi quelli nati nel mio stesso periodo vedevano &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;i&lt;/span&gt; computer come una cosa che e&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;`&lt;/span&gt; sempre stata presente nella nosta quotidianita&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;`&lt;/span&gt;,per questo molti ci definiscono con il termine &amp;#8220;nativi digitali&amp;#8221;, mentre le persone che appartengono a generazioni passate si sono trovate a fare &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;i&lt;/span&gt; conti con questa nuova tecnologia a loro poco familiare e con cui, magari, hanno avuto difficolta&amp;#8217; ad approcciarsi. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;b&gt;Gabriele: &lt;/b&gt;Non &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;e&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;`&lt;/span&gt;&lt;/span&gt; un pensiero che &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;e`&lt;/span&gt; nato subito quello di far parte della classe dei nativi digitali, si riscontra col tempo, quando scopri che il modo di crescere delle persone di generazioni precedenti era diverso, perch&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;e`&lt;/span&gt; non avevano nessun rapporto con la tecnologia perché era meno presente, infatti per noi &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;e`&lt;/span&gt; qualcosa che siamo abituati a vedere sin da piccoli e ci cresciamo, mentre le altre generazioni hanno visto e vissuto il cambiamento dovendosi adattare. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;
&lt;h4&gt;
  &lt;br /&gt;
&lt;table cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;float:left;margin-right:1em;text-align:left;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.allpurposeguru.com/2011/09/information-seeking-the-internet-vs-bookstores-vs-the-library&quot; style=&quot;clear:left;margin-bottom:1em;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img alt=&quot;&quot; border=&quot;0&quot; height=&quot;566&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/035d8-5727308332_8635bee3d9_o.jpg&quot; title=&quot;&quot; width=&quot;640&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.allpurposeguru.com/2011/09/information-seeking-the-internet-vs-bookstores-vs-the-library/&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;&lt;a href=&quot;http://www.allpurposeguru.com/2011/09/information-seeking-the-internet-vs-bookstores-vs-the-library&quot;&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;In questi anni il tuo rapporto con Internet e` sicuramente cambiato. Che punto di vista hai maturato? Pensi di aver maturato una “coscienza digitale” consapevole?&lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;b&gt;Francesco: &lt;/b&gt;Ne&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;i&lt;/span&gt; primi anni tutta la mia attivita` informatica si concentrava &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;nello&lt;/span&gt; scoprire cosa internet aveva da offrire. Appena venni a conoscenza del protocollo Bittorrent (era appena il 2004) iniziai ad approfondire il vasto campo del p2p e la condivisione online dei contenuti. La maggior parte del tempo la trascorrevo provando e approfondendo vari protocolli di messaggistica, scambio dati e successivamente, con gli strumenti necessari, algoritmi crittografici. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Nei p&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;rimi anni&lt;/span&gt;&lt;/span&gt; Internet e` stato per me un cappello magico dal quale potevo estrarre conigli o nascondere me stesso. Dalle scuole medie in poi scopri nel mondo digitale un tempio di cultura e di conoscenza (non sempre ortodossa e ancora piu` affascinante). A partire dalla diffusione del “Web 2.0” la mia coscienza digitale e` evoluta sempre piu` in fretta mentre vedevo una piccola parte del mio mondo invasa dai “colossi” dell&amp;#8217;industria moderna che per &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;p&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;er &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;un ingenuo ragazzo liceale, quale io ero,&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt; non avevano ancora peso. Mentre lo spazio in rete si &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;re&lt;/span&gt;stringeva la mia consapevolezza del mondo digitale aumentava: tutt&amp;#8217;ora assisto a cambiamenti forti nel panorama dell&amp;#8217;informatica che si discostano dalla mia visione&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;, &lt;/span&gt;e dal mio utilizzo del web&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;,&lt;/span&gt; ma che per il principio di azione e reazione mi fanno comprendere chi sono e che tipo di nativo digitale voglio essere. &lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-&quot; data-lang=&quot;&quot;&gt; &amp;lt;p&amp;gt;
&amp;lt;b&amp;gt;Eugenio:&amp;lt;/b&amp;gt; Sicuramente il mio rapporto con internet e&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;`&amp;lt;/span&amp;gt; cambiato nel corso degli anni, infatti nei primi tempi usavo internet per fare ricerche sul web o chattare con I miei amici tramite servizi quali messenger, ma con il passare del tempo divenni sempre piu&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;`&amp;lt;/span&amp;gt; consapevole dei servizi che internet offriva, iniziai a informarmi su argomenti di attualita&amp;amp;#8217; o che mi interessavano, giocare a giochi online o anche in rete locale con amici, fare acquisti su vari siti di e-commerce e intrattenermi sulle varie piattaforme che si possono trovare che si sono sostituite alla televisione. Posso dire dal mio punto di vista che internet e&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;`&amp;lt;/span&amp;gt; senz&amp;amp;#8217;altro un vastissimo luogo che offre molte occasioni sia di crescita culturale, vista la quantita&amp;amp;#8217; di informazioni che vi si possono trovare, sia personale, poiche&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;`&amp;lt;/span&amp;gt; e&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;`&amp;lt;/span&amp;gt; anche un luogo di incontro tra persone che si confrontano tra loro, anche se a volte possono trovarsi contenuti espliciti. Vista l&amp;amp;#8217;importanza di internet e&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;`&amp;lt;/span&amp;gt; bene maturare una coscienza diditale quanto piu&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;`&amp;lt;/span&amp;gt; consapevole per far in modo che le nostre azioni sulla rete siano eticamente corrette e quindi evitare di scaricare file piratati, o evitare azioni di cyberbullismo contro altre persone e tutti quei comportamenti che possono danneggiare gli altri. &amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;&amp;lt;br /&amp;gt;&amp;lt;b&amp;gt;Gabriele:&amp;lt;/b&amp;gt; Crescendo ovviamente il mio rapporto con Internet &amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;e`&amp;lt;/span&amp;gt; cambiato, mentre prima quando ero piccolo lo usavo per giocare, col passare del tempo ho scoperto che Internet &amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;e`&amp;lt;/span&amp;gt; molto di pi&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;u`&amp;lt;/span&amp;gt;, mette in contatto le persone, è un mezzo per la diffusione di informazioni, musica e molto altro. Oggi lo uso principalmente per &amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;i&amp;lt;/span&amp;gt; social, ascoltare musica, comprare articoli e anche quando posso restare informato. Durante questi anni &amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;e`&amp;lt;/span&amp;gt; cambiata anche la mia considerazione su Internet, infatti pensavo erroneamente che fosse un posto innocuo, ma mi dovetti ricredere perch&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;e`&amp;lt;/span&amp;gt; non è un luogo adatto a tutti a causa dei contenuti espliciti che contiene. Per quanto riguarda la coscienza digitale questa è una caratteristica che si può sviluppare una volta che si è a conoscenza di averla, perché ogni cosa che facciamo su Internet ha un peso, grande o piccolo che sia, e dobbiamo esserne a conoscenza per limitare eventuali danni o per trarne beneficio, infatti personalmente ogni volta che faccio qualcosa su Internet mi chiedo sempre quali potrebbero essere le conseguenze della mia azione, cosa che dovrebbe fare chiunque. &amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/p&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;Fran&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;cesco &amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;Mecca&amp;lt;/span&amp;gt;, Eugenio Corso, Gabriele&amp;lt;/span&amp;gt; &amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;Cor&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;so&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/div&gt;</content>
</entry>
<entry>
<title>La Rete e&#8217; neutrale</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/46"/>
