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<?xml-stylesheet type="text/xsl" href="../assets/xml/rss.xsl" media="all"?><rss version="2.0" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom"><channel><title>Caught in the Net (Posts about nativi digitali)</title><link>francescomecca.eu</link><description></description><atom:link href="francescomecca.eu/categories/nativi-digitali.xml" rel="self" type="application/rss+xml"></atom:link><language>en</language><copyright>Contents © 2023 &lt;a href="mailto:francescomecca.eu"&gt;Francesco Mecca&lt;/a&gt; </copyright><lastBuildDate>Wed, 30 Aug 2023 15:57:17 GMT</lastBuildDate><generator>Nikola (getnikola.com)</generator><docs>http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss</docs><item><title>Nativi digitali: oltre il recinto della Generazione Google</title><link>francescomecca.eu/blog/2015/6/12/nativi-digitali-oltre-il-recinto-della-generazione-google/</link><dc:creator>Francesco Mecca</dc:creator><description>&lt;p&gt; &lt;/p&gt;
&lt;blockquote class="tr_bq"&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style="font-family: inherit;"&gt;Facebook per molti utenti è lunico sito visitato, tanto da essere per molti sinonimo e sostituto integrale di Internet. Qui le regole duso vengono decise unilateralmente, senza dibattito […] È un ambiente chiuso, controllato secondo criteri bizzarri e soprattutto insindacabili. Il parco pubblico è stato sostituito dal centro commerciale. E a&lt;span style="font-family: inherit;"&gt;d&lt;/span&gt; un miliardo e cento milioni di utenti questo va benissimo. &lt;/span&gt;&lt;br&gt; &lt;span style="font-family: inherit;"&gt;&lt;br&gt; I dati indicano che stiamo rinunciando progressivamente agli elementi tecnici fondamentali che hanno permesso lo sviluppo della Rete, sostituendoli con un ecosistema hardware e software progressivamente sempre più chiuso. La mia preoccupazione è che tutto questo non crea nativi digitali. Crea polli di batteria&lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;Cosi` si chiude l&lt;a href="http://www.agendadigitale.eu/competenze-digitali/550_per-favore-non-chiamateli-nativi-digitali.htm"&gt;articolo&lt;/a&gt; di &lt;a href="http://www.attivissimo.net/"&gt;Paolo Attivissimo&lt;/a&gt; sui (falsi) nativi digitali, su quelli che per molti genitori sono piccoli Mozart della tecnologia capaci di maneggiare con naturalezza dispositivi piatti e lucidi e di navigare senza impacci in un mare di icone quadrate.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ma fra queste icone non si cela la conoscenza.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Gli smartphone e tutti i dispositivi che molti di noi definiscono perfino &lt;a href="http://www.ilpost.it/2014/10/07/recensione-iphone-6-plus-mantellini/"&gt;&lt;em&gt;intimi&lt;/em&gt;&lt;/a&gt; __nonostante rendono la connessione al web trasparente, impalpabile, sono scatole chiuse sia fisicamente che &lt;u&gt;legalmente&lt;/u&gt;, e ci privano quindi della possibilita` (e del diritto) di smontare, aprire, guardare e diventare &lt;em&gt;hacker&lt;/em&gt; (nel senso originario del &lt;a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Hacker_%28programmer_subculture%29"&gt;termine&lt;/a&gt;).&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;I dispositivi mobili non stanno costruendo la strada verso la conoscenza e la liberta` democratica, stanno fissando attorno a noi un alto recinto protetto dal falso mito di un Web 2.0 democratico.&lt;/p&gt;
&lt;h5&gt;&lt;span style="font-size: x-large;"&gt;&lt;span style="font-weight: normal;"&gt;Chi trova un amico… trova un business&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;&lt;span style="font-weight: normal;"&gt; &lt;/span&gt;&lt;/h5&gt;
&lt;p&gt;Nel 1970 gli sviluppatori del sistema &lt;a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Xerox_Star"&gt;Xerox Star&lt;/a&gt; introdussero nei loro sistema il &lt;a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Metafora_della_scrivania"&gt;Desktop&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La “scrivania” non e` altro che una &lt;u&gt;metafora&lt;/u&gt; che venne usata da &lt;a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Kay"&gt;Alan Kay&lt;/a&gt; e dal &lt;a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Xerox_Palo_Alto_Research_Center"&gt;centro di ricerca Xerox&lt;/a&gt; per poter permettere agli utenti di orientarsi in un ambiente del tutto estraneo utilizzando metafore che si ricollegano ad oggetti del tutto conosciuti.