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id: 44
title: La prima volta non si scorda mai!
date: 2015-05-08T20:16:00+00:00
author: pesceWanda
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tags:
- nativi digitali
- prima esperienza
- prima volta
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Questa e` un’ intervista fatta da noi del blog per noi del blog dove descriviamo la nostra prima esperienza nel Web, le nostre prime impressioni e le avventure che in questi anni ci hanno aiutato a maturare confidenza e consapevolezza in Internet.
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#### ****A che eta` hai utilizzato per la prima volta il computer?
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Francesco: Mi ricordo che la prima volta che un computer varco\` la soglia di casa era l'anno 2000 poiche\` i miei genitori per lavoro si son trovati e si trovano tutt'ora ad usare giornalmente il computer ed ogni tanto permettevano anche a me di giocarci un pochino. A 6 anni ricevetti come regalo un grigio computer fisso che divenne da allora il mio personale.
Eugenio: La prima volta che utilizzai il computer avevo circa 10 anni, prima l’avevo visto solo utilizzare ai miei genitori, poi quando incominciai a fare le medie iniziai a utilizzare il computer per imparare a usare power point, con il quale scrissi e presentai la tesina degli esami di terza media, e questo mi fece acquisire una certa familiarita’ con il computer, anche se molto limitata.
Gabriele: La prima volta che ho utilizzato il computer ero un po’ piccolo, risale a nove anni fa e avevo dieci anni, spinto dalla curiosità di questo nuovo oggetto misterioso, mi piacque molto sin da subito, ovviamente a causa della presenza dei giochi, che erano le uniche cose che a quell’epoca usavo, naturalmente ero ignaro del suo vero potenziale e lo vedevo solo come un oggetto di divertimento.
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Francesco: Facevo la seconda elementare quando in casa arrivo` un modem ISDN 128kb/s e nel 2004 adottammo la banda larga con Telecom. Ero incuriosito dal mondo del Web che per me rappresentava il grande mare che Ulisse navigava con il suo equipaggio.
La curiosita` e` stato il principale motivo del mio approdo nel mondo del Web e tutt’ora mi spinge ad affrontare nuove sfide tecnologiche.
Eugenio: Risale al periodo in cui iniziai le medie la prima volta che andai su internet, il motivo fu che I professori chiedevano di fare ricerce su vari tipi di argomenti e io trovai comodo andare su Internet per trovare le informazioni che mi servivano, visto che sapevo di poterle trovare istantaneamente li’. Così, dopo aver chiesto il permesso ai miei genitori, aprii internet explorer e iniziai a navigare nel Web.
Gabriele: Qualche tempo dopo aver iniziato a utilizzare il computer venni a conoscenza di questo immenso mondo virtuale al quale si poteva accedere avendo una connessione. Il motivo principale era quello di dover fare una ricerca per la scuola, e internet risultava lo strumento perfetto per ciò a causa della grande quantità di dati che contiene e dell’immediatezza con cui si possono reperire.
Francesco: Inizialmente non ero cosciente che Internet fosse solo la base su cui si fonda il Web e che in realta` si completa con molti altri strumenti; quando organizzavo con i miei compagni LAN party e giocavamo in rete locale iniziai a chiedermi se effettivamente Internet avesse molto altro da offrire che le sole pagine online (indicizzate dai motori di ricerca) e cosa c’era al di la` del Web che fino ad allora conoscevo.
Eugenio: Questa consapevolezza l’ho sviluppata non all’inizio, ma con il passare del tempo aumentando la mia esperienza con il computer, ma fin dai primi anni di utilizzo capivo che c’era una distinzione tra I due grazie anche al fatto dell’utilizzo di messanger o la posta elettronica, in breve mi rendevo sempre piu’ conto che il web era solo una piccola parte di Internet e dei servizi che puo’ offrire che va oltre le pagine Web da visitare.
Gabriele: Col passare del tempo e usando sempre più il computer, mi resi conto che quello che io chiamavo internet era un insieme più vasto di quel che pensavo. La consapevolezza venne quando scoprii che non si poteva solo visitare siti, ma anche che esistevano servizi di posta elettronica per poter inviare le e-mail, oppure altri dove poter scaricare tutto ciò di cui avevo bisogno.
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Francesco: Sono cresciuto con il computer e i computer sono cresciuti con me. Tecnicamente sono un nativo digitale, mi sono sempre approcciato alle nuove tecnologie con molto interesse e un’ innata naturalezza. Mi sento figlio del digitale ma non mi sento allineato con la visione che i grandi giganti della rete hanno adottato e stanno cercando di diffondere. Spesso il web mi offre rifugio, spesso sono io stesso che lo rifuggo.