<updated>2015-05-08T17:02:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/la-rete-e-neutrale</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Quando ogni giorno ci connettiamo al web lo facciamo con dei presupposti di cui magari non siamo consapevoli, ma che sono alla base della nostra esperienza in rete. &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Presupponiamo che possiamo accedere a qualsiasi sito web che desideriamo e che la velocita` a cui accediamo a questo sito web dipenda solamente da quanto paghiamo il nostro provider. Ogni servizio che noi usiamo nel web, che sia lo streaming di video da Youtube, l&amp;#8217;upload di foto su Flickr, l&amp;#8217;invio di piccoli messaggi di testo su qualche IRC e tanto altro, non puo` essere soggetto a discriminazioni da parte di chi fornisce la connessione. Questi sono i principi della Net Neutrality. &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Il 26 febbraio scorso FCC (la Commissione Federale per le Comunicazioni negli Stati Uniti) ha riaffermato la validita` di queste regole che in precedenza gli ISP avevano provato ad abolire. Abolire come?&lt;/p&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/4a6bf-33d2.png&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;240&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/4a6bf-33d2.png&quot; width=&quot;400&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.stumbleupon.com/stumbler/billystrans/likes&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;Il 23 aprile 2014 era stata lanciata la proposta di introdurre delle “corsie preferenziali” a cui i giganti del web avrebbero potuto abbonarsi per usufruire di una maggiore velocita` di connessione verso i terminali degli utenti.&lt;br&gt;
Costruire delle corsie preferenziali in realta` fornisce la possibilita` di limitare il traffico dei siti non abbonati piuttosto che aumentare la velocita` di connessione di questi ultimi.&lt;br&gt;
Non solo questa possibilita` minerebbe la equality a fondamento del Web ma permetterebbe agli ISP di scegliere quali servizi internet (non solo web!) gli utenti possano utilizzare. &lt;/p&gt;
&lt;table cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;float:left;margin-right:1em;text-align:left;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/b713a-15574361840_76a0e18aed_o.png&quot; style=&quot;clear:left;margin-bottom:1em;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;280&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/b713a-15574361840_76a0e18aed_o.png&quot; width=&quot;640&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.digitalsociety.org/2010/03/guest-post-net-neutrality-practical-or-political/&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt; (si ringrazia l&amp;#8217;autore per la disponibilita` alal pubblicazione dell&amp;#8217;immagine)
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Abbiamo gia` avuto dimostrazione che pratiche simili possono avvenire: in Italia &lt;a href=&quot;http://www.pcprofessionale.it/2009/09/11/vodafone-limita-il-p2p-e-il-voip-su-rete-mobile/&quot; rel=&quot;nofollow&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Vodafone&lt;/a&gt; limita il traffico p2p degli utenti .&lt;br&gt;
Alcuni &lt;a href=&quot;https://trac.torproject.org/projects/tor/wiki/doc/GoodBadISPs&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;provider&lt;/a&gt;, (tra questi la maggior parte ha origine negli USA) nei loro contratti vietano l&amp;#8217;utilizzo di TOR, pena l&amp;#8217;annullamento del contratto stesso. &lt;/p&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/ee4a3-3.png&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;413&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/ee4a3-3.png&quot; width=&quot;640&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
si ringrazia John Oliver per il grafico, gli utenti di reddit per le aggiunte
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Ancora peggio, &lt;a href=&quot;http://www.nytimes.com/2014/02/24/business/media/comcast-and-netflix-reach-a-streaming-agreement.html?_r=0&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;un anno&lt;/a&gt; fa Comcast impose a Netflix (servizio di streaming USA) il pagamento di una notevole cifra, altrimenti avrebbero provveduto a diminuire la banda dedicata al servizio. Effettivamente durante le negoziazioni fra le due aziende Comcast dimostro` il suo potere tagliando la banda destinata al servizio. In questo modo Netflix fu costretto ad accettare le imposizioni del provider per non perdere i propri utenti.Rispetto alle aziende come Google o Facebook o alle agenzie governative, gli ISP hanno il controllo diretto e indiscriminato sulla nostra connessione. Eliminare la Net Neutrality richiede anche che i provider monitorino attivamente la nostra connessione per bloccare o diminuire la banda verso certe destinazioni. &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Gli ISP potrebbero richiedere di connettersi obbligatoriamente attraverso i loro servizi senza la possibilita` di utilizzare un canale alternativo criptato: ogni protocollo che garantisce la nostra liberta` nel web (i2p, TOR, Freenet, ma anche semplicemente una VPN) non puo` operare senza le basi della network neutrality.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Trinita`</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/47"/>
<updated>2015-05-04T15:29:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/trinita</id>
<content type="html">&lt;table cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;float:right;margin-left:1em;text-align:right;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/9bc25-cd_hirkwmaemr03.jpg&quot; style=&quot;clear:right;margin-bottom:1em;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/9bc25-cd_hirkwmaemr03.jpg&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Sono di un italiano, &lt;a href=&quot;http://davidedormino.com/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Davide Dormino&lt;/a&gt;, le tre statue che rappresentano tre eroi contemporanei che hanno combattuto per le liberta` del singolo e contro l&amp;#8217;oppressione dello Stato: &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Chelsea_Manning&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Manning&lt;/a&gt;, &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Julian_Assange&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Assange&lt;/a&gt;, &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Edward_Snowden&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Snowden&lt;/a&gt;.&lt;br&gt;
L&amp;#8217;opera si trova a Berlino.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Ancora nessuna visita dalla Cina</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/51"/>
<updated>2015-04-29T02:34:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/ancora-nessuna-visita-dalla-cina</id>
<content type="html">&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Questo blog non puo&lt;code&gt;essere &amp;lt;a href=&amp;quot;http://www.greatfirewallofchina.org/index.php?siteurl=caught-in-thenet.blogspot.it&amp;quot; rel=&amp;quot;nofollow&amp;quot; target=&amp;quot;_blank&amp;quot;&amp;gt;visualizzato&amp;lt;/a&amp;gt; in Cina.&amp;lt;br /&amp;gt;A partire dal 1993 mentre molti altri Stati si occupavano delle leggi sul cyber crimine il CCP (Chinese Communist Party) ha dato inizio ad una delle piu&lt;/code&gt; grandi operazioni di censura moderna mai messa in atto: il Grande Firewall Cinese. &lt;/span&gt; &lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;blockquote class=&quot;tr_bq&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&amp;#8220;If you open the window for fresh air, you have to expect some flies to blow in.&amp;#8221;&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;blockquote class=&quot;tr_bq&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;“Se apri la finestra per far entrare un po` di aria fresca, anche delle mosche entreranno”  &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Deng_Xiaoping&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Deng Xiaping&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Questa e&lt;code&gt;l&amp;amp;#8217;ideologia alla base del blocco, che tecnicamente e&lt;/code&gt; il piu&lt;code&gt;sofisticato sistema di filtri automatizzato adoperato nell&amp;amp;#8217;obiettivo di sradicare il diritto alla liberta&lt;/code&gt; di espressione e del web libero per i netizen cinesi. &lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;br&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Il blocco avviene tramite queste tecnologie: &lt;/span&gt; &lt;/p&gt;
&lt;ul&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Blocco IP per tutti i protocolli web;&lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Reindirizzamento tramite DNS; &lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Filtering dell&amp;#8217;URL; &lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Filtering dei pacchetti TCP : se contengono determinate keyword vengono terminati; questo colpisce in particolar modo i motori di ricerca e i blog, come questo, che contengono parole nel&amp;#8217; indice del Grande Firewall; &lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Se una connessione TCP e` stata precedentemente bloccata i tentativi futuri vengono bloccati per un periodo di tempo; &lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;li&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Blocco VPN attraverso l&amp;#8217;apprendimento progressivo dei metodi utilizzati per criptare i canali.&lt;/span&gt;&lt;/li&gt;