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;40 anni dopo il desktop e` praticamente scomparso, non serve perche` ormai i nuovi dispositivi portatili sono fool-proof (almeno per i “nativi digitali”) ed invece si e` affermata una nuova metafora vincente: &lt;em&gt;lamicizia&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Lamicizia e` la metafora che alimenta il business delle piattaforme nel mondo del web sociale, e le stesse piattaforme agiscono da filtro per la nostra esperienza nel web e nel mondo reale. Cosi` come i fotografi con la passione e lesperienza sviluppano locchio da inquadratura, i “nativi digitali” acquisiscono locchio da social, quella skill che permette loro di riconoscere loccasione giusta per misurarsi con una condivisione in piu`.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Ma la metafora dellamicizia sta anche alimentando attorno a noi una “&lt;a href="http://dontbubble.us/"&gt;filter bubble&lt;/a&gt;” che attraverso algoritmi sceglie cosa nasconderci. La ricerca di Google, in generale tutto il web della “smart personalization”, come definito da &lt;a href="http://www.thefilterbubble.com/"&gt;Eli Pariser&lt;/a&gt; nel suo libro “&lt;a href="http://www.amazon.co.uk/Filter-Bubble-What-Internet-Hiding/dp/067092038X/"&gt;What the Internet is hiding from you&lt;/a&gt;“, non fa altro che restituirci una ricerca distorta e chiusa tra noi e i nostri &lt;em&gt;amici&lt;/em&gt;, dei risultati che “sono percepiti” come migliori.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Inoltre cosa succede quando, cosi` come lo studente reputato dal professore poco intelligente finisce per agire come tale, il nostro motore di ricerca e il nostro social network decidono chi siamo?&lt;/p&gt;
&lt;h5&gt;&lt;span style="font-size: x-large;"&gt;Che la rete non ci catturi&lt;/span&gt;&lt;/h5&gt;
&lt;blockquote class="tr_bq"&gt;
&lt;div class="qt"&gt;
dsully: please describe web 2.0 to me in 2 sentences or less.&lt;br&gt; jwb: you make all the content. they keep all the revenue &lt;a href="http://www.bash.org/?779320"&gt;bash.org&lt;/a&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;/blockquote&gt;
&lt;p&gt;Se il Web di &lt;a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Tim_Berners-Lee"&gt;Tim Berners Lee&lt;/a&gt; era il Web della possibilita`, il Web 2.0 e` il Web della consapevolezza.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Dobbiamo imparare a tracciare un confine fra noi e le piattaforme, dobbiamo capire quanto sono alti i muri che “gli ecosistemi digitali”, termine quanto mai improprio, costruiscono attorno a noi, dobbiamo sapere quali dati sono nostri, quali dati possiamo barattare.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per evitare che il servizio ci trasformi in servitori.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;Per evitare che la piattaforma si trasformi in una gabbia dorata.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;E soprattutto perche` per pensare digitale e` comunque necessario prima pensare.&lt;/p&gt;
&lt;table class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;" cellspacing="0" cellpadding="0" align="center"&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style="text-align: center;"&gt;
&lt;a style="margin-left: auto; margin-right: auto;" href="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/e41d5-infrastructures.png"&gt;&lt;img src="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/e41d5-infrastructures.png?w=300" alt="" width="640" height="304" border="0"&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class="tr-caption" style="text-align: center;"&gt;
&lt;a href="http://www.xkcd.com/743/"&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;p&gt;Nei prossimi anni si creera` un divario sempre piu` ampio fra chi ha &lt;u&gt;scelto&lt;/u&gt; come modellare la propria identita` digitale e chi, invece, non ha lo sguardo piu` lungo del suo schermo e si lascia guidare da un meccanicismo acritico quanto mai radicato nella moderna societa` dei consumi.&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;La strada per la riduzione del divario digitale e la democratizzazione del web passa per le scuole e listruzione, forse uno dei pochi settori dove le istituzioni pubbliche hanno piu` potere della macchina del denaro della Silicon Valley.&lt;/p&gt;
&lt;div style="text-align: right;"&gt;
Francesco Mecca