Eugenio: All’inizio no, pensavo che usare il computer e saperne utilizzare gli strumenti base fosse una cosa normale che tutti sapessero fare, ma poi mi accorsi che non era cosi`, il fatto che io sapessi utilzzare il computer sin da bambino e che mi ci trovassi a mio agio era legato al fatto di far parte di un periodo storico che ha visto I computer sempre piu` presenti nella vita quotidiana delle persone. Quindi quelli nati nel mio stesso periodo vedevano i computer come una cosa che e` sempre stata presente nella nosta quotidianita`,per questo molti ci definiscono con il termine “nativi digitali”, mentre le persone che appartengono a generazioni passate si sono trovate a fare i conti con questa nuova tecnologia a loro poco familiare e con cui, magari, hanno avuto difficolta’ ad approcciarsi.
Gabriele: Non e` un pensiero che e` nato subito quello di far parte della classe dei nativi digitali, si riscontra col tempo, quando scopri che il modo di crescere delle persone di generazioni precedenti era diverso, perche` non avevano nessun rapporto con la tecnologia perché era meno presente, infatti per noi e` qualcosa che siamo abituati a vedere sin da piccoli e ci cresciamo, mentre le altre generazioni hanno visto e vissuto il cambiamento dovendosi adattare.
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Francesco: Nei primi anni tutta la mia attivita` informatica si concentrava nello scoprire cosa internet aveva da offrire. Appena venni a conoscenza del protocollo Bittorrent (era appena il 2004) iniziai ad approfondire il vasto campo del p2p e la condivisione online dei contenuti. La maggior parte del tempo la trascorrevo provando e approfondendo vari protocolli di messaggistica, scambio dati e successivamente, con gli strumenti necessari, algoritmi crittografici.
Nei primi anni Internet e` stato per me un cappello magico dal quale potevo estrarre conigli o nascondere me stesso. Dalle scuole medie in poi scopri nel mondo digitale un tempio di cultura e di conoscenza (non sempre ortodossa e ancora piu` affascinante). A partire dalla diffusione del “Web 2.0” la mia coscienza digitale e` evoluta sempre piu` in fretta mentre vedevo una piccola parte del mio mondo invasa dai “colossi” dell’industria moderna che per per un ingenuo ragazzo liceale, quale io ero, non avevano ancora peso. Mentre lo spazio in rete si restringeva la mia consapevolezza del mondo digitale aumentava: tutt’ora assisto a cambiamenti forti nel panorama dell’informatica che si discostano dalla mia visione, e dal mio utilizzo del web, ma che per il principio di azione e reazione mi fanno comprendere chi sono e che tipo di nativo digitale voglio essere.
Eugenio: Sicuramente il mio rapporto con internet e` cambiato nel corso degli anni, infatti nei primi tempi usavo internet per fare ricerche sul web o chattare con I miei amici tramite servizi quali messenger, ma con il passare del tempo divenni sempre piu` consapevole dei servizi che internet offriva, iniziai a informarmi su argomenti di attualita’ o che mi interessavano, giocare a giochi online o anche in rete locale con amici, fare acquisti su vari siti di e-commerce e intrattenermi sulle varie piattaforme che si possono trovare che si sono sostituite alla televisione. Posso dire dal mio punto di vista che internet e` senz’altro un vastissimo luogo che offre molte occasioni sia di crescita culturale, vista la quantita’ di informazioni che vi si possono trovare, sia personale, poiche` e` anche un luogo di incontro tra persone che si confrontano tra loro, anche se a volte possono trovarsi contenuti espliciti. Vista l’importanza di internet e` bene maturare una coscienza diditale quanto piu` consapevole per far in modo che le nostre azioni sulla rete siano eticamente corrette e quindi evitare di scaricare file piratati, o evitare azioni di cyberbullismo contro altre persone e tutti quei comportamenti che possono danneggiare gli altri.
Gabriele: Crescendo ovviamente il mio rapporto con Internet e` cambiato, mentre prima quando ero piccolo lo usavo per giocare, col passare del tempo ho scoperto che Internet e` molto di piu`, mette in contatto le persone, è un mezzo per la diffusione di informazioni, musica e molto altro. Oggi lo uso principalmente per i social, ascoltare musica, comprare articoli e anche quando posso restare informato. Durante questi anni e` cambiata anche la mia considerazione su Internet, infatti pensavo erroneamente che fosse un posto innocuo, ma mi dovetti ricredere perche` non è un luogo adatto a tutti a causa dei contenuti espliciti che contiene. Per quanto riguarda la coscienza digitale questa è una caratteristica che si può sviluppare una volta che si è a conoscenza di averla, perché ogni cosa che facciamo su Internet ha un peso, grande o piccolo che sia, e dobbiamo esserne a conoscenza per limitare eventuali danni o per trarne beneficio, infatti personalmente ogni volta che faccio qualcosa su Internet mi chiedo sempre quali potrebbero essere le conseguenze della mia azione, cosa che dovrebbe fare chiunque.