&lt;/ul&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Inoltre per facilitare i blocchi a partire dal 2011 alcune macchine eseguono delle connessioni a computer esterni alla Cina ed attraverso il “deep packet inspection” raccolgono informazioni utili per ampliare le capacita&lt;code&gt;del Great Firewall. Questo e&lt;/code&gt; quanto e&lt;code&gt;stato raccolto in varie analisi, il governo cinese non e&lt;/code&gt; completamente trasparente sui metodi usati e fino a che punto i dati analizzati dalle macchine vengano poi raccolti ed &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;ispezionati &lt;/span&gt;per profilari utenti &amp;#8220;pericolosi&amp;#8221;.&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/9c1a9-oie_tlkgocge28ek.jpg&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;354&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/9c1a9-oie_tlkgocge28ek.jpg&quot; width=&quot;640&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Muro.&lt;/span&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;La censura non solo infrange il diritto inalienabile dell&amp;#8217;uomo alla liberta&lt;code&gt;, ma crea intorno alla societa&lt;/code&gt; che ne e` vittima una sorta di bolla &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;la qua&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;le&lt;/span&gt;&lt;/span&gt; scherma dai cambiamenti esterni e fa da cuscinetto a tutti i moti turbolenti interni. &lt;/p&gt; &lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
In moltissimi Stati europei molti siti vengono bloccati (talvolta con un semplice &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/DNS_spoofing&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;DNS poisoning&lt;/a&gt;) e quindi il cittadino in molti casi non e`consapevole che non puo` accedere ad una risorsa, oppure sceglie di adottare tecniche per circumnavigare il blocco. &lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;In Cina invece quando lo Stato oltre che alla censura sceglie di adoperare contromisure oppressive nei confronti dei “fuorilegge” si crea un il Panopticon di Michael Foucault: ogni comportamente viene misurato dal punto di vista del “sospettabile” e da questo ne scaturisce la normalizzazione dell&amp;#8217;individuo.&lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;br /&gt;Judy Blume in uno dei suoi discorsi piu` celebri riguardo la censura e il mondo giovanile afferma:&lt;i&gt; &lt;/i&gt;&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;
&lt;blockquote class=&quot;tr_bq&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;&lt;i&gt;  &lt;span style=&quot;font-style:normal;&quot;&gt;&amp;#8220;Non sono solo i libri bruciati ora che mi preoccupano. Sono i libri che non saranno mai scritti. i libri che non saranno mai letti. E tutto questo per la paura della censura&amp;#8221;&lt;/span&gt;&lt;/i&gt;&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;/blockquote&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;p&gt;
&lt;i&gt;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;Viviamo &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;in un periodo di &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;forte e radicale cam&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;biamento, questo notevole avanzamento tecnologico non solo fornisce al &lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;censore tutti gli strumenti per per&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;petuare la sua tirannia, ma con&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;ce&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;de anche all&amp;#8217;&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;u&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;omo gli strumenti per liberars&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;e&lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&gt;ne e far volare libere le idee e i pensieri.&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/i&gt;&lt;/div&gt; &lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-&quot; data-lang=&quot;&quot;&gt; &amp;lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;text-align:right;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt;&amp;lt;span style=&quot;font-style:normal;&quot;&amp;gt;Francesco Mecca &amp;lt;/span&amp;gt;&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;p&amp;gt;
&amp;lt;span style=&quot;font-family:inherit;&quot;&amp;gt; &amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/p&amp;gt;
&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/div&gt;</content>
</entry>
<entry>
<title>Javascript attacca la cache del processore</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/55"/>
<updated>2015-04-23T18:52:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/javascript-attacca-la-cache-del-processore</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Lo scorso febbraio 4 ricercatori della Columbia University hanno ideato un attacco &lt;a href=&quot;https://en.wikipedia.org/wiki/Side-channel_attack&quot;&gt;side channel&lt;/a&gt; in grado di penetrare la cache dei processori intel piu` recenti di qualsiasi OS.&lt;br&gt;
L&amp;#8217;attacco avviene attraverso l&amp;#8217;uso di codice Javascript e analizza la cache di terzo livello del processore. Il pdf tecnico e` disponibile a questo &lt;a href=&quot;http://arxiv.org/abs/1502.07373&quot;&gt;indirizzo&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Di seguito una breve spiegazione dell&amp;#8217;attacco.&lt;br&gt;
&amp;#8211; Attacco side channel: i dati vengono estratti da fenomeni fisici correlati al funzionamento del terminale: ritardi nella risposta, consumo della cpu,voltaggio e altro se misurati in maniera molto precisa e in correlazione ad eventi esterni permettono di capire che informazioni stava processando la CPU.&lt;/p&gt;
&lt;div&gt;
-Requisiti: un qualsiasi fra i browser piu` popolari, un processore intel 32 o 64 bit, almeno qualche minuto sulla pagina infetta.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
-Come avviene l&amp;#8217;attacco: il codice Javascript permette al vettore di occupare una piccola parte di cache di cache e poi va a misurare il ritardo in una nuova lettura e controllando se altri processi la stanno usando. Se questa azione viene compiuta per tutte le &amp;#8220;linee&amp;#8221; della cache senza interruzioni permette di avere dati relativi all&amp;#8217;utilizzo della CPU. Con analizi avanzate si possono stabilire a partire daqueste informazioni in alcuni casi i movimenti del mouse, l&amp;#8217;accesso alle risorse, i tasti premuti.
&lt;/p&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div&gt;
-Come evitare l&amp;#8217;infezione: non permettere al browser di attivare i javascript e evitare di tenere aperte pagine web mentre si compiono azioni sensibili, questi due sono gli unici metodi al momento. I ricercatori hanno deciso di non rilasciare alcun proof of concepit prima del rilascio di patch per i browser.
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Suicide Linux</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/57"/>
<updated>2015-04-19T22:24:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/suicide-linux</id>
<content type="html">&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
Tradotto da:&lt;a href=&quot;http://qntm.org/suicide&quot;&gt;http://qntm.org/suicide&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Sai come qualche volta se sbagli a digitare il nome di un file nella bash, questa corregge il tuo spelling e fa comunque partire il comando? Come quando si cambia directory, o si apre un file.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Io ho inventato Suicide Linux. Ogni volta &amp;#8211;&lt;i&gt;ogni&lt;/i&gt; volta- scrivi qualsiasi comando remoto non corretto, linterprete lo risolve creativamente in un&lt;span style=&quot;color:red;&quot;&gt; rm rf&lt;/span&gt; / e pulisce il tuo hard drive.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
È un gioco. Come camminare sul filo di un rasoio. Devi vedere quanto a lungo puoi continuare a usare il sistema operativo prima di perdere tutti i tuoi dati.&lt;/p&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/06c29-suicide2blinux.png&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;300&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/06c29-suicide2blinux.png?w=300&quot; width=&quot;400&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;https://d.maxfile.ro/pswtpazxfd.png&quot;&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;b&gt;Aggiornamento 2011-12-26&lt;/b&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Suicide Linux ora sembra essere un pacchetto di Debian. Spettacolare!
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Una video dimostrazione è disponibile. La reazione del sistema operativo è attualmente piuttosto deludente. Penseresti che il sistema operativo faccia spuntare alcuni errori piuttosto urgenti se vai in giro a cancellare parti di esso?