&lt;/div&gt;</description><category>nativi digitali</category><category>Paolo attivissimo</category><category>PesceWanda</category><category>polli digitali</category><guid>francescomecca.eu/blog/2015/6/12/nativi-digitali-oltre-il-recinto-della-generazione-google/</guid><pubDate>Fri, 12 Jun 2015 23:57:00 GMT</pubDate></item><item><title>La prima volta non si scorda mai!</title><link>francescomecca.eu/blog/2015/5/8/la-prima-volta-non-si-scorda-mai/</link><dc:creator>Francesco Mecca</dc:creator><description>&lt;p&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;Questa e` un intervista fatta da noi del blog per noi del blog dove descriviamo la nostra prima esperienza nel Web, le nostre prime impressioni e le avventure che in questi anni ci hanno aiutato a maturare confidenza e consapevolezza in Internet. &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;h5&gt;&lt;strong&gt;&lt;span style="font-weight:normal;"&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt; &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/strong&gt;&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;&lt;strong&gt;&lt;span style="font-weight:normal;"&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/strong&gt;&lt;span style="font-weight:normal;"&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;A che eta` hai utilizzato per la prima volta il computer?&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;&lt;span style="font-weight:normal;"&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt; &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h5&gt;
&lt;p&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;Francesco: &lt;/b&gt;Mi ricordo che la prima volta che un computer varco` la soglia di casa era l'anno 2000 poiche` i miei genitori per lavoro si son trovati e si trovano tutt'ora ad usare giornalmente il computer ed ogni tanto permettevano anche a me di giocarci un pochino. A 6 anni ricevetti come regalo un grigio computer fisso che divenne da allora il mio personale. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;&lt;br&gt;Eugenio: &lt;/b&gt;La prima volta che utilizzai il computer avevo circa 10 anni, prima lavevo visto solo utilizzare ai miei genitori, poi quando incominciai a fare le medie iniziai a utilizzare il computer per imparare a usare power point, con il quale scrissi e presentai la tesina degli esami di terza media, e questo mi fece acquisire una certa familiarita con il computer, anche se molto limitata. &lt;br&gt; &lt;/span&gt;&lt;br&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;Gabriele:&lt;/b&gt; La prima volta che ho utilizzato il computer ero un po piccolo, risale a nove anni fa e avevo dieci anni, spinto dalla curiosità di questo nuovo oggetto misterioso, mi piacque molto sin da subito, ovviamente a causa della presenza dei giochi, che erano le uniche cose che a quellepoca usavo, naturalmente ero ignaro del suo vero potenziale e lo vedevo solo come un oggetto di divertimento. &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;h5&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt; &lt;br&gt;&lt;/span&gt;&lt;/h5&gt;
&lt;table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;"&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style="text-align:center;"&gt;
&lt;a href="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/dac55-9297-windows-start-button-on-a-computer-screen-pv.jpg" style="margin-left:auto;margin-right:auto;"&gt;&lt;img border="0" height="265" src="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/dac55-9297-windows-start-button-on-a-computer-screen-pv.jpg?w=300" width="400"&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class="tr-caption" style="text-align:center;"&gt;
&lt;a href="http://www.publicdomainpictures.net/view-image.php?image=1829&amp;amp;picture=internet-browsing" target="_blank"&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;f&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;onte&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;div class="separator" style="clear:both;text-align:center;"&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;
&lt;/p&gt;&lt;div class="separator" style="clear:both;text-align:center;"&gt;
&lt;/div&gt;
&lt;p&gt;
&lt;/p&gt;&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;Quando ti sei approcciato ad Internet la prima volta e cosa ti ha spinto? &lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;span style="font-size:small;"&gt;Francesco: &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/b&gt;Facevo la seconda elementare quando in casa arrivo` un modem ISDN 128kb/s e nel 2004 adottammo la banda larga con Telecom. Ero incuriosito dal mondo del Web che per me rappresentava il grande mare che Ulisse navigava con il suo equipaggio. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;La curiosita` e` stat&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;o&lt;/span&gt; &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;il&lt;/span&gt; principale &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;motivo &lt;/span&gt;del mio approdo nel mondo del Web e tuttora mi spinge ad affrontare nuove sfide tecnologiche. &lt;br&gt; &lt;/span&gt;&lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;span style="font-size:small;"&gt;&lt;b&gt;Eugenio:&lt;/b&gt;&lt;/span&gt; Risale al periodo in cui iniziai le medie la prima volta che andai su internet, il motivo fu che I professori chiedevano di fare ricerce su vari tipi di argomenti e io trovai comodo andare su Internet per trovare le informazioni che mi servivano, visto che sapevo di poterle trovare istantaneamente li. Così, dopo aver chiesto il permesso ai miei genitori, aprii internet explorer e iniziai a navigare nel Web. &lt;br&gt; &lt;/span&gt;&lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;span style="font-size:small;"&gt;&lt;b&gt;Gabriele:&lt;/b&gt;&lt;/span&gt; Qualche tempo dopo aver iniziato a utilizzare il computer venni a conoscenza di questo immenso mondo virtuale al quale si poteva accedere avendo una connessione. Il motivo principale era quello di dover fare una ricerca per la scuola, e internet risultava lo strumento perfetto per ciò a causa della grande quantità di dati che contiene e dellimmediatezza con cui si possono reperire. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;
&lt;/p&gt;&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;Internet e Web: come si e` sviluppata in te la consapevolezza che non fossero la stessa cosa? &lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;Francesco:&lt;/b&gt; Inizialmente non ero cosciente che Internet fosse solo la base su cui si fonda il Web e che in realta` si completa con molti altri strumenti; quando organizzavo con i miei compagni LAN party e giocavamo in rete locale iniziai a chiedermi se effettivamente Internet avesse molto altro da offrire che le sole pagine online (indicizzate dai motori di ricerca) e cosa cera al di la` del Web che fino ad allora conoscevo. &lt;br&gt; &lt;/span&gt;&lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;Eugenio:&lt;/b&gt; Questa consapevolezza lho sviluppata non allinizio, ma con il passare del tempo aumentando la mia esperienza con il computer, ma fin dai primi anni di utilizzo capivo che cera una distinzione tra I due grazie anche al fatto dellutilizzo di messanger o la posta elettronica, in breve mi rendevo sempre piu conto che il web era solo una piccola parte di Internet e dei servizi che puo offrire che va oltre le pagine Web da visitare. &lt;br&gt;&lt;u&gt; &lt;/u&gt;&lt;/span&gt;&lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;&lt;span style="font-size:small;"&gt;Gabriele:&lt;/span&gt; &lt;/b&gt;Col passare del tempo e usando sempre più il computer, mi resi conto che quello che io chiamavo internet era un insieme più vasto di quel che pensavo. La consapevolezza venne quando scoprii che non si poteva solo visitare siti, ma anche che esistevano servizi di posta elettronica per poter inviare le e-mail, oppure altri dove poter scaricare tutto ciò di cui avevo bisogno. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;
&lt;/p&gt;&lt;h5&gt;
 &lt;br&gt;
&lt;/h5&gt;&lt;table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;"&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style="text-align:center;"&gt;
&lt;a href="http://planeta.wikispaces.com/digitalnatives" style="margin-left:auto;margin-right:auto;" target="_blank"&gt;&lt;img alt=" fonte" border="0" height="480" src="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/f2a10-url.jpe" width="640"&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class="tr-caption" style="text-align:center;"&gt;
&lt;a href="http://planeta.wikispaces.com/digitalnatives"&gt;fonte&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;h5&gt;
 &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;Ti sei mai reso sentito di far parte di una nuova classe che molti definiscono con il termine “nativi digitali”? &lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;Francesco:&lt;/b&gt; Sono cresciuto con il computer e i computer sono cresciuti con me. Tecnicamente sono un nativo digitale, mi sono sempre approcciato alle nuove tecnologie con molto interesse e un innata naturalezza. Mi sento figlio del digitale ma non mi sento allineato con la visione che i grandi giganti della rete hanno adottato e stanno cercando di diffondere. Spesso il web mi offre rifugio, spesso sono io stesso che lo rifuggo. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;&lt;br&gt;Eugenio:&lt;/b&gt; Allinizio no, pensavo che usare il computer e saperne utilizzare gli strumenti base fosse una cosa normale che tutti sapessero fare, ma poi mi accorsi che non era cosi&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt;, il fatto che io sapessi utilzzare il computer sin da bambino e che mi ci trovassi a mio agio era legato al fatto di far parte di un periodo storico che ha visto I computer sempre piu&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; presenti nella vita quotidiana delle persone. Quindi quelli nati nel mio stesso periodo vedevano &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;i&lt;/span&gt; computer come una cosa che e&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; sempre stata presente nella nosta quotidianita&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt;,per questo molti ci definiscono con il termine “nativi digitali”, mentre le persone che appartengono a generazioni passate si sono trovate a fare &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;i&lt;/span&gt; conti con questa nuova tecnologia a loro poco familiare e con cui, magari, hanno avuto difficolta ad approcciarsi. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;br&gt;&lt;b&gt;Gabriele: &lt;/b&gt;Non &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;e&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt;&lt;/span&gt; un pensiero che &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;e`&lt;/span&gt; nato subito quello di far parte della classe dei nativi digitali, si riscontra col tempo, quando scopri che il modo di crescere delle persone di generazioni precedenti era diverso, perch&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;e`&lt;/span&gt; non avevano nessun rapporto con la tecnologia perché era meno presente, infatti per noi &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;e`&lt;/span&gt; qualcosa che siamo abituati a vedere sin da piccoli e ci cresciamo, mentre le altre generazioni hanno visto e vissuto il cambiamento dovendosi adattare. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;
&lt;/p&gt;&lt;h5&gt;
  &lt;br&gt;
&lt;/h5&gt;&lt;table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float:left;margin-right:1em;text-align:left;"&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td style="text-align:center;"&gt;
&lt;a href="http://www.allpurposeguru.com/2011/09/information-seeking-the-internet-vs-bookstores-vs-the-library" style="clear:left;margin-bottom:1em;margin-left:auto;margin-right:auto;"&gt;&lt;img alt="" border="0" height="566" src="http://francescomecca.eu/wp-content/uploads/2015/08/035d8-5727308332_8635bee3d9_o.jpg" title="" width="640"&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;tr&gt;
&lt;td class="tr-caption" style="text-align:center;"&gt;
&lt;a href="http://www.allpurposeguru.com/2011/09/information-seeking-the-internet-vs-bookstores-vs-the-library/"&gt;fonte&lt;/a&gt;&lt;a href="http://www.allpurposeguru.com/2011/09/information-seeking-the-internet-vs-bookstores-vs-the-library"&gt;&lt;/a&gt;
&lt;/td&gt;
&lt;/tr&gt;
&lt;/table&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;In questi anni il tuo rapporto con Internet e` sicuramente cambiato. Che punto di vista hai maturato? Pensi di aver maturato una “coscienza digitale” consapevole?&lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;h5&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt; &lt;/span&gt;
&lt;/h5&gt;
&lt;p&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;b&gt;Francesco: &lt;/b&gt;Ne&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;i&lt;/span&gt; primi anni tutta la mia attivita` informatica si concentrava &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;nello&lt;/span&gt; scoprire cosa internet aveva da offrire. Appena venni a conoscenza del protocollo Bittorrent (era appena il 2004) iniziai ad approfondire il vasto campo del p2p e la condivisione online dei contenuti. La maggior parte del tempo la trascorrevo provando e approfondendo vari protocolli di messaggistica, scambio dati e successivamente, con gli strumenti necessari, algoritmi crittografici. &lt;/span&gt;&lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;Nei p&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;rimi anni&lt;/span&gt;&lt;/span&gt; Internet e` stato per me un cappello magico dal quale potevo estrarre conigli o nascondere me stesso. Dalle scuole medie in poi scopri nel mondo digitale un tempio di cultura e di conoscenza (non sempre ortodossa e ancora piu` affascinante). A partire dalla diffusione del “Web 2.0” la mia coscienza digitale e` evoluta sempre piu` in fretta mentre vedevo una piccola parte del mio mondo invasa dai “colossi” dellindustria moderna che per &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;p&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;er &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;un ingenuo ragazzo liceale, quale io ero,&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt; non avevano ancora peso. Mentre lo spazio in rete si &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;re&lt;/span&gt;stringeva la mia consapevolezza del mondo digitale aumentava: tuttora assisto a cambiamenti forti nel panorama dellinformatica che si discostano dalla mia visione&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;, &lt;/span&gt;e dal mio utilizzo del web&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;,&lt;/span&gt; ma che per il principio di azione e reazione mi fanno comprendere chi sono e che tipo di nativo digitale voglio essere. &lt;/span&gt;&lt;/p&gt;
