Caught in the Net (Posts about web 2.0)francescomecca.euenContents © 2019 <a href="mailto:francescomecca.eu">Francesco Mecca</a> Wed, 06 Mar 2019 09:27:54 GMTNikola (getnikola.com)http://blogs.law.harvard.edu/tech/rssLa taglia unica del Web 2.0francescomecca.eu/blog/2015/6/1/la-taglia-unica-del-web-2-0/Francesco Mecca<div><p><a href="https://www.youtube.com/embed/e3Zs74IH0mc?feature=player_embedded">In questo discorso</a> al summit Web 2.0 del 2011 Chris Poole, il fondatore di 4chan, riflette sul concetto di identita` e di come stia cambiando con l’introduzione del Web 2.0.</p> <p>Nel mare di Internet assistiamo a due spiagge molto lontane che delimitano lo spazio della nostra attivita`: l’anonimato e l’identita` virtuale (che ci identifica nel mondo reale).</p> <p>E` un po` come misurare i due poli opposti, Facebook e Google Plus che richiedono il tuo nome vero e quindi ogni attivita` online e` un riflesso del proprio io reale, e 4chan, una delle poche risorse anonime nel Web che permette a ciascun utente di fare post anonimi e discutere quindi senza una forma di censura.</p> <h4><span style="font-size: large;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></h4> <h5><span style="font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">The core problem is not the audience, is who you share out</span></span></h5> <p>Secondo Chris Poole, quando Google introdusse sul proprio social network la feature “circles”, ovvero la possibilita` di condividere i propri post solo con una parte dei propri followers (l’equivalente delle smart list di Facebook), si e` perso di vista il problema principale, ovvero che non importa l’audience bensi` quale versione di te condividi ).</p> <table class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;" cellspacing="0" cellpadding="0" align="center"> <tr> <td style="text-align: center;"> <a style="margin-left: auto; margin-right: auto;" href="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/d574d-twoheads.png"><img src="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/d574d-twoheads.png?w=300" alt="" width="400" height="200" border="0"></a> </td> </tr> <tr> <td class="tr-caption" style="text-align: center;"> <a href="http://www.jisc.ac.uk/blog/whats-the-cost-of-curating-content-in-the-digital-age-01-apr-2015">fonte</a> </td> </tr> </table> <p>Il Chris che parla al summit e` un Chris diverso dal Chris figlio, Chris fondatore di una startup, Chris admin di 4chan e magari, in un ipotetico futuro, Chris padre.</p> <p><u>L’ identita` e` un prisma.</u></p> <p>Facebook e gli altri giganti del web vogliono invece essere uno specchio della nostra identita`.</p> <h5><span style="font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">One size fits all</span></span></h5> <p>Il modello della taglia unica e` completamente opposto al principio per cui molte persone gestiscono vari account online. Su ogni account scegli di mostrare una parte di te e con il tempo ti costruisci un’identita` unica ed altrettanto vera.</p> <p>E` preoccupante che con il passare del tempo queste possibilita` vengano erose dai giganti del web.</p> <p>Spostiamo la nostra attenzione sulle generazioni future: da giovani si compiono naturalmente degli errori che poi ci lasciamo alle spalle crescendo.</p> <p>In un mondo dove la linea offline/online sta sbiadendo e non si puo` prendere le distanze da una monolitica identita` virtuale non solo perdiamo la possibilita` di lasciarci alle spalle delle scelte o degli sbagli, ma corriamo incontro al rischio di veder scomparire ogni sfumatura della nostra personalita`.</p> <p style="text-align: right;"> Francesco Mecca </p></div>conoscenzaDivario digitalefrancesco meccaidentitàPesceWandasocial mediaweb 2.0francescomecca.eu/blog/2015/6/1/la-taglia-unica-del-web-2-0/Mon, 01 Jun 2015 11:12:00 GMT