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Forse &lt;span style=&quot;color:red;&quot;&gt;rm rf / &lt;/span&gt;dovrebbe essere rimpiazzato con qualcosa che abbia impostato più flags dettagliati. In questo modo, quando esegui un comando sbagliato, ti viene detto immediatamente che le cose stanno per essere cancellate e tu hai una possibilità di combattere per annullare loperazione prima che il tuo sistema diventi inoperabile. Questo ti permette di vedere quanto a lungo puoi lavorare e quanti documenti puoi perdere prima che il sistema fallisca interamente.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Un altro, un suggerimento un po più serio, se Suicide Linux cancella in maniera casuale un singolo file senza dirtelo ogni volta che fai un errore tipografico, può essere uno sguardo interessante nella stabilità del tuo sistema operativo e uno strumento educativo per la diagnosi e la riparazione dei sistemi corrotti. Non sto pretendendo che Suicide Linux abbia qualche merito genuino, certamente.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;b&gt;Aggiornamento 2015-04-18&lt;/b&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
La funzionalità correzione automatica che io ho originariamente descritto qui fu una caratteristica del primo sistema Linux che io abbia mai usato, così ho assunto che fosse come ogni sistema Linux lavorato di default. Da quando sono venuto a conoscenza che è un doodad extra completamente opzionale.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Calibri, sans-serif;font-size:11pt;&quot;&gt;Gabriele Corso &lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Boneless, l&#8217;uomo senza identità che derubò HackBB</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/60"/>
<updated>2015-04-19T14:31:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/boneless-luomo-senza-identita-che-derubo-hackbb</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Tra i molti siti illegali del Deep Web uno molto popolare che si occupa di molte attività illegali, dalla vendita di carte di credito rubate all hacking di personal computer e server, è HackBB che nel 2013 fu soggetto a uno dei pù grossi furti mai avvenuti in rete da parte di un suo amministratore chiamato Boneless.&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;Boneless, guidato da quello che sembrava un&amp;#8217;istancabile desiderio di migliorare i suoi coetanei criminali, era un utente del sito famoso per il contributo che diede per migliorarlo, infatti scrisse  una guida su ogni cosa, da come convertire le carte di credito rubate in soldi a tutto quello che serviva per essere un criminale migliore. Le sue guide erano facili da leggere e scritte in modo informale e  con il tono di un giovane talento che voleva aiutare i suoi studenti e provare la sua superiorità.&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/704cf-bitcoin-heist.jpg&quot; style=&quot;margin-left:1em;margin-right:1em;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;179&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/704cf-bitcoin-heist.jpg&quot; width=&quot;320&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-size:x-small;&quot;&gt;foto presa da &lt;a href=&quot;http://www.investitwisely.com/weekend-reading-bitcoin-heist-edition/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;investitwisely.com&lt;/a&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;Dopo oltre due anni, nei quali scrisse molti manuali, Boneless fu ricompensato. Il fondatore di HackBB, OptimusCrime, decise infatti di promuoverlo a amministratore del sito, permettendogli di bannare utenti, modificare post, curare il sito. Nel 2012 Boneless prese anche il controllo del servizio di deposito di garanzia del sito, un servizio che serviva a due parti anonime per effettuare degli scambi usando una terza parte fidata, in questo caso HackBB, che tenesse i soldi fino a che l&amp;#8217;affare fosse stato portato a termine.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Il 22 Marzo 2013 Boneless rubò tutti i soldi del fondo di garanzia, una somma di denaro ancora oggi ignota, e distrusse parzialmente il database di HackBB, intercettò molti messaggi privati dei membri del sito e li minacciò di diffondere le informazioni di cui era entrato in possesso. OptimusCrime disabilitò l&amp;#8217;account di Boneless e riprese il controllo del sito. Pochi mesi dopo, il 15 Maggio, ci fu un&amp;#8217;altro attacco nel sito dovuto al fatto che Boneless avesse creato, grazie ai suoi poteri di amministratore, una dozzina di account nascosti ai quali era stato concesso lo status di admin, dandogli l&amp;#8217;opportunità di poter entrare nel sito anche dopo che il suo account era stato disabilitato.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Solo dopo molti mesi il proprietario del sito insieme a dei collaboratori fidati riuscirono a fermare gli attacchi. L&amp;#8217;identità di Boneless, tuttavia, non fu mai scoperta poichè non condivise mai nessuna informazione personale ne i metodi che usò per svanire nel nulla.&lt;br&gt;
Secondo alcuni amministartori del sito, tra cui OptimusCrime, Boneless vendette l&amp;#8217;account al miglio offerente che portò avanti gli attacchi  a HackBB, garantendosi così una grossa somma di denaro e l&amp;#8217;anonimato.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;fonti[&lt;a href=&quot;http://www.dailydot.com/crime/deep-web-boneless-optimuscrime-hackbb-credit-card-fraud/&quot;&gt;dailydot.com&lt;/a&gt;]&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;                                                                                                                            Eugenio Corso &lt;/p&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Non abbiamo nulla da nascondere</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/66"/>
<updated>2015-04-15T12:54:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/non-abbiamo-nulla-da-nascondere</id>
<content type="html">&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear: both; text-align: center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;table class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;&quot; cellspacing=&quot;0&quot; cellpadding=&quot;0&quot; align=&quot;center&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
&lt;a style=&quot;margin-left: auto; margin-right: auto;&quot; href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/ce9cc-we-have-nothing-to-hide-so-whats-the-problem.jpg&quot;&gt;&lt;img src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/ce9cc-we-have-nothing-to-hide-so-whats-the-problem.jpg&quot; alt=&quot;&quot; width=&quot;640&quot; height=&quot;514&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align: center;&quot;&gt;
vignetta di &lt;a href=&quot;http://www.arkansasonline.com/staff/john-deering/&quot;&gt;John Deering&lt;/a&gt; (si ringrazia l&amp;#8217;autore per la disponibilita` alla pubbilicazione)
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Un normale cittadino inglese in due sole occasioni puo` ascoltare la frase: “se non hai nulla da nascondere non hai nulla da temere” in TV: durante lo &lt;a href=&quot;http://styleandfashion.blogosfere.it/post/65447/elave-ecco-uno-spot-che-non-ha-nulla-da-nascondere&quot;&gt;spot di Elave&lt;/a&gt; e della causa farmaceutica Ovelle con i suoi spot NSFW, oppure nel motto del programma per la promozione delle CCTV in luoghi pubblici nelle strade del Regno Unito che recita: “If you&amp;#8217;ve got nothing to hide, you&amp;#8217;ve got nothing to fear&amp;#8221;&lt;/p&gt;
&lt;div&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;b&gt;&lt;span style=&quot;font-weight: normal;&quot;&gt;Sfatiamo un mito comune&lt;/span&gt;&lt;/b&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Questo argomento a favore dell&amp;#8217;intercettazione di massa e a danno nei confronti diritto alla privacy e` spaventosamente comune e viene usato non solo dai governi o dagli istituti di sorveglianza ma comunemente per &lt;u&gt;non esprimersi&lt;/u&gt; contro le operazioni di controllo governativo: e` una argomentazione piuttosto inconsapevole e fine a se stessa che non tiene conto di svariate implicazioni e permette ai governi di implementare lo stato di sorveglianza.&lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Innanzitutto la privacy e` &lt;u&gt;controllo&lt;/u&gt;, non segretezza: la sorveglianza sociale ha il potere di eliminare il diritto di libera espressione, di libera associazione e di proprieta` personale. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Il controllo dei dati e` uno dei dibattiti piu` attuali nell&amp;#8217;&lt;a href=&quot;https://encrypted.google.com/url?sa=t&amp;rct=j&amp;q=&amp;esrc=s&amp;source=web&amp;cd=1&amp;cad=rja&amp;uact=8&amp;ved=0CB0QFjAA&amp;url=http%3A%2F%2Fec.europa.eu%2Fdgs%2Fhome-affairs%2Fwhat-we-do%2Fpolicies%2Fpolice-cooperation%2Fdata-retention%2Findex_en.htm&amp;ei=nqctVeaEKMPUapOXgKAD&amp;usg=AFQjCNGcpPEyhxRiU9UiETrwMgGgEURFrA&amp;sig2=1NgS64S6bckbilRI68-_wA&amp;bvm=bv.90790515,d.d2s&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;unione europea&lt;/a&gt; e proprio da qui nasce il termine di “privacy obliqua”, ovvero la possibilita` per le aziende di avere a propria disposizione i dati che il cittadino ha liberamente (ma spesso sensa saperlo) concesso loro. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;b&gt;&lt;span style=&quot;font-weight: normal;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;&lt;b&gt;Se hai i miei dati ho diritto ai tuoi&lt;/b&gt; &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/b&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Uno Stato in cui tutte le mie attivita` (magari anche i pensieri) sono pubblici implica che nessuno possa nascondere questi dati; invece nella societa` attuale le agenzie governative come la NSA o anche solo i politici si nascondo spesso dietro il &lt;i&gt;segreto&lt;/i&gt; e non acconsentono alla completa trasparenza delle loro azioni: si origina cosi` una intollerabile forma di disparita`. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;A questo si aggiunge che non sei mai te stesso a decidere se hai qualcosa da nascondere, bensi` l&amp;#8217;autorita`.&lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;James Duane lo spiega &lt;a href=&quot;http://www.youtube.com/watch?v=6wXkI4t7nuc&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;cosi&lt;/a&gt;&amp;#8216;:&lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;blockquote class=&quot;tr_bq&quot;&gt;
&lt;p&gt;
p { margin-bottom: 0.1in; line-height: 120%; }a:link { }&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;“Estimates of the current size of the body of federal criminal law vary. It has been reported that the Congressional Research Service &lt;i&gt;&lt;span style=&quot;font-style: normal;&quot;&gt;cannot even count the current number of federal crimes&lt;/span&gt;&lt;/i&gt;. These laws are scattered in over 50 titles of the United States Code, encompassing roughly 27,000 pages. Worse yet, the statutory code sections often incorporate, by reference, the provisions and sanctions of administrative regulations promulgated by various regulatory agencies under congressional authorization. Estimates of how many such regulations exist are even less well settled, but the ABA thinks there are nearly 10,000”&lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;