&lt;p&gt;
&lt;b&gt;Eugenio:&lt;/b&gt; Sicuramente il mio rapporto con internet e&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; cambiato nel corso degli anni, infatti nei primi tempi usavo internet per fare ricerche sul web o chattare con I miei amici tramite servizi quali messenger, ma con il passare del tempo divenni sempre piu&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; consapevole dei servizi che internet offriva, iniziai a informarmi su argomenti di attualita o che mi interessavano, giocare a giochi online o anche in rete locale con amici, fare acquisti su vari siti di e-commerce e intrattenermi sulle varie piattaforme che si possono trovare che si sono sostituite alla televisione. Posso dire dal mio punto di vista che internet e&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; senzaltro un vastissimo luogo che offre molte occasioni sia di crescita culturale, vista la quantita di informazioni che vi si possono trovare, sia personale, poiche&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; e&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; anche un luogo di incontro tra persone che si confrontano tra loro, anche se a volte possono trovarsi contenuti espliciti. Vista limportanza di internet e&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; bene maturare una coscienza diditale quanto piu&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;`&lt;/span&gt; consapevole per far in modo che le nostre azioni sulla rete siano eticamente corrette e quindi evitare di scaricare file piratati, o evitare azioni di cyberbullismo contro altre persone e tutti quei comportamenti che possono danneggiare gli altri. &lt;br&gt;&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;&lt;br&gt;&lt;b&gt;Gabriele:&lt;/b&gt; Crescendo ovviamente il mio rapporto con Internet &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;e`&lt;/span&gt; cambiato, mentre prima quando ero piccolo lo usavo per giocare, col passare del tempo ho scoperto che Internet &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;e`&lt;/span&gt; molto di pi&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;u`&lt;/span&gt;, mette in contatto le persone, è un mezzo per la diffusione di informazioni, musica e molto altro. Oggi lo uso principalmente per &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;i&lt;/span&gt; social, ascoltare musica, comprare articoli e anche quando posso restare informato. Durante questi anni &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;e`&lt;/span&gt; cambiata anche la mia considerazione su Internet, infatti pensavo erroneamente che fosse un posto innocuo, ma mi dovetti ricredere perch&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;e`&lt;/span&gt; non è un luogo adatto a tutti a causa dei contenuti espliciti che contiene. Per quanto riguarda la coscienza digitale questa è una caratteristica che si può sviluppare una volta che si è a conoscenza di averla, perché ogni cosa che facciamo su Internet ha un peso, grande o piccolo che sia, e dobbiamo esserne a conoscenza per limitare eventuali danni o per trarne beneficio, infatti personalmente ogni volta che faccio qualcosa su Internet mi chiedo sempre quali potrebbero essere le conseguenze della mia azione, cosa che dovrebbe fare chiunque. &lt;/span&gt;
&lt;/p&gt;
&lt;div style="text-align:right;"&gt;
&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;Fran&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;cesco &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;Mecca&lt;/span&gt;, Eugenio Corso, Gabriele&lt;/span&gt; &lt;span style="font-family:inherit;"&gt;Cor&lt;span style="font-family:inherit;"&gt;so&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;
&lt;/div&gt;</description><category>Mr E.</category><category>nativi digitali</category><category>PesceWanda</category><category>prima esperienza</category><category>prima volta</category><guid>francescomecca.eu/blog/2015/5/8/la-prima-volta-non-si-scorda-mai/</guid><pubDate>Fri, 08 May 2015 20:16:00 GMT</pubDate></item></channel></rss>