p { margin-bottom: 0.1in; line-height: 120%; }a:link { }&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Con le parole di &lt;a href=&quot;https://www.schneier.com/essay-114.htm&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Bruce Schneier&lt;/a&gt;: “se mi dai sei linee scritte di pugno dall&amp;#8217;uomo piu` onesto, potrei trovare qualche motivo per farlo impiccare!”.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
A questo si aggiunge che non e` sempre la verita` la paladina dei nostri diritti: spesso i pregiudizi sociali a cui si aggiunge la manipolazione dei mass media porta un innocente ad essere dichiarato colpevole falsamente ed innanzitempo.  &lt;span style=&quot;font-size: large;&quot;&gt;&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;b&gt;Ben oltre il sostrato sociale&lt;/b&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt; La sorveglianza di massa determina uno spaventoso cambiamento comportamentale: ogni gesto che l&amp;#8217;individuo si trovera` a compiere non verra` analizzato secondo il binomio legale-illegale, bensi` secondo la domanda: “E` un comportamento sospetto? L&amp;#8217;autorita` come puo` valutare questa mia azione?”. Si perde ogni confine certo per finire nel limbo dell&amp;#8217;incertezza e del timore. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt; Nella &lt;a href=&quot;http://www.diritto.it/docs/35250-la-presunzione-di-innocenza&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;societa` attuale&lt;/a&gt; un imputato è considerato non colpevole sino a condanna definitiva ovvero non spetta allimputato dimostrare la sua innocenza ma è compito degli accusatori dimostrarne la colpa. La presunzione di innocenza al contrario non trova posto in uno stato di controllo a cui potrebbe bastare l&amp;#8217;analisi di un&amp;#8217;idea non ancora messa in atto per processare un cittadino. &lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;b&gt;Due torti a volte fanno un giusto&lt;/b&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Per quale motivo in molti stati si prende in considerazione il matrimonio omosessuale? &lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt; Il sistema democratico permette a chi lotta attraverso mezzi leciti di ottenere riconosciuti I propri diritti, ma in molti casi queste vittorie legali non sarebbero state possibili se qualcuno non avesse in precedenza commesso il reato infrangendo la legge. Come puo` lo Stato decidere o meno sul matrimonio omosessuale se nessuno avesse visto o avesse preso parte in relazioni con persone dello stesso sesso? &lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt; Quando si dispone di tutti gli strumenti per un tecnocontrollo effettivo ogni &lt;u&gt;potenziale&lt;/u&gt; fuorilegge verrebbe perseguitato. &lt;/span&gt; &lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;h4&gt;
&lt;b&gt;Nulla da nascondere?&lt;/b&gt;
&lt;/h4&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;“Diventiamo individui attraverso la scoperta che possiamo nascondere qualcosa negli altri” afferma &lt;a href=&quot;http://www.emiliomordini.info/about-m-e/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Emilio Mordini&lt;/a&gt;.&lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;La semplice verita` e` che non serriamo le persiane per nascondere crimini e misfatti, le esperienze anche piu` ingenue dell&amp;#8217;individuo si riflettono nell&amp;#8217;intimita`, &lt;i&gt;“che al giorno d&amp;#8217;oggi, e` il Santo Graal”&lt;/i&gt;. &lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align: right;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Francesco Mecca &lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Facciamo luce sui profili ombra</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/67"/>
<updated>2015-04-13T03:25:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/facciamo-luce-sui-profili-ombra</id>
<content type="html">&lt;p&gt;La BPC, Belgian Privacy Commision, il 31 marzo ha pubblicato un &lt;a href=&quot;http://www.law.kuleuven.be/icri/en/news/item/facebooks-revised-policies-and-terms-v1-2.pdf&quot;&gt;documento&lt;/a&gt; investigativo sulle policy di Facebook e da questa indagine e` emersa una violazione delle leggi europee sul &lt;a href=&quot;http://rt.com/news/245769-facebook-spies-eu-laws/&quot;&gt;tracciamento online&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ogni volta che un utente non loggato, o perfino senza account sul social network, visita una pagina che incorpora il bottone “like” o altri plugin sociali riceve un piccolo file di testo chiamato &lt;a href=&quot;https://www.facebook.com/help/cookies&quot;&gt;cookie&lt;/a&gt; che incorpora una miriade di informazioni e la propria attivita` online in toto. Anche se si ha scelto per l&amp;#8217;opt out un particolare cookie chiamato &amp;#8216;&lt;a href=&quot;http://www.zdnet.com/article/facebook-tracking-cookie-returns-according-to-hacker/&quot;&gt;datr&lt;/a&gt;&amp;#8216; contenente un ID unico viene scaricato e mantenuto nella cache del browser identificando il computer dell&amp;#8217;utente in maniera indistinguibile.&lt;br&gt;
Per quale motivo Facebook usa questo sistema di tracciamento?&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/c74d7-shadow-3-625x1000.jpg&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/c74d7-shadow-3-625x1000.jpg&quot; height=&quot;267&quot; width=&quot;400&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;br /&gt;Foto di &lt;a href=&quot;https://www.flickr.com/photos/polubeda/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;PoL Úbeda Hervas&lt;/a&gt; 
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Questo metodo di raccolta dati permette all&amp;#8217;azienda di Mountan View di creare profili ombra a loro volta integrati dai dati forniti da altri utenti.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Uno “shadow profile” e` un file archiviato nei server di Facebook e collegato univocamente ad un utente online: non e` assolutamente differente da un profilo vero e proprio se non che non e` pubblico e generato ad insaputa del proprietario dei dati.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Quando un membro di Facebook installa sul proprio smartphone l&amp;#8217;app ufficiale acconsente alla lettura (e all&amp;#8217;archiviazione) dei propri contatti, dell&amp;#8217;elenco chiamate, la lettura degli sms e nei file archiviati nella scheda SD e l&amp;#8217;accesso a praticamente tutte le funzione del dispositivo di tracciamento smartphone.&lt;br&gt;
In questo modo ed attraverso i cookie Facebook riesce a riunire la maggior parte delle informazioni personali di utenti non iscritti, tra cui gli indirizzi mail, i numeri di telefono, le foto di altri membri iscritti, in alcuni casi perfino l&amp;#8217;indirizzo di casa e informazioni di lavoro.&lt;/p&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/e5bc2-192-168-0-122.png&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;400&quot; src=&quot;https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2F2.bp.blogspot.com%2F-nqe0T95jgy8%2FVSr-HHgeI1I%2FAAAAAAAAAA8%2Fo7olXIAGeDk%2Fs1600%2F192.168.0.122.png&amp;container=blogger&amp;gadget=a&amp;rewriteMime=image%2F*&quot; width=&quot;240&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
Permessi dell&amp;#8217;app di Facebook su Android
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Chi ha il controllo su questi dati?&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Non di certo l&amp;#8217;utente che viene profilato a sua insaputa, ma le compagnie di advertising (a breve il lancio della piattaforma omniseziente &lt;a href=&quot;http://atlassolutions.com/&quot;&gt;ATLAS&lt;/a&gt;), le &lt;a href=&quot;https://www.nsa.gov/&quot;&gt;agenzie governative&lt;/a&gt; e Facebook stessa che si scusa dicendo che i dati vengono “inclusi”, non “raccolti” (&lt;a href=&quot;https://www.facebook.com/notes/facebook-security/important-message-from-facebooks-white-hat-program/10151437074840766&quot;&gt;&lt;/a&gt;&lt;a href=&quot;https://www.facebook.com/notes/facebook-security/important-message-from-facebooks-white-hat-program/10151437074840766&quot;&gt;Additionally, no other types of personal or financial information were included”&lt;/a&gt;).&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;C&amp;#8217;e` scampo al potere di Facebook? C&amp;#8217;e` una via di fuga dal web sociale per chi vuole rimanere una persona non un prodotto? A 10 anni da quando &lt;a href=&quot;http://it.wikipedia.org/wiki/Tim_O%27Reilly&quot;&gt;TimO&amp;#8217;Reilly&lt;/a&gt; conio` la fatidica espressione “Web 2.0” l&amp;#8217;utente consapevole si trova ad un bivio dove ogni scelta e` in perdita.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Anonymous: we are legion</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/70"/>
<updated>2015-04-13T02:09:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/anonymous-we-are-legion</id>
<content type="html">&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Trattando argomenti quali lanonimato e la privacy, non si può fare a meno di parlare di uno dei movimenti più rappresentativi di queste due tematiche, ovvero Anonymous. Questo movimento nasce nel 2003, e per il suo nome prende ispirazione dal nickname usato nei siti di imageboard, siti nei quali un thread può essere iniziato solo con un immagine, quali per esempio 4chan, 711chan, dove chi commentava senza identificarsi appariva come “anonymous”, e da qui si incominciò a identificare anonymous come una persona reale. &lt;/p&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Anonymous non ha un leader, è un insieme di persone, o anche singoli, spesso provenienti dagli stessi siti di imageboard citati prima, che agiscono con un fine comune che può essere visto nella libertà di espressione, infatti le attività mosse da questo gruppo mirano alla pubblicazione di informazioni riservate, forme di protesta quali attacchi DDoS o proteste in strada, le quali allinizio fecero capire limportanza che stava acquisendo il movimento, infatti si scoprirono essere numerosi coloro che aderirono nelle varie città del mondo.&lt;/p&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
La grandezza di cui gode Anonymous è data dal web, grazie al quale persone con un ideologia comune si sono potute incontrare, hanno potuto organizzarsi e dare vita a quello che ad oggi è uno dei fenomeni più conosciuti su internet.&lt;/p&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Uno dei simboli che identifica Anonymous è la maschera di &lt;span style=&quot;background-color:white;color:#252525;font-family:sans-serif;font-size:14px;line-height:22.39999961853px;text-align:start;&quot;&gt; &lt;/span&gt;&lt;a href=&quot;http://it.wikipedia.org/wiki/Guy_Fawkes&quot; style=&quot;background:none rgb(255,255,255);color:#0b0080;font-family:sans-serif;font-size:14px;line-height:22.39999961853px;text-align:start;&quot; title=&quot;Guy Fawkes&quot;&gt;Guy Fawkes&lt;/a&gt;, famoso cospiratore inglese, che spesso viene usata nelle proteste per nascondere il volto dei protestanti, e celarne quindi lidentità.
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/a31f5-211a67b4522ee844418ef0efa5e43c29.jpg&quot; style=&quot;margin-left:1em;margin-right:1em;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;160&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/a31f5-211a67b4522ee844418ef0efa5e43c29.jpg&quot; width=&quot;320&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;background-color:white;line-height:23.519998550415px;text-align:start;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:Georgia, Times New Roman, serif;font-size:xx-small;&quot;&gt;Photo by &lt;a href=&quot;https://www.flickr.com/photos/equinoxefr/6857189595/&quot;&gt;Pierre (Rennes)&lt;/a&gt;/Flickr (CC BY 2.0)&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&gt;
Le varie attività svolte da questo gruppo, grazie alle quali ha ottenuto sempre più visibilità, sono diverse, quale ad esempio quello del 2010 quando il sito di WikiLeaks pubblicò documenti diplomatici segreti del governo americano, e questultimo a causa di ciò fece forti pressioni per interrompere tali pubblicazioni, ovviamente ciò attirò lattenzione di anonymous che iniziò a sostenere il sito, iniziando a lanciare attacchi DDoS contro siti quali Amazon.com, PayPal, MasterCard, Visa e la banca svizzera i quali avevano dimostrato un comportamento anti-WikiLeaks, perché stopparono lafflusso di donazioni al sito.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
 Un altro evento molto importante fu quando il sito Megaupload venne chiuso dallFBI, e in seguito a ciò anonymous rese impossibile laccesso a siti governativi americani, scatenando quella che fu chiamata W W W W (World Wide Web War), ovvero uno degli attacchi da parte del gruppo più grande e importante realizzato sul web.
&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
Infine uno degli eventi più recenti è stato quello contro lo Stato Islamico, infatti gli anonymous hanno bloccato e sospeso tutti gli account social di coloro che avessero a che fare con lorganizzazione dellISIS, a causa di azioni terroristiche condotte da quest&amp;#8217;ultima, e tuttora danno la caccia agli esponenti del movimento per arrestarlo.
&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
Fonti: &lt;a href=&quot;https://www.youtube.com/watch?v=YJmRqgBE_t8&quot;&gt;www.youtube.com&lt;/a&gt;&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;highlight&quot;&gt;&lt;pre&gt;&lt;code class=&quot;language-&quot; data-lang=&quot;&quot;&gt;&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;p&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;a href=&quot;https://www.youtube.com/embed/LiFrjbjASk4?feature=player_embedded&quot;&amp;gt;https://www.youtube.com/embed/LiFrjbjASk4?feature=player_embedded&amp;lt;/a&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:justify;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span lang=&quot;EN-US&quot; style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;font-size:10pt;&quot;&amp;gt;We are Anonymous.&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span lang=&quot;EN-US&quot; style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;font-size:10pt;&quot;&amp;gt; We are legion.&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span lang=&quot;EN-US&quot; style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;font-size:10pt;&quot;&amp;gt; We do not forgive. &amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span lang=&quot;EN-US&quot; style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;font-size:10pt;&quot;&amp;gt;We do not forget. &amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span lang=&quot;EN-US&quot; style=&quot;background:white;font-family:Arial, sans-serif;font-size:10pt;&quot;&amp;gt;Expect us&amp;lt;/span&amp;gt;!
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot;&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&amp;lt;p&amp;gt;
&amp;lt;div class=&quot;MsoNormal&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&amp;gt;
&amp;lt;span lang=&quot;EN-US&quot;&amp;gt;                                                                                                        Gabriele Corso&amp;lt;/span&amp;gt;
&amp;lt;/div&amp;gt;
&lt;/code&gt;&lt;/pre&gt;&lt;/div&gt;</content>
</entry>
<entry>
<title>L&#8217;anonimato violato di TOR</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/73"/>
<updated>2015-04-13T00:27:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/lanonimato-violato-di-tor</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Miliardi di persone usano giornalmente internet, ma sono poche quelle a conoscenza del suo lato oscuro, il deep web,nel quale sono presenti siti che gestiscono business illegali (dalla vendita di account rubati alla clonazione di carte di credito) e al quale tutti possono accedere tramite &amp;#8220;Tor&amp;#8221;. Questo è un software che rende chi lo utilizza invisibile, poichè nasconde l&amp;#8217;indirizzo IP del computer tramite la crittografia a strati, da qui il nome scelto che sta per &amp;#8220;The Onion Router&amp;#8221;. Infatti grazie a Tor l&amp;#8217;utente si collega al sito che vuole visitare passando però da una serie di altri server che fungono da router e cifrano la comunicazione.&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/a2cc6-tor_newsbitcoin.jpg&quot; style=&quot;margin-left:1em;margin-right:1em;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;196&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/a2cc6-tor_newsbitcoin.jpg&quot; width=&quot;320&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
foto presa da &lt;a href=&quot;http://www.newsbitcoin.it/190/tor-installazione-e-configurazione/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;newsbitcoin.it&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;Tuttavia, dal 30 Gennaio al 4 Luglio 2014, Tor è stato colpito da attacchi da parte dell&amp;#8217;FBI che miravano a togliere l&amp;#8217;anonimato. Il bersaglio dell&amp;#8217;attacco non sono state solo le persone che hanno utilizzato il software per la navigazione anonima, ma anche chi creava e gestiva siti web e servizi online in maniera anonima. Le persone a rischio infatti erano quelle che visitavano i siti che erano stati precedentemente compromessi, ovvero quei siti che incorporavano nel loro codice il payload.&lt;br&gt;
Il payload è un tipo di shellcode, ovvero un piccolo pezzo di codice, che sfrutta una vulnerabilità del software per lanciare un command shell dal pc infetto ed eseguire determinate funzioni. Questo payload, chiamato magneto, si avviava in un pezzo non mappato di memoria e mandava comandi ARP all&amp;#8217;host e in seguito si connetteva tramite una semplice richiesta HTTP a un indirizzo localizzato in Virginia USA. Questa richiesta avveniva al di fuori di TOR, in maniera tale da esporre, oltre l&amp;#8217;indirizzo MAC, l&amp;#8217;IP del computer.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Sullo smascheramento delle identità di persone che fanno uso di software come TOR però si sono create due correnti di pensiero diverse. Una da più peso all&amp;#8217;aspetto negativo che deriva dal fatto di concedere l&amp;#8217;anonimato e si schiera a favore di questi metodi per rivelare l&amp;#8217;identità di chi naviga su tali software, come per esempio la Russia che è arrivata a offrire 3,9 milioni di rubli a chiunque trovasse un modo per togliere l&amp;#8217;anonimato agli utenti del sistema. L&amp;#8217;altra corrente di pensiero, della quale fa parte anche il movimento &amp;#8220;Anonymous&amp;#8221;, crede sia necessario avere un modo per restare invisibili sulla rete poichè questi sistemi sono usati anche da attivisti politici che si trovano in paesi in cui vige una forte censura e quindi l&amp;#8217;anonimato gli permette di non essere rintracciati dai loro governi.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;fonti[&lt;a href=&quot;http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2014-07-31/tor-attacco-hacker-ha-violato-mesi-anonimato-utenti-204102.shtml?uuid=ABCPcFgB&quot;&gt;ilsole24ore.com&lt;/a&gt; , &lt;a href=&quot;http://it.ibtimes.com/lanonimato-sul-web-violato-6-mesi-la-rete-tor-colpita-dagli-hacker-1353982&quot;&gt;ibtimes.com&lt;/a&gt;]&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;                                                                                                                                                                                                                                                                               Eugenio Corso &lt;/p&gt;
&lt;div&gt;
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Tempo di elezioni</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/78"/>
<updated>2015-04-12T20:36:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/tempo-di-elezioni</id>
<content type="html">&lt;blockquote class=&quot;tr_bq&quot;&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;color:#555555;display:inline !important;float:none;font-family:Helvetica, Arial, Helvetica, Geneva, sans-serif;font-style:normal;font-variant:normal;font-weight:normal;letter-spacing:normal;line-height:20px;text-align:left;text-indent:0;text-transform:none;white-space:normal;widows:1;word-spacing:0;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:large;&quot;&gt;&lt;i&gt;&amp;#8220;Lutilizzo dei bambini per fini politici? Piuttosto abietto. &lt;/i&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;color:#555555;display:inline !important;float:none;font-family:Helvetica, Arial, Helvetica, Geneva, sans-serif;font-style:normal;font-variant:normal;font-weight:normal;letter-spacing:normal;line-height:20px;text-align:left;text-indent:0;text-transform:none;white-space:normal;widows:1;word-spacing:0;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:large;&quot;&gt;&lt;i&gt;Perfino più abietto di quello degli agnellini imbracciati in periodo pasquale. Peggio di Giorgia Meloni immortalata dal verduraio o di Fassino che fissa lo schermo di un computer spento. Ma a parte questo la bimba bionda in questa foto sembra il cappello nero di Magritte: ruba la scena, segna con un gesto forse involontario il ridicolo che appesantisce laria.&amp;#8221;&lt;/i&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://mantellini.it/&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;Massimo Mantellini&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.mantellini.it/wp-content/uploads/2015/04/Schermata-2015-04-10-alle-23.55.01-600x507.jpg&quot; style=&quot;margin-left:1em;margin-right:1em;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; src=&quot;http://www.mantellini.it/wp-content/uploads/2015/04/Schermata-2015-04-10-alle-23.55.01-600x507.jpg&quot; height=&quot;270&quot; width=&quot;320&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://www.mantellini.it/wp-content/uploads/2015/04/Schermata-2015-04-05-alle-18.14.54.jpg&quot; style=&quot;margin-left:1em;margin-right:1em;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; src=&quot;http://www.mantellini.it/wp-content/uploads/2015/04/Schermata-2015-04-05-alle-18.14.54.jpg&quot; height=&quot;251&quot; width=&quot;320&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;&lt;span id=&quot;goog_1004488977&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;span id=&quot;goog_1004488978&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
</content>
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<entry>
<title>Bitwhisper, dove anche la rete non arriva</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/82"/>
<updated>2015-04-09T19:17:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/bitwhisper-dove-anche-la-rete-non-arriva</id>
<content type="html">&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Lo scorso 26 marzo 4 ricercatori della Ben Gurion University in Israele hanno sviluppato Bitwhisper, un inconsueto malware per PC che dimostra la possibilita` di penetrare macchine anche non connesse in rete.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;In informatica si usa il termine &lt;i&gt;air-gapped device &lt;/i&gt;per denotare due terminali fisicamente separati, uno dei quali e` connesso ad internet mentre l&amp;#8217;altro e` completamente offline: tutto il lavoro sensibile viene svolto sul dispositivo offline e successivamente trasferito (magari con un drive usb) sul pc connesso e pubblicato in rete.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Queste precauzioni si basano sul presupposto che un pc non connesso ad internet sia sicuro da vettori di attacco, e che anche se infetto non puo` ricevere comandi.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Bitwhisper e` la dimostrazione che e` possibile fare breccia in questi sistemi attraverso lo sfruttamento dei sensori termici installati in ogni macchina per prevenire il surriscaldamento.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div class=&quot;separator&quot; style=&quot;clear:both;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=EWRk51oB-1Y&amp;w=320&amp;h=266]&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;In questo video viene illustrato l&amp;#8217;attacco: innanzitutto in entrambi i pc e` installato il malware che attraverso l&amp;#8217;uso del processore, della scheda video e opzionalmente di tutte le altre componenti hardware innalza in maniera controllata la temperatura della macchina dove e` installata, aspettando che l&amp;#8217;altra macchina percepisca con i propri sensori questo innalzamento e trasmetta indietro un segnale di conferma. Il sistema di comunicazione e` molto simile al codice morse e un innalzamento di un grado puo` venir tradotto in un bit di segnale.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Tramite questa tecnica e` possibile trasmettere 8 bit di segnale all&amp;#8217;ora a PC ad un massimo di 40 centimetri di distanza. In questo modo viene azionato il piccolo lancia missili giocattolo sul PC di destra.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Nonostante in precedenza siano state mostrate tecniche piu` efficaci per penetrare dispositivi &lt;i&gt;air-gapped &lt;/i&gt;come ad esempio segnali radio, frequenze non udibili e segnali elettromagnetici, Bitwhisper e` il piu` interessante perche` il primo a permettere non solo l&amp;#8217;intercettazioni di dati, ma anche l&amp;#8217;invio di segnali. Una macchina infettata da Bitwhisper puo` effettuare ping e handshake oltre che ricevere comandi ed e` molto difficile da tracciare in quanto le fluttuazioni di calore sono minime e molto frequenti nei computer.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Al momento non ci sono prove credibili che questo exploit sia stato usato da cracker o da agenzie di spionaggio, ma in precedenza -stando ai leak di Snowden- l&amp;#8217;NSA ha sfruttato tecniche di infezione anche piu` sofisticate per &lt;a href=&quot;http://www.nytimes.com/2014/01/15/us/nsa-effort-pries-open-computers-not-connected-to-internet.html?_r=1&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;iniettare malware&lt;/a&gt; in PC non connessi in rete delle centrali iraniane.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;Francesco Mecca&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt; &lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;line-height:100%;margin-bottom:0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
</content>
</entry>
<entry>
<title>Il Big Bang dei Big Data</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/85"/>
<updated>2015-04-06T00:44:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/il-big-bang-dei-big-data</id>
<content type="html">&lt;p&gt;“Perche` sto puntando tutto sul deep learning? Perche&amp;#8217; sara` il nuovo Big Bang”&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Cosi` ha parlato il CEO di Nvidia Jensen Huang il 3 marzo scorso alla sua &lt;a href=&quot;http://www.gputechconf.com/&quot;&gt;GTC 2015&lt;/a&gt;.&lt;br&gt;
L&amp;#8217;attenzione di Huang si e` concentrata sul deep learning e come le deep neural networks negli ultimi anni abbiano compiuto progressi impressionanti tali da superare il cervello umano nei test di analisi immagine.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Molta della ricerca negli ultimi anni, in particolare dal 2012 ad oggi, si sta concentrando sul programmare algoritmi tali da consentire alle intelligenze artificiali di processare dati in maniera gerarchica e organizzata tramite l&amp;#8217;apprendimento progressivo dei livelli di rappresentazione.&lt;br&gt;
E` una scienza che acquista un&amp;#8217;importanza fondamentale, anzi diventa un requisito necessario nel campo dei Big Data.&lt;/p&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/gratis.png&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; src=&quot;https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2F2.bp.blogspot.com%2F-71lrlU3SeNo%2FVSGcwmXDJKI%2FAAAAAAAAAAc%2F8CVzgBBpV7Y%2Fs1600%2Fgratis.PNG&amp;container=blogger&amp;gadget=a&amp;rewriteMime=image%2F*&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
gratis: il paradosso del Web 2.0
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Come possono mantenersi in vita aziende come Google, Facebook, Twitter e moltissime altre che gratuitamente offrono agli utenti finali servizi?&lt;br&gt;
I dati sono la risposta economica a: “Iscriviti, e&amp;#8217; gratis e lo sarà sempre” e lo sfruttamento di essi rende possibile le ricerche di marketing, la progettazione di gadget e sopratutto le previsioni a breve termine di trend economici, flessioni di mercato, insomma il futuro della societa&amp;#8217;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;I dati cosi` raccolti pero` nella maggior parte dei casi sono non organizzati e a risolvere questo dilemma interviene il deep learning che si occupa di gestire, ordinare ed integrare i dati provenienti dalle sorgenti analizzate. Perfezionare il deep learning significa poter integrare e comprendere ogni singolo flusso di dati all&amp;#8217;interno del grande mare dei big data.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Jensen continua il suo discorso affermando che: “Oggi c&amp;#8217;e` una mole di dati troppo estesa per poter comprendere cosa stia accadendo. Un super computer grazie al deep learning potra` in futuro offrirci previsioni quanto piu` attendibili, previsioni che l&amp;#8217;uomo non potrebbe nemmeno percepire. In futuro grazie a tutti i dispositivi connessi in internet avremo dati di qualsiasi genere. Anche quelli piu&amp;#8217; impensabili: in base ai dati raccolti potremo dire, per esempio, se in un determinato luogo si sta svolgendo una rapina od una sommossa.”&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Questa informazione per me rappresenta un lapsus ed e` l&amp;#8217;aspetto piu` critico dei big data: l&amp;#8217;abbattimento di ogni riservatezza personale tramite la concessione indiscriminata di dati abbatte ogni limite alla possibilita` di tecnocontrollo sul presente e sul futuro.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;&lt;a href=&quot;https://hbr.org/2014/11/with-big-data-comes-big-responsibility&quot;&gt;With Big Data Comes Big Responsibility&lt;/a&gt; afferma l&amp;#8217;Harvard Business Center; ma davvero tutti i nostri dati generati dalle nostre attivita&amp;#8217; in rete sono esclusivamente proprieta` dei giganti del Web? E&amp;#8217; giusto che anche le nostre attivita` al di fuori del Web, come i nostri &lt;a href=&quot;http://www.bloomberg.com/bw/articles/2013-08-08/your-medical-records-are-for-sale&quot;&gt;registri medici&lt;/a&gt; siano venduti e sfruttati commercialmente o a fini di controllo sociale? &lt;/p&gt;
&lt;table align=&quot;center&quot; cellpadding=&quot;0&quot; cellspacing=&quot;0&quot; class=&quot;tr-caption-container&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;a href=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/9276962702_57d9bfddd4_o.jpg&quot; style=&quot;margin-left:auto;margin-right:auto;&quot;&gt;&lt;img border=&quot;0&quot; height=&quot;400&quot; src=&quot;http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/9276962702_57d9bfddd4_o.jpg?w=300&quot; width=&quot;400&quot; /&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class=&quot;tr-caption&quot; style=&quot;text-align:center;&quot;&gt;
&lt;div class=&quot;attribution-info&quot;&gt;
&lt;a class=&quot;owner-name truncate&quot; href=&quot;https://www.flickr.com/photos/adactio/&quot; title=&quot;Go to Jeremy Keith&#39;s photostream&quot;&gt;Jeremy Keith&lt;/a&gt;
&lt;div class=&quot;view follow-view clear-float photo-attribution&quot; id=&quot;yui_3_16_0_1_1434565601596_716&quot;&gt;
&lt;span class=&quot;relationship&quot;&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;E` inutile chiedere regolamentazione ai governi che purtroppo sembrano ignorare le implicazioni etiche di queste pratiche oppressive, anzi in alcuni casi le sfruttano in proprio favore. E` utopico pensare di poter convincere le aziende a rinunciare a questi dati che rappresentano la loro linfa vitale.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La via di uscita sembra essere una sola, anche se poco desiderabile: &lt;a href=&quot;http://en.wikipedia.org/wiki/Opt-out&quot;&gt;l&amp;#8217;opt out&lt;/a&gt; ovvero la rinuncia consapevole da parte dell&amp;#8217;utente al servizio.&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;text-align:right;&quot;&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;
</content>
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<title>Ci presentiamo</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/87"/>
<updated>2015-04-04T13:50:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/ci-presentiamo</id>
<content type="html">&lt;p&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Salve a tutti,&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;siamo tre studenti della facolta` di ingegneria del Politecnico di Torino ed abbiamo aperto questo blog come strumento di giudizio per il corso di &lt;/span&gt;&lt;a href=&quot;http://rivoluzionedigitale.polito.it/&quot; target=&quot;_blank&quot; rel=&quot;nofollow&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Rivoluzione Digitale&lt;/span&gt;&lt;/a&gt;&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Aprire un blog per noi e` un gesto molto significativo: siamo nati nel 1995 percio` possiamo essere considerati “nativi digitali” ed abbiamo assistito ad una sempre piu` larga, per certe prospettive globale espansione del mondo di internet e dei computer e toccato con mano le conseguenze che questa espansione ha avuto sulla societa`. &lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Sia che si pensi alle BBS degli anni 70 o ai social networks di oggi il Web e` stato ed e` tutt&amp;#8217;ora in gran parte il prodotto dei contenuti degli utenti che ogni volta che compiono un azione online lasciano tracce digitali e anche inconsapevolmente permettono l&amp;#8217;espansione del mondo digitale.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Il blog e` lo strumento che noi nativi digitali consapevoli abbiamo scelto per lasciare la nostra impronta in rete con lo stesso spirito con cui si accende una lanterna cinese, con la consapevolezza che ogni strumento di comunicazione e attivismo e` un piccolo passo verso un mondo piu&amp;#8217; democratico.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;I temi che ci proponiamo di trattare riguardano il mondo del digitale ma con particolare attenzione all&amp;#8217;anonimato e alla privacy, parole che per alcuni non hanno piu` senso nel mondo del Web 2.0.&lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Per noi queste due parole invece sono sempre piu` rilevanti, anzi fondamentali per costituire l&amp;#8217;identita` di un cittadino digitale, di un netizen non miope e ben attento agli abusi da parte dei poteri forti nell&amp;#8217;era digitale.&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Ci opponiamo alle parole dell&amp;#8217;onorevole Tiziano Motti che sostiene che: “L&amp;#8217;anonimato in rete e&amp;#8217; il contrario della democrazia che la rete stessa offre”, anzi crediamo che sia un presupposto necessario per una societa` libera e condizione necessaria per un uso autonomo e partecipativo della rete.&lt;/span&gt;&lt;br /&gt; &lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;&lt;br /&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Siate liberi di contattarci sul profilo twitter del gruppo &lt;span lang=&quot;en-US&quot;&gt;&lt;a href=&quot;https://twitter.com/caughtin_thenet&quot;&gt;@caughtin_thenet&lt;/a&gt;o anche sui nostri profili personali &lt;a href=&quot;https://twitter.com/EugenioCorso&quot;&gt;@EugenioCorso&lt;/a&gt; &lt;a href=&quot;https://twitter.com/GabrieleCorso95&quot;&gt;@GabrieleCorso95&lt;/a&gt; e &lt;a href=&quot;https://twitter.com/FrancescoMecca&quot;&gt;@FrancescoMecca&lt;/a&gt; .&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;&lt;span lang=&quot;en-US&quot;&gt;Siamo disponibili via email all&amp;#8217;indirizzo pescewanda3 [at] gmail.com : &lt;/span&gt;&lt;span lang=&quot;en-US&quot;&gt;e` possibile usare la &lt;a href=&quot;http://caught-in-thenet.blogspot.it/2015/03/chiave-pgp.html&quot; target=&quot;_blank&quot;&gt;nostra chiave PGP&lt;/a&gt; per scriverci.&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;
&lt;div style=&quot;line-height: 100%; margin-bottom: 0;&quot; align=&quot;RIGHT&quot;&gt;
&lt;span style=&quot;font-family: inherit;&quot;&gt;Francesco Mecca, Eugenio Corso, Gabriele Corso&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;
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<title>Chiave PGP</title>
<link href="francescomecca.eu/index.php/archives/90"/>
<updated>2015-03-31T22:36:00+02:00</updated>
<id>francescomecca.eu/index.php/archives/chiave-pgp</id>
<content type="html">&lt;p&gt;Questa e` la nostra chiave PGP con la quale possiamo essere contattati all&amp;#8217;indirizzo&lt;br&gt;
&lt;strong&gt;pescewanda3 [at] gmail.com&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;
&lt;div class=&quot;code&quot;&gt;
&amp;#8212;&amp;#8211;BEGIN PGP PUBLIC KEY BLOCK&amp;#8212;&amp;#8211;&lt;br /&gt;Version: GnuPG v2&